Apricale

Apricale è in provincia di Imperia, dista 38 km da Montecarlo, 30 da Sanremo e 55 da Imperia.

I primi accampamenti romani risalgono al 180 a.C., intorno al Mille fu fondato il castello dai conti di Ventimiglia e un secolo dopo sorse il primo nucleo di case e capanne. Comune intorno al 1200, nel 1270 circa Apricale diventa feudo dei Doria di Dolceacqua, e vi resta per 5 secoli. Nel XVIII secolo il comune venne sconvolto dalle spese di guerra, le gelate, la siccità, la peste e le carestie. Nel 1815 fu annesso al Regno di Sardegna.

Il borgo conserva i tipici carugi di pietra, le case scure e le tre antiche porte. L'atmosfera è medievale, disposto intorno alla piazzetta, è un atelier di artisti, la splendida piazza, con la fontana di origine gotica, è il cuore del borgo ricco di vicoli, scalinate, contrafforti e orti. l'oratorio di San Bartolomeo conserva un polittico rinascimentale. Il castello della Lucertola è stato restaurato e adibito a scopi culturali, ha un giardino pensile ed è circondato da una notevole cinta muraria, come la parte più alta del borgo. Una delle torri quadrangolari è stata trasformata nel campanile della chiesa parrocchiale. La pieve di Santa Maria degli Angeli contiene pregevoli affreschi rinascimentali e barocchi; la chiesa di Sant'Antonio Abate (XIII secolo) ha facciata barocca; san Pietro in Ento è una pieve romanica in rovina, il più antico edificio di culto della zona. Apricale è decorato da artisti contemporanei con i murales sui muri dei carruggi e monumenti.

Il prodotto tipico  è l'oliva taggiasca che dà un olio di eccezionale qualità, poi il miele d'acacia e le castagne. Fra i piatti tipici le verdure ripiene, i ravioli, i tagliarini al pesto, il cinghiale con la polenta, il coniglio con le olive cotto nel vino Rossese.

Al Castello della Lucertola mostre d'arte tutto l'anno, conserva gli Statuti Comunali del 1267, i più antichi della Liguria, la stanza della Contessa d'Apricale, quella dedicata al Risorgimento e la Galleria del Teatro.