Palazzo dei Governatori, Santa Fe
L'architettura statunitense ha una storia recente, essendo una società multiculturale ha avuto un carattere essenzialmente eclettico e, in modo diverso nei diversi Stati, è costituita da numerosi apporti esterni. Quando gli Europei invasero l'America Settentrionale (XVI-XVIII secolo) portarono le loro tradizioni architettoniche e le loro tecniche di costruzione. L'architettura coloniale è dunque dipendente dalle influenze europee. Gli edifici erano costruiti con i materiali disponibili sul posto (legno e mattoni degli edifici del New England, che comprende il Maine, il New Hampshire, il Massachusetts, il Vermont, Il Connecticut e Rhode Island). L'esplorazione spagnola (1540) del sud-ovest diede origine a Santa Fe (Palazzo dei Governatori, con una mescolanza di influenze indigene e spagnole, 1610-14), furono fondati una serie di forti e una rete di missioni, la più antica è quella di San Gabriel de Yungue-Ouinge, nel Nuovo Messico (1598).
La missione più nota è quella settecentesca di San Antonio de Valero, nel Texas (1718) con la facciata riccamente decorata (1758). La dominazione spagnola si estese in Florida (1559-1821) con case ornate da balconi con ringhiere in ferro battuto (a Pensacola e nel quartiere francese di New Orleans, in Louisiana).
Fra i forti spagnoli, quello di St. Augustine (Castillo de San Marcos, 1565), fra i pochi monumenti del periodo conservati negli Stati Uniti.
L'architettura coloniale delle prime 13 colonie era caratterizzata dal modello inglese con l'introduzione di elementi locali per le differenze climatiche e religiose. Il puritanesimo impose edifici di culto semplici e sobri, privi di decorazioni ostentate.
La Old Ship Meetinghouse di Hingham, Massachusetts (1681) è la più antica chiesa in legno degli Stati uniti. Nel XVIII secolo si svilupparono lo stile Georgiano e il palladianesimo (città di Williamsburg, Virginia).
L'Independence Hall di Filadelfia, in Pennsylvania, è Patrimonio dell'Umanità UNESCO per essere il luogo dove fu firmata la dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti (1731). Gli edifici delle nuove istituzioni federali e giudiziarie adottarono lo stile neoclassico con colonne, cupole e frontoni. Boston e Salem furono le città in cui l'influenza inglese fu più evidente, adattata ai modi di vita americani (Massachusetts State House (1795-98) e diverse residenze private nel quartiere di Beacon Hill di Boston).
Il presidente degli Stati Uniti Thomas Jefferson si interessò anche di architettura, favorì lo sviluppo dello stile federale che adattava l'architettura neoclassica europea ai valori repubblicani distaccandosi dall'architettura Georgiana coloniale di Williamsburg che rappresentava il simbolo del dominio inglese sulle colonie. Nella metà del XIX secolo fu ripresa l'architettura greca antica (stile neogreco), specie di Atene, con la sua acropoli.
Eh si' hai perfettamente ragione! ognuno s'e' portato un po' di 'casa' nel cuore e ha cercato di replicarla qua :o) Sinceramente non riesco a distinguere gli stili pero', guardando con attenzione, si riesce a scorgere un po' di Inghilterra, un po' di Spagna etc etc :o) Di una cosa pero' ho sorriso eh: ... con tutto lo spazio a disposizione che avevano ... dove sono andati a risparmia? ... sulle gambe dei tavoli e delle sedie e negli strumenti musicali :oD Seggioline puffoline bassine per tavolini puffolini bassini :o) seggioline puffoline bassine per pianofortini piccini piccio' :oD si si si tutto in miniatura :o) Sicuramente questa gente non ha avuto vita facile ne' tanto meno serena e lo si capisce dai quintali di armi attaccate alle pareti :o( Comunque ...qualsiasi stile coloniale e' molto meglio dei cubi moderni.
RispondiElimina@ ZeN: Questi post che farò sugli Stati Uniti ripercorreranno proprio la storia coloniale del Paese. Cercherò di far vedere le influenze dei conquistatori europei e non arriverò alle architetture moderne (che sono simili in tutto il mondo). Per le altezze dei mobili...non credo sia tutto basso perchè erano bassi pure loro...mah. O.o
RispondiElimina