domenica 1 marzo 2015

Architetture del mondo - Giappone

Tempio Horyu-ji, Nara


Fortemente influenzata dall'architettura cinese, quella giapponese si distingue per certi aspetti tipici. La maggior parte degli edifici che ci rimangono sono castelli, templi buddhisti o santuari scintoisti. Nel 206-200 (dinastia Han cinese) l'architettura iniziò a interagire col popolo giapponese, che iniziò a costruire magazzini, successivamente comparvero antiche sepolture a tumulo e megaliti dette "kofun" (Tomba di Daisen-Kofu, forse dell'imperatore Nintoku, si estende su 32 ettari e si pensa fosse arredata con più di 20.000 statue). Il Tempio della Legge Fiorente si trova a Horyu-ji, fu iniziato nel 607, è un tempio privato del principe Umayado che è composto da 41 templi indipendenti.


Il Tempio Todai-ji è stato realizzato tra il 745 e il 752 a Nara, è il complesso religioso più ambizioso eretto all'inizio della diffusione del buddhismo in Giappone. La statua del Buddha era alta 14,98 mt, il tempio attuale e il Buddha sono delle ricostruzioni del Seicento. Altri templi sono il Kalidanin e il Kinkaku-ji, a Kyoto.


Tra il 794 e il 1185 (periodo Heian) la capitale si spostò a Kyoto, pietre, malta e argilla furono sostituiti da semplici pareti di legno e si diffusero le pareti divisorie. A Kyoto le architetture furono disposte ordinatamente in colonne con distanze regolate secondo i ken, misura tradizionale giapponese. 


Del 1052 la Sala della Fenice (Hoodo-in), un tempio Uji che conserva le prime pitture giapponesi di Yamato-e, oggi museo. Tra il 1185 e il 1333 il periodo Kamakura, poi il periodo Muromachi (1336-1573). In questo periodo i progressi tecnologici permisero all'architettura giapponese di discostarsi dalla cinese. Per rispondere alle esigenze locali, come la resistenza sismica e la necessità di riparo contro le forti piogge o il caldo estivo, i mastri carpentieri realizzarono un tipo unico di architettura. Nel primo periodo era semplice, per l'assetto militare del tempo, i nuovi edifici erano costituiti da fossati o palizzate, le strutture erano raggruppate sotto un unico tetto e i giardini diventano campi di allenamento militare. Dopo il 1333 le rivalità dell'alta società causarono una rincorsa ai beni di lusso e le case aristocratiche furono ristrutturate (Kinkaku-ji, Kyoto). I maestri Zen introdusseo la cerimonia del tè, che permise la progettazione di case da tè di modeste dimensioni e semplici materiali. Il tatami (stuoie di erba paglia intrecciata) furono impiegati nelle abitazioni con uno stile preciso, di dimensioni regolari e posizionati uno accanto all'altro. Tra il 1568 e il 1603 sorsero i castelli, alloggi dei feudatari e dei loro soldati, con giardini ed edifici fortificati racchiusi in massicce mura in pietra, circondate da profondi fossati,



come quello di Himeji e quello di Nijo, a Kyoto,



con l'ohiroma (grande sala da ricevimento all'esterno della cinta di mura). Nel periodo Edo (1603-1867) la capitale fu trasferita a Tokio, i numerosi improvvisi incendi portarono a un'architettura semplificata per poter ricostruire facilmente gli edifici.



Del periodo, la Villa Imperiale di Katsura, a Kyoto, totalmente circondata da un giardino. Dopo il 1867 il Giappone fu invaso da nuove forme di architettura straniera e iniziò un periodo di occidentalizzazione:


Palazzo della Dieta Nazionale

la stazione di Tokio (1914), il Palazzo della Dieta Nazionale del Giappone, l'Hotel Imperiale di Tokio (1913-23) di Frank Lloyd Wright.

Imperial Hotel, Tokyo

Fra gli architetti moderni, Kenzo Tange


(Yoyogi National Gymnasium), Arata Izoaki e Tadao Ando.

Tadao Ando

2 commenti:

  1. Tutto sommato sono rimasta molto delusa dell'architettura giapponese e, quella del primo periodo, l'ho trovata molto piu' triste di quella cinese i cui colori danno allegria e movimento. C'e' da dire pero' che, salvo un tempio, non vi sono riprese interne (forse vietate) e tutto il nostro giudizio deve fermarsi alle 'facciate' :o( ... e nelle facciate, dopo che si e' capito dei tetti a cappello e del gioco di intreccio dei travi, la meraviglia e lo stupore passano presto. Paragonando con la cognizione del tempo, l'oriente sembra un po' (tanto tanto) indietro rispetto al medio-oriente o alle popolazioni del mediterraneo. Ehm ... guardando i muraglioni e le fortificazioni dei luoghi (pietre quadrate - quasi un muro a secco) ho pensato che i 'signori dei sassi' (la civilta' nuragica) li posizionavano meglio ... e 2000 anni prima di loro. :o(. E se ancora voglio calcare la mano ... dico che anche le varie sculture non sono lavorate e i visi son tutti lisci e inespressivi come maschere. La cosa che invece ho apprezzato tantissimissimo sono i giardini :o) Tutto il verde e' curatissimo, cosi' come lo e' la disposizione delle pietre ... una ricostruzione della natura fatta in maniera superba! Si' in questo li vedo pari-merito o addirittura avanti agli inglesi :oD Calerei un velo pietoso sul moderno ... le prime costruzioni a ispirazione occidentale sembrano fuori luogo e il contemporaneo fatto la loro ... proprio nun se po' vede' :oD Uhhh che obbrobbrissmo la chiesa-bruTTalista-bunker-cassa da morto :oD

    RispondiElimina
  2. @ ZeN: In effetti nei video non ci sono gli interni ma esiste qualche documentazione. Duravano troppo ... :o(
    Comunque le antiche architetture giapponesi assomigliano moltissimo a quelle cinesi (pagode) con qualche reminiscenza indiana (buddhismo). Io, che sono una perfetta "gnurant", avrei tranquillamente potuto collocarle in Cina. I giardini giapponesi sono famosissimi per la loro bellezza. Parrebbe quasi amassero la natura (se non cacciassero ostinatamente le balene con la scusa che per loro è una "tradizione"). Lo trovo un popolo in contrasto con sè stesso. Tecnologia sfrenata (come il lavoro) accanto a riti antichi, architetture cinesi, natura amata-sfruttata malamente. I nuovi architetti...le immagini parlano da sole...più che Church of the Light me pare of the buio... :o/

    RispondiElimina