Gli adolescenti di oggi vivono molte esperienze, più in fretta rispetto ai coetanei di 10 anni fa. Sono nativi digitali, usano app, social network e altri strumenti, ma non hanno gli strumenti emotivi per comprenderli a pieno. Il sesso virtuale, per esempio, è eccitante, ma diventa un gioco senza nessuna componente affettiva. Il cervello degli adolescenti non ha il senso critico necessario per affrontare queste esperienze. La prima sigaretta a 12 anni, il primo drink a 13, il primo rapporto sessuale a 14, aggressioni organizzate mandandosi messaggini su WhatsApp, festini hard caricati online, ecc.
E le famiglie si trovano in difficoltà perchè ignorano le implicazioni delle tecnologie. Fra i fenomeni più pericolosi c'è il sexting, la pratica di scambiarsi contenuti hot via cellulare o mail. Nella nostra società passa il messaggio che "vali solo se sei bello e famoso" e la rete intensifica questo concetto, particolarmente rischioso per le ragazze. La trappola per i maschi è la pornografia online, il 45% dei ragazzi visita siti hard. I sintomi del "bombardamento emotivo" sono ansia, emicrania e disturbi dell'alimentazione. 9 ragazzi su 10 non sanno che scambiarsi file pornografici è reato.
I genitori devono insegnare ai loro figli che il sesso, a tutte le età, non è solo divertimento e devono controllare le attività che svolgono nel mondo virtuale.
Molti adolescenti consumano esperienze molto velocemente, così facendo si desensibilizzano alle emozioni, alcuni arrivano a non dare valore al dolore e alla morte. I genitori possono mostrare per primi gioie e paure. I sentimenti restano più importanti di ogni app.
Esiste da sempre l'incomprensione generazionale tra genitori e figli :o( I ragazzi di oggi hanno la sfortuna di possedere quasi tutto ed avere molta liberta', fattori aggravati da una scuola che insegna poco e da genitori molto assenti (in tutti i sensi, sia fisicamente che di testa).
RispondiElimina@ ZeN: La scuola insegnava poco anche alle mia epoca, nulla sulla vita, anzi, la vita vera era negata. Pareva 'na parrocchia di quelle basiche ... :o/
RispondiEliminaNon so cos'è successo, ma in poche decine di anni i genitori hanno, per lo più, perso il ruolo di educatori e son diventati quasi inutili nel preparare i loro figli allo scontro con la vita vera, anzi, alcuni cercano di non fargliela mai conoscere mettendosi a scudo fra questa e i loro figli, come non dovessero mai soffrire o perdere. Dare eccessiva libertà con la scusa che "si devono divertire, sono giovani" mi pare un controsenso: se sono giovani vanno SEGUITI, che non son maturi per certe cose. Non tutti i genitori conoscono i meandri del web, credono che i figli si limitano a chattare fra di loro e far bischerate, per ridere. Invece c'è tutto un mondo oscuro legato alla solitudine e alla sessualità "bacata" in cui loro entrano e si fanno coinvolgere. Negli anni della crescita è molto importante, invece, insegnare l'affettività, la condivisione, la comprensione, la civiltà, il rispetto, l'impegno, i sacrifici che si devono compiere per raggiungere un obiettivo. Insegnare che "perdere" è normale, che si può essere rifiutati e non compresi dagli altri, e che questo non toglie assolutamente nulla alle singole potenzialità. Si cresce coi piccoli traumi, non in una palla di vetro. Sicuramente queste cose non le può insegnare il web. ;o)
ti quoto appieno! :o)
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