martedì 10 febbraio 2015

Giovanni Francesco Barbieri detto il Guercino (1591-1666)




Dopo un periodo di apprendistato nella sua città natale, Cento, si trasferì a Bologna. Le sue opere giovanili rivelano la poetica del Carracci ma sono animate da una potente creatività, da fermenti naturalistici, un cromatismo e una sensibilità ai problemi di luce che ne fanno un "unicum" nell'ambito della scuola bolognese. Nel 1621 fu chiamato a Roma da Gregorio XV. Le sue prime opere romane ebbero un linguaggio pienamente barocco cui seguì il periodo delle sue più alte realizzazioni. Tornato a Bologna, lo slancio di opere barocche andò mitigandosi con composizioni di misurato equilibrio impostate su tonalità tenui che si adeguano perfettamente agli ideali classicheggianti.
 

2 commenti:

  1. :oD M'e' proprio rimasto simpatico il Guercino si' :o) Veramente belle le sue opere! Non so' quanto abbia potuto influire negativamente la sua guerciaggine e rendere piu' difficile il suo lavoro ... pero' una cosa e' certa, gli artisti usano piu' il cuore che altri organi ;o)

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  2. @ ZeN: Essì, nulla li ferma, anzi ! ;o)

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