lunedì 9 febbraio 2015

Architettura dell'Ottocento




Nella prima metà dell'Ottocento ci fu un recupero di stili di epoche precedenti (del Medioevo, in particolare) caratterizzate dal prefisso "neo", che sono definite con il termine di Revivalismo.


L'Ottocento è caratterizzato da un eclettismo storicista dove tutti i gusti possono essere simultaneamente presenti nell'opera complessiva di un progettista o di un edificio, almeno fino all'avvento dell'Art Nouveau, il primo movimento architettonico non storicista e pertanto moderno. L'architettura dell'Ottocento non idea il nuovo, ma manipola, anche in modo creativo, il preesistente.


Il neoclassicismo si espresse soprattutto nei grandi edifici pubblici come musei, biblioteche e teatri (a Berlino, il teatro Berlin Schauspielhaus e l'Altes Museum, di Karl Friedroch Schinke; il British Museum di Robert Smirke a Londra; la St. George's Hall di Liverpool). Fra gli edifici religiosi, la basilica di San Francesco di Paola a Napoli e la chiesa della Gran Madre di Dio a Torino.


Il neogotico adatta l'edificio al paesaggio mentre il neoclassico si adatta meglio agli ambienti urbani. Dello stile neogreco la Porta di Brandeburgo a Berlino, il Walhalla presso Ratisbona e il Tempio Canoviano a Possagno. Fu usato anche uno stile neoegizio che si sviluppò dopo la campagna di Napoleone in Egitto, quando arrivarono in Europa numerosi reperti egiziani.


La maggior parte della produzione ottocentesca è ispirata però al Rinascimento di cui questo stile imitò specifici edifici monumentali in maniera moderna. Di Leo von Klenze la Pinacoteca e il Palazzo della Cancelleria a Monaco di Baviera; a Londra, sir Charles Barry progettò il Traveler's Club e il Reform Club; in Italia, nella seconda metà dell'Ottocento e fino ai primi del Novecento, sorse la Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, Piazza della Repubblica a Firenze e la Galleria Umberto I a Napoli. 


Lo stile si sviluppò anche a Praga, in Ungheria e in Russia. In Francia fu realizzato l'Hotel de Ville e il completamento del Louvre a Parigi, ripreso anche in Inghilterra e in America. Il neobarocco fu caratterizzato dalla grandiosità, la sbalorditività e la ridondanza (Teatro dell'Opera di Jean-Louis-Charles Garnier, a Parigi).


Poi lo stile neoromanico, neobizantino e Georgiano. L'architettura del ferro produce forme innovative, essenzialmente riguarda le gallerie urbane, le serre botaniche, le stazioni ferroviarie, i grandi magazzini e le strutture per le grandi esposozioni. Questa architettura ingegneristica ebbe un suo stile proprio (Galerie d'Orleans a Parigi; Torre Eiffel; Crystal Palace a Londra). Fra gli interventi di sistemazione urbanistica, Rue de Rivoli a Parigi e Piazza del Popolo a Roma.
 

2 commenti:

  1. ... ecco! con l'ottocento avemo messo sul foho un bel minestrone :oD ... della serie: costruisci come te pare che tanto va' ben! :oD Ridevo alla vista delle 'colonne' (tipo romane) ... caspita! ogni cinquantina d'anni le rinfilano dentro a qualche stile :oD Bhe' diciamo che la nota positiva dell'epoca e' la fantasia nel 'rileggere' gli stili (tanti) ... quindi e' un secolo in cui il 'mi piace' o il 'non mi piace' si puo' riferire ad una singola costruzione e non a tutta l'epoca :oD

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  2. @ ZeN: Esatto. In genere gli stili che iniziano per "neo" non mi piacciono granchè, ma ci sono eccezioni alla regola! L'Ottocento è stato un bel calderone di "amarcord" composto con le nuove esigenze del periodo. :o)

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