Pittore veneziano, studiò all'Accademia di Venezia, vinse il Prix de Rome nel 1809 e per sette anni rimase nella capitale dove frequentò la cerchia del Canova. Nel 1820 si stabilì a Milano inizindovi una lunghissima attività di pittore di storia, ritrattista e docente a Brera, che ne fece un caposcuola del nascente romanticismo italiano. A un rinnovamento dei temi, storici o letterari ma svolti col rispetto del "vero" e del colore, nelle sue opere si accompagnano soluzioni formali ancora neoclassiche e tecnicamente accuratissime (Il bacio di Giulietta e Romeo, 1823). La sua pittura storica fu talvolta animata da un intento politico libertario (I Vespri Siciliani, 1821). Molto significativa la sua attività di ritrattista (A. Manzoni, G. Rossini, M. D'Azeglio, A. Rosmini).
Vedendo queste opere qualcuno scherzosamente commenterebbe 'Mai 'na gioia' ahaha che sguardi strani: tristi, pensierosi o addirittura in estasi :oD Detto cio' trovo la sua pittura molto delicata ed elegante. Ho apprezzato soprattutto gli sfondi pieni di gotico o di richiami arabeggianti. Anche i soggetti son ben fatti ma forse poco 'reali' quelli gnudi o con lo sguardo serafico :oD Bravissimo pero' eh!
RispondiElimina@ ZeN: Era un'artista pre-romantico! Il romanticismo raramente ride. Massimo sorride. Ahahaha! XD
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