domenica 22 febbraio 2015

Architettura Cinese




I princìpi strutturali dell'architettura cinese sono rimasti tendenzialmente invariati, mentre si sono evoluti i dettagli decorativi. A partire dalla dinastia Tang (618-907) questa architettura ha avuto una grande influenza su quella giapponese, coreana e vietnamita. Le tecniche tradizionali sono ancora ampiamente usate nella costruzione di architetture spontanee nelle aree rurali, la sua caratteristica più importante è l'asse orizzontale, partendo da una piattaforma, con un grande tetto e le pareti verticali poco evidenziate (Palazzo Mukden in Manciuria). Le costruzioni cinesi che si svilupparono verso l'alto furono le pagode, torri principalmente costruite a scopi religiosi (Buddhismo), naturale sviluppo degli stupa indiani, tuttavia le pagode cinesi sono relativamente poche sul territorio. Le prime pagode erano interamente i legno (II secolo), non più esistenti. Del VI secolo quelle miste legno-mattoni.


Con la dinastia Tang si diffusero pagode ancora più alte (Pagoda della Grande Oca Selvatica a Xian, alta 60 mt).

 foto: isys-assignment2.blogspot.com

Del X secolo la Pagoda delle Sei Armonie a Hangzhou, costruita come faro portuale. Nel XVI secolo apparvero le dagobe (soprattutto in Manciuria e Cina settentrionale) di architettura indiana, a forma di bottiglia panciuta e collo lungo su un grande basamento cubico. La grande simmetria degli edifici cinesi tradizionali indica equilibrio spirituale, i giardini invece sono la più notevole eccezione alla regola simmetrica, infatti rappresentavano la creazione di flussi e l'emulazione della natura. L'architettura tradizionale cinese è caratterizzata da edifici o complessi di edifici che occupano l'intera proprietà, racchiudendo gli spazi aperti al loro interno. Questi spazi possono essere: il cortile interno o il "pozzo di luce"; gli edifici con porte sul fronte della proprietà erano considerati più importanti di quelli che si affacciano sui lati, tuttavia quelli nella parte posteriore e più privata sono tenuti in più alta stima e riservati per i più anziani membri della famiglia; gli edifici vicini al fronte erano usati per la servitù.

 foto: wikipedia.org

Dalla dinastia Tang l'uso dei mattoni e della pietra divenne più comune, così ci sono arrivate costruzioni pregiatissime, come il pomte di ZhaoZhou e la Pagoda Xumi (636).

Pagoda Xumi
foto: wikipedia.org

Le case della gente comune seguono un modello stabilito: al centro della costruzione si trova un santuario per la divinità e gli antenati, ai lati la camere da letto per gli anziani, le due ali dell'edificio per i membri più giovani della famiglia, così come il salotto, la sala da pranzo e la cucina. Tutti gli edifici erano regolamentati dalla legge che stabiliva il numero di piani, la lunghezza del fabbicato, i colori a seconda della classe sociale del proprietario.



Gli edifici costruiti per l'imperatore avevano le tegole di color giallo (il colore imperiale), eccetto il Tempio del Cielo, che le aveva blu, a simboleggiare il cielo. Le colonne di legno, così come i muri, sono tendenzialmente rosse; il nero è spesso usato nelle pagode (si credeva che le divinità fossero attratte da questo colore). Il drago cinese (emblema riservato all'imperatore) era molto utilizzato nell'architettura regale, su tetti, travi, pilastri e porte.



A Pechino l'imperatore e l'imperatrice vivevano nei palazzi sull'asse centrale della Città Proibita (1368), il principe ereditario sul lato orientale, le concubine nella parte posteriore. Si ritrova spesso l'uso del nove in molte costruzioni. Il 9 è ritenuto il numero migliore, per questa ragione la città proibita di Pechino è detta avere 9999,9 camere. L'architettura buddhista segue lo stile imperiale, i monasteri hanno una sala d'ingresso dove si trova la statua di Bodhisattva, seguita da un grande salone con le statue del Buddha. Ai lati gli alloggi dei monaci e le monache.



(Templi di Puning e Putuo Zongcheng, XVIII secolo).



Talvolta avevano delle pagode (stupa). L'architettura taoista di solito segue lo stile popolare, l'ingresso principale è situato a lato per timore che i demoni entrino dell'edificio. In un tempio taoista la divinità principale è nella sala principale anteriore, le divinità minori nelle sale retrostanti e ai lati.

2 commenti:

  1. Questo tipo di architettura l'ho trovata molto interessante :o) Mi piace questo modo di costruire e mi piace l'allegria dei colori e delle decorazioni che si antepongono alla vastita' del monocolore (rosso). I loro tetti sono veramente belli sia dentro che fuori. Quello che non capisco e' se la loro forma (molto grandi e concavi) derivi semplicemente da un fatto estetico o se siano proprio utili per qualche fattore atmosferico. Ho trovato anche interessante, laddove la proprieta' sia estesa, l'edificazione di tutto il perimetro. Mi sono venute in mente le domus romane, i monasteri o le case di un certo periodo spagnole ... pero' c'e' da dire (da come ho capito) che se la proprieta' e' molto vasta, le loro abitazioni assomigliano a 'mura di recinsione' abitabili. Indubbiamente ogni casa assomiglia a un piccolo fortino e la privacy nei giardini e' rispettata :oD Ehehehe belle scomode eh se sono di un unico proprietario :oD Un po' meno simpatico risultano le norme per la gente comune :o(

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  2. @ ZeN: Molte cose non le sapevo nemmeno io. E' notevole, comunque, il divario fra le costruzioni antiche e quelle moderne...nulla è stato conservato della loro tradizione millenaria. :o(
    Non so se i tetti erano così per estetica o motivi funzionali, ma penso per tutte e due le cose. :o)

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