giovedì 19 febbraio 2015

Architettura indiana

Tempio del Sole, Kornak, Orissa


Anche se il Paese è integrato nell'economia mondiale, il Vastu Shastra (il testo induista sulle regole architettoniche) esercita ancora un'importante influenza sull'architettura indiana. Nel periodo fra il 1500 a.C. e il 200 d.C. lo stupa buddhista fu usato come monumento commemorativo che custodiva le sacre reliquie. Furono costruite città fortificate con stupa, vihara (sala o edificio principale del tempio buddhista) e templi. Era popolare l'architettura in legno e quella scavata nella roccia. I templi erano costruiti con mattoni e legname e i portali erano ad arco (i torana). I templi nelle grotte divennero importanti in tutta l'India occidentale dando origine all'architettura delle grotte come ad Ajanta ed Ellora.


Durante questo periodo le città erano circondate da mura e fossati, con grandi porte ed edifici a più piani con finestre e porte ad arco. L'architettura buddhista si mescolò con quella Romana ed Ellenistica dando origine a mescolanze uniche. Tra il 200 d.C. e il 1200 fiorirono le università a Nalanda e Valabhi. Il tempio indiano del Sud è un santuario con camera quadrata sormontato da una sovrastruttura, torre o spirale e da un portico annesso o salone a pilastri. La sovrastruttura consiste in una disposizione di piani gradualmente rientranti a forma piramidale. Ogni piano ha un parapetto di santuari in miniatura, la torre è sormontata da una cupola tondeggiante e da un comignolo. In India Centrale i templi erano riccamente decorati, grandiosi, con bellissime sculture, delicati intagli, alte cupole, gopura (torre monumentale, di solito ornata, all'entrata del tempio) e ampi cortili (Tempio di Bhubaneswar e Tempio del sole a Kornak, Orissa).


Tra il 1100 e il 1526 nel Deccan ci fu un distinto stile imperiale, una combinazione di più stili che si evolse quando dominavano gli imperi. Una caratteristica di questo periodo fu la sua attenzione al dettaglio e la sua abile maestria (i Templi di Belur e Halebidu).


Tra il 1526 e il 1857 le tombe Moghul di arenaria e in marmo mostrano l'influenza persiana. Tra le realizzazioni, il Forte Rosso ad Agra, la città cinta di mura di Fatehpur Sikri (1569-74) e il Taj Mahal (1628-58). Le caratteristiche sono l'impiego della doppia cupola, del passaggio ad arco ribassato, il marmo bianco e i parchi. L'architettura durante il periodo Moghul è una mescolanza dello stile indiano con quello iraniano.


Tra il 1500 e il 1947, sotto il dominio coloniale, l'architettura divenne un emblema del potere. Numerosi forestieri invasero l'India e crearono stili architettonici che riflettevano le loro patrie (Britannici, Francesi, Olandesi e Portoghesi). Tra il 1615 e il 1947, durante la colonizzazione britannica che regnò in India per oltre 300 anni, furono costruiti edifici coloniali (Forte St. George a Madras; Victoria Memorial a Calcutta).


Tra il 1673 e il 1954 i Francesi colonizzarono un villaggio di pescatori e lo trasformarono in una fiorente città portuale: Pondicherry, nel Tamil Nadu. Gli Olandesi (1605-1825) colonizzarono Suraj, Bharuch, Venrula, Ahmedabad, la costa di Malabar, Kochi e Sarras. I Portoghesi (1498-1961) arrivarono come mercanti a Goa, costruirono molte magnifiche cattedrali, chiese, basiliche e seminari (Basilica di Bom Jesus, Vecchia Goa). Dalla conquista dell'indipendenza (1947) molti indiani sono migrati dalle aree rurali ai centri urbani industriali.

 

2 commenti:

  1. Immagino che conoscere l'architettura indiana sia molto difficile :o( Le massime espressioni che sono arrivate a noi (le piu' antiche) sono soprattutto edifici religiosi ... e qua sorge il problema: l'India e' piena di religioni, ogni religione costruisce secondo i propri schemi che con l'andar degli anni si sono modificati o evoluti ... e sono differenti da zona a zona. Azz bisogna essere proprio intenditori per sbrogliare la matassa!!! Il coloniale 'europeo' mi e' piaciuto un po' di meno perche' di 'locale' ha ben poco. Sarebbe interessante vedere come si e' evoluta l'architettura dopo il periodo delle colonizzazioni, quando hanno ricominciato a costruire senza influenze esterne :oD

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  2. @ ZeN: Per noi occidentali nulla è semplice in India. ;o)
    Dopo la colonizzazione credo sia finita la grande e diffusa tradizione in molti Stati dell'India. Esistono grandi architetture recenti che riprendono antichissimi schemi (a Delhi, per esempio) ma l'occidentalizzazione impreversa ... :o/

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