Architettura Romanica

Stile che si diffuse in Europa nell'XI e XII secolo. L'aggettivo "romanico" è stato creato nell'Ottocento in Francia per indicare le lingue e le letterature romanze e neolatine, poi introdotto anche nel linguaggio architettonico. Tutta la cultura figurativa che in Francia si era sviluppata dopo i Romani (e fino all'architettura Gotica) fu definita "Romanica". Questa architettura è legata a quella Romana dalla quale vennero ripresi alcuni elementi strutturali (l'arco, la colonna, il pilastro e la volta) e una certa impostazione monumentale e spaziale. Dalla metà del XIX secolo, e fino ai primi anni del Novecento, l'architettura Romanica fu fonte di ispirazione per una nuova tendenza artistica, nota come architettura Neoromanica.

Soprattutto in Francia il sistema feudale frammentò il potere creando una classe di "signori della guerra" che innescarono una notevole domanda di nuovi edifici, soprattutto religiosi, a ciò va aggiunta l'attività delle abbazie riformate, le pievi delle campagne e la diffusione dei pellegrinaggi, con la conseguente necessità di grandi chiese, ospedali e alloggi per i pellegrini. Il Romanico non è il prodotto di una sola nazione, ma è nato contemporaneamente in Francia, Italia, Germania e Spagna. Durante il suo sviluppo ha avuto scambi e influenze reciproche finendo per costituire una cultura europea. Ogni regione presenta forme, schemi costruttivi e materiali diversi fra loro.

Nelle architetture religiose  gli elementi esterni più frequenti sono le arcate cieche, le lesene, le nicchie e i cornicioni. La facciata aveva un nartece, un portico, un protiro o comunque un portale, talvolta un rosone, la presenza di una cupola o torre all'incrocio tra il transetto con la navata (soprattutto in Francia), elementi scultorei di diverso tipo (bassorilievi, lunette, ecc.), due torri affiancate alla facciata (derivata dal Westwek) in aree di influenza germanica, della Normandia e dell'Italia Meridionale, il campanile isolato (Italia) o annesso alle absidi (Spagna), fasce bicrome nel Romanico pisano e tarsie marmoree nel Romanico toscano (Firenze). I costruttori romanici interpretavano liberamente i modelli degli edifici, innestando i motivi più disparati, come elementi bizantini e islamici.

Le volte a crociera furono uno dei fattori che permisero la realizzazione di grandiosi edifici romanici, avevano il vantaggio (rispetto a quelle a botte) di convogliare il peso solo sui quattro sostegni d'angolo, permettendo di alleggerire lo sforzo sulle pareti, che così possono essere più slanciate in altezza o traforate da varie aperture.

Tra i principali monumenti europei eretti tra l'XI e il XII secolo, l'abbazia di Jumieges (Francia); la chiesa di Saint-Etienne (a Nevers, Francia); il duomo di Pisa; la basilica di San Nicola a Bari; la basilica di San Michele Maggiore a Pavia; la cattedrale di Santiago de Compostela (Spagna); l'abbazia di Sant'Antimo (Montacino, Siena);

Saint-Sernin (Tolosa, Francia);

la chiesa abbaziale di Notre-Dame (Jumiege, Francia); la cattedrale di Durham (Inghilterra);

la basilica di Saccargia (a Codrongianos, Sassari); la concattedrale di Bitonto (Bari);

la Cattolica di Stilo (A Stilo, Reggio Calabria, Patrimonio dell'Umanità UNESCO).

Nelle architetture civili e militari ci fu un salto di qualità grazie alla muratura più regolare e alle volte,

come il castello di Rochester (Kent, Inghilterra); le mura di Avila (Spagna);

il castello di Durham (Inghilterra, Patrimonio dell'Umanità UNESCO);

e il Palazzo dei Normanni (Palermo).

Le città medievali avevano molte torri, un esempio la Torre degli Asinelli a Bologna e la cittadina di San Gimignano (Siena), con 14 maestosi esemplari.