Ville palladiane - Villa Almerico Capra (La Rotonda, 1566-1591)

Villa Capra o Villa Capra Valmarana sorge vicino a Vicenza, è una villa a pianta centrale, uno dei più celebri e imitati edifici della storia dell'architettura e la villa più famosa del Palladio. Voluta dal canonico e conte Paolo Almerico, ritiratosi dalla curia romana, è senza dubbio ispirata al Pantheon di Roma. Con l'uso della cupola (per la prima volta usata su un edificio di abitazione) Palladio affrontò il tema della pianta centrale, riservata fino allora all'architettura religiosa. Nè il Palladio nè il proprietario videro l'edificio completato: Palladio morì nel 1580 e la villa fu completata da un altro importante architetto, Vincenzo Scamozzi.

Palladio intendeva coprire la sala centrale con una volta semisferica, ma lo Scamozzi (ispirandosi al Pantheon) adottò una volta più bassa, con un oculo. Almerico morì nel 1589 e la villa fu terminata nel 1620 dai fratelli Capra con le decorazioni interne ad affresco. Lo Scamozzi aggiunse gli annessi rustici esterni non previsti dal progetto originario, e la cappella gentilizia fu costruita da Girolamo Albanese (1645-63). All'interno, statue di vari artisti e affreschi. La sala centrale circolare è dotata di balconate e finte colonne dipinte in trompe-l'oeil ed è completamente affrescata. La quantità di affreschi ricorda più l'atmosfera di una cattedrale che non quella di una residenza di campagna. La villa fu progettata per essere in perfetta armonia con il paesaggio, oggi appartiene alla famiglia Valmarana. La Fondazione "La Rotonda", dei fratelli Valmarana, ne cura i continui interventi manutentivi.