Pittore cagliaritano, nel 1904 parte per Roma dove realizza numerose caricature per il quotidiano La Patria. Nel 1916 venne chiamato alle armi, indignito della medaglia di bronzo al valore, cade prigioniero degli austriaci e poi recluso nella fortezza di Komaron. Segretario del Sindacato Regionale Fascista Belle Arti, espone alla prima mostra del sindacato regionale fascista nel 1930 a Sassari e partecipa ad altre varie mostre. Nel 1911 gli vengono assegnati i lavori di decorazione del Palazzo Civico di Cagliari, ottiene la Sala dei matrimoni dove ritrae varie situazioni della tradizione sponsale (l'uscita degli sposi, il ballo dello sposo, momenti di festa e scene di vita quotidiana del paese di Busachi). Nelle tele sono rappresentati anche gli abiti tradizionali dei paesi di Samugheo e Atzara. Nel 1912 decora il Salone di ricevimento del Palazzo Civico e poi il Salone del Consiglio. Nel 1925 realizza due grandi tele per l'Aula Magna dell'Università di Cagliari cui segue una ricchissima produzione di cicli decorativi. Nel 1931 inizia i lavori di decorazione della cattedrale di Cagliari. Dopo le vetrate del Duomo (1951) di Sassari, completa i lavori alla cattedrale di Cagliari, una grande tela con la storia della fede sarda. Nel 1958 si trasferisce a Roma. Progetta il mosaico per la chiesa di Santa Maria Goretti a Sant'Antioco nel 1965.
Figari è una delle figure più rappresentative dell'arte sarda del Novecento, è l'inventore di un'immaginario estetico che dà una nuova identità all'isola, legata alle tradizioni ma proiettata nel presente, fondata sul fascino del folklore. Punta su una rappresentazione eroica della gente sarda, tutto è artificiosamente accentuato da un'abile regia compositiva.
Il dipinto "Sagra di San Costantino" (332x575) si trova a Cagliari, alla Fiera Campionaria della Sardegna, di Adalberto Libera.
Altri dipinti a Sassari (soprintendenza ai BAAS, Università (Sala Eleonora d'Arborea), Camera di Commercio, cattedrale di San Nicola, chiesa del Santissimo Sacramento), a Oliena (Hotel Ristorante Su Gologone), a Cagliari (Palazzo Civico, Duomo di Santa Maria di Castello, Fondazione Siotto, Galleria Comunale d'Arte e Pinacoteca, Università (Aula Magna), Camera di Commercio, cimitero di Bonaria (cappelle Faggioli e Larco), ad Arborea (parrocchiale del Redentore), a Sant'Antioco (chiesa di Santa Maria Goretti, mosaico), a Roma (Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari) e a Treviso (Museo Civico).
:oD Che bello! si si si! Mi ha fatto veramente piacere conoscere quest'artista e vedere le sue opere! Effettivamente dalle sue opere traspare tutta la forza e l'orgoglio di queste genti. Bravissimo anche a lasciare ai posteri una grande collezione di abiti folcloristici :o) Molto piacevole si'!
RispondiElimina@ ZeN: Trovato per caso, mentre mi interessavo ad Adalberto Libera. :o)
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