sabato 15 novembre 2014

Architettura brutalista 1





Architettura del Novecento, il brutalismo impiega spesso il cemento a vista (betòn brut) in forme plastiche lavorate e plasmate nei particolari che ne evidenziano la forza espressiva. A questa espressione architettonica si sono ispirati Alison, Peter Smithson e James Frazer Stirling (inglesi), Paul Rudolph (Stati Uniti), Kenzo Tange (Giappone). In Italia molti architetti hanno tratto opere importanti come la Torre Velasca a Milano (Gruppo B.B.P.R., 1956-58), l'Istituto Marchiondi di Milano (di Vittoriano Viganò, 1957), l'Auditorium di Riesi (1963), le abitazioni del quartiere di Sorgane a Firenze (di Leonardo Ricci, 1966), i 246 edifici del quartiere Matteotti a Terni (di Giancarlo De Carlo, 1971-74). Di Giovanni Michelucci la chiesa dell'Autostrada del Sole (1964) e la banca di Colle Val d'Elsa (1977).

La Torre Velasca è un grattacielo di Milano che per il suo interesse storico-artistico è sottoposta a vincolo culturale. I suoi primi 18 piani sono occupati da negozi e uffici, i piani successivi (fino al 26°) sono appartamenti privati sviluppati su una planimetria più larga rispetto ai piani sottostanti, ciò conferisce la caratteristica forma a fungo della torre. Le travi oblique sostengono l'espansione esterna dei piani superiori. La Torre Velasca ha sempre suscitato pareri contrastanti ("torracchione di vetro e cemento") e fu inserita dal Daily Telegraph inglese nella lista degli edifici più brutti al mondo.


La chiesa dell'Autostrada del Sole (1960-64) è dedicata a San Giovanni Battista, si estende in un'oasi di 6000 mq, la metà coperti, appena fuori il casello di Firenze Nord, nel Comune di Campi Bisenzio, a Limite. Venne costruita per ricordare i numerosi caduti sul lavoro causati dalla costruzione dell'Autostrada del Sole. Questo luogo è stato scelto perchè è a metà strada fra Milano e Roma. L'incarico fu affidato a Giovanni Michelucci che la voleva metafora di un incontro di culture e religioni diverse, un luogo d'incontro tra uomini di ogni Paese quando, provenienti da ogni parte del mondo, percorse le nostre autostrade, sostano per una tappa quasi sempre inevitabile: Firenze. La chiesa ha detrattori ed entusiasti, ha un impianto molto articolato, con il tema della nave (l'arca), della montagna (il Calvario) e dell'albero (l'orto dei Getsemani e l'Albero della Vita), rifugge da ogni formalismo, velleità monumentale e qualunque formalismo. Tutti gli ambienti sono caratterizzati dall'estrema raffinatezza delle rifiniture e dalla qualità della lavorazione del materiale lapideo. I pavimenti della galleria sono in pietra grigia lucidata, nell'aula sono viola, nel battistero sono in pietra di Lido grigio-dorato.

 foto: wikipedia.org

La banca del Monte dei Paschi di Siena a Colle Val d'Elsa è sempre di Michelucci (1977-83), si trova nel centro urbano. L'edificio è estremamente articolato, si sviluppa su 5 piani fuori terra e un seminterrato. Il nucleo murato si alterna a spazi vuoti, la muratura tradizionale (travertino senese) si alterna al vetro e al metallo enfatizzata dalla tricromia (bianco, rosso e marrone) della pietra, del telaio strutturale e degli infissi, dei tamponamenti e della coperture metalliche.


2 commenti:

  1. Ho capito di cosa si tratta si si si! :o) Su questo stile sono un po' combattuta ... nel senso che a priori non dico 'mi piace' o 'non mi piace' dato che il cemento a vista a me (che sono una grande esperta in architettura) non disturba e anzi lo vedo come il sostituto moderno del legno. Spero di essermi spiegata :o( Mi vengono in mente le case in stile 'nordico' ove nella facciata sono a vista le travi dei piani e i 'rinforzi' in legno delle abitazioni... ecco ... se sostituisse quel legname con beton brut sono sicura che il risultato estetico della costruzione non cambierebbe. Se con la fantasia sostituisco il cemento stampato con del legname nella Torre Velasca, Chiesa su A1 e nella sede del Monte dei Paschi il risultato di cio che mi piace non cambia ... mi piace solo la Chiesa :oD

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  2. @ ZeN: Concordo, la chiesa mi è sempre piaciuta. Rispetto alle altre chiese moderne (che parono enormi garage) la costruzione del Michelucci è armoniosa e molto articolata, situata in un piacevole contesto. Mi piace anche la banca. Ma la Torre Velasca nooooo!!! E' orrenda, un cazzotto nell'occhio nello skyline di Milano. :o(

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