Città della Pennsylvania (U.S.A.), la maggiore dello Stato, su una penisola formata dai fiumi Schuylkill e Delaware. La City Hall è situata dove i fiumi più si avvicinano e conserva la pianta a scacchiera voluta dal suo fondatore. La navigabilità del Delaware, anche a bastimenti di grosso tonnellaggio, ha favorito lo sviluppo di grandiosi complessi siderurgici, metalmeccanici, tessili, chimici, petrolchimici, alimentari, ecc., il suo porto è uno dei maggiori degli Stati Uniti.
Fondata nel 1682 da W. Penn, si sviluppò rapidamente grazie al porto. Dal 1790 al 1800, quando fu inaugurata Washington, fu capitale degli Stati Uniti. Qui sorsero le prime organizzazioni sindacali e politiche dei lavoratori, nel 1833 Filadelfia fu la prima società antischiavista e partecipò vigorosamente alla guerra civile.
La pianta originaria della città ha un perimetro regolare, tracciato viario a reticolato, una grande piazza centrale e 4 piazze minori. Del periodo della fondazione restano alcuni edifici in mattoni, come la chiesa svedese Gloria Dei (1698-1700) e la Winnestay House (1689). Filadelfia può essere considerata il maggior centro dell'architettura coloniale e federale d'America. Gli esempi più significativi dello stile georgiano che dominò nel XVIII secolo sono la Christ Church (1727-44), la St. Peter's Church (1758-61), la chiesa quacchera (1803); nell'architettura civile, l'Independence Hall (1732, ora museo), la Carpenter's Hall (1768-70), la Congress Hall (1787), la Philosophical Hall (1785), e altri, oltre a numerose abitazioni private in città e dintorni. Nei primi decenni del XIX secolo dominò lo stile neogreco, in seguito furono usati tutti gli stili storici, dal gotico al Rinascimento italiano e francese, fino all'eclettismo di fine secolo.
Il museo maggiore è il Philadelphia Museum of Art (con raccolte private esposte separatamente), espone (smontate dai luoghi d'origine e ricostruite), intere parti di edifici, tra cui, per esempio, una stanza di Palazzo Soranzo di Venezia. Molto rappresentata la pittura italiana, fiamminga, tedesca e spagnola dei secoli XIV-XVI; per il Settecento dominano gli Inglesi e poi gli Italiani; per l'Ottocento i Francesi e gli Inglesi. Il museo conserva un eccezionale complesso di opere dei maggiori artisti europei del XX secolo e una raccolta di pittura americana. La Pennsylvania Academy of Fine Arts, la più antica istituzione d'arte degli U.S.A. (1805), è dedicata all'arte americana. Il Museo dell'Università raccoglie collezioni archeologiche ed etnografiche: reperti dagli scavi di Ur, Nippur e Tepe Hissar; ricchissime le sezioni dedicate all'arte cinese antica, alle civiltà precolombiane, all'arte della Polinesia, della Micronesia e della Melanesia. Il museo possiede la maggior collezione africana degli Stati Uniti.
Nella scelta dello stile architettonico era ancora molto presente mamma 'Europa. Hanno cercato di replicare i loro ricordi e cio' significa che affetti lontani, vissuti o raccontati, erano ancora molto sentiti. Le generazioni son passate e il popolo americano si e' formato una propria identita' ... e da allora hanno seguito lo stile del ìsempre piu' in altroì e si sono incubati
RispondiElimina@ ZeN: Ahahaha! Il cubo è l'architettura del futuro...specie se impilato uno sull'altro fino a formare "futuristiche" Torri di Babele dove corrono ascensori a velocità supersonica altrimenti non arrivi mai in cima... :o/
RispondiEliminaScordiamoci i terrazzini... :o(
In America (a parte i primissimi tempi dalla conquista) hanno utilizzato stili architettonici di tutti gli altri Mondi. Pure molte località hanno nomi a loro estranei (come Venice, per esempio). Hanno dovuto farlo per forza, esauriti i nomi inglesi, hanno attinto di qua e di là nel mondo. Non hanno mai creato un loro particolarissimo stile. Per questo è così raro trovare città americane con un'identità architettonico-stilistica propria. ;o)