Città di circa 200.000 abitanti sulle rive del fiume Velikaja, a 20 km dall'Estonia. Venne menzionata per la prima volta nel 903, nel 1241 fu conquistata dai Cavalieri Teutonici ma fu liberata dopo pochi mesi da Alexander Nevskij, impresa che ispirò l'omonimo film del 1938. Per assicurarsi l'indipendenza dai Cavalieri, nel 1266 gli abitanti di Pskov eressero un principe lituano convertito alla religione ortodossa come loro leader militare e principe (Dovmont) che fortificò la città e sconfisse l'Ordine Teutonico sottomettendo la maggior parte del territorio dell'odierna Estonia. Nel Cremlino sono conservati i suoi resti e la sua spada. Dal XIV secolo fu Stato sovrano (la Repubblica di Pskov) con un'attiva classe mercantile. Soggetta a numerosi attacchi militari nel corso della sua storia, data la sua posizione, solo nel XV secolo il Cremlino fu sottoposto a ben 26 assedi, tanto che la città fu presto dotata di imponenti mura di pietra.
All'interno si sviluppò una fiorente scuola di pittori di icone e i suoi artigiani furono considerati per lungo tempo i migliori di tutta l'Europa orientale. Nel 1510 cadde sotto il Granducato di Mosca, con la deportazione delle famiglie nobili a Mosca. L'attacco di eserciti nemici continuò, famoso l'assedio di 50.000 uomini dell'esercito polacco con 31 attacchi per conquistare la città, in gran parte difesa da civili. Persino quando una delle cinque mura cedette gli abitanti riuscirono ugualmente a serrare i ranghi e respingere l'invasore (1581-82). Nel XVIII secolo le annessioni di Estonia e Lettonia fecero decadere Pskov come difesa dei confini russi, con un declino dell'importanza strategica ed economica all'interno dell'Impero.
Durante la II guerra mondiale la città subì gravi danni durante l'invasione nazista (1941-44), molti antichi edifici vennero distrutti dai bombardamenti.
Ancor oggi la maggior parte delle sue mura medievali, costruite dal XIII secolo in avanti, sono visibili.
La Krom (cittadella fortificata) è intatta, all'interno delle mura sorge la Cattedrale della Trinità (1138, ricostruita nel XVII secolo). Altre cattedrali abbelliscono le abbazie di Mirozskij (1152) e San Giovanni (1243) e il monastero Snetogorskij (1310, affrescato nel 1313).
Pskov è molto ricca di piccole chiese pittoresche dei secoli XV-XVI, le più caratteristiche sono San Basilio (sulla collina, del 1413), Santi Cosma e Damiano (1463), San Giorgio (1494), l'Assunzione (1444, 1521) e San Nicola da Usokha (1536). Le magioni dei mercanti hanno architetture settecentesche (Casa del Sale, Sale Pogankin, Magione Trubinskij).
A 30 km dalla città si trova la fortezza di Izborsk, una delle più importanti e imponenti fortezze medievali della Russia occidentale. La struttura più antica è la Torre Lukovka (1330). La chiesa della Natività è del XVI secolo. Poco lontano si trova un museo di croci di pietra.
Il Monastero delle Grotte (Pskovo-Pecerskij Uspenskij) è un monastero di religione ortodossa, fu fondato da eremiti che volevano vivere nelle caverne, nel XV secolo. Fu risparmiato dalla distruzione sovietica perchè era in territorio estone. Altri monasteri, il Monasteto Krjpetskij e quello di Elizarovo (importante centro culturale e letterario); la Michailovskoe era la residenza di Aleksandr Sergeevic Puskin, poeta russo qui esiliato e dove è sepolto.
Ecco un'altra bellissima localita'! :o) Ehm ... non c'e' proprio niente che non va' eh! Colorata, ariosa, imponente, storica ... la si puo' appellare a piacimento! E poi la natura si esprime al meglio! Quando la neve si scioglie l'occhio viaggia tra il verde intenso della terra e il blu del fiume! Che spettacolo!!!
RispondiElimina@ ZeN: Sì, città piacevolissima. Alcune architetture sono molto interessanti, e ben tenute! :o)
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