mercoledì 2 luglio 2014

Pereslavl-Zalessky - Oblast Yaroslavl




Città di circa 41.000 abitanti sulle sponde del lago Pleshcheye, fondata nel 1152 dal prinvipe Yury Dolgoruky. Nel 1302 divenne parte del Granducato di Mosca. Devastata molte volte dai Mongoli (XIII-XV secolo), nel 1611-12 fu invasa dai Polacchi. Nel 1688-93 Pietro l Grande costruì per divertimento una flotta con la "piccola barca di Pietro", il Museo Botik (piccola barca) racconta la storia della prima flotta russa e conserva una barca originale.
Da visitare, la Cattedrale Spaso-Preobrazhensky (1152-57), la chiesa metropolita Pietro (1585), il Monastero Troitse Danilov (XVI-XVIII secolo), il Monastero Nikitsky (XVI-XIX secolo), il Monastero Fedorovsky (XVI-XIX secolo) e il Monastero Goritsky (XVII-XVIII secolo).
Tra i musei, Museo di Pereslavl Zalessky (nel monastero Goritsky), Museo "La piccola barca di Pietro il Grande", l'Arboreto, il Museo dei ferri da stiro, quello dei bollitori e quello dei motori a vapore.
A 2 km dalla città sorge il monumento archeologico di Kleshin.
La città fa parte dell'Anello d'Oro della Russia.

 

4 commenti:

  1. meno male che questa volta sono stati i polacchi ad invadere la russia....a parte i soliti mongoli ah ah ah
    il luogo sembra veramente affascinante, sarà per la neve, sarà per la lingua russa ma qui la natura sembra uscita da una magia.

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  2. Quoto Laraz! Bello, veramente bello! La neve nasconde tutti i loro colori ... ma appena tenta di sciogliersi ... spunta un'allegria di tinte pronunciate!!!

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  3. @ Laraz: Embè, i Polacchi ogni tanto invadevano i territori limitrofi...dev'essere stata una lunga lotta, all'epoca. ;o)

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  4. @ ZeN: Ho notato che i popoli che vivono nel Nord del mondo amano particolarmente in colori vivaci, per lo più. Questo si spiega perchè i panorami tendono al monocromatico, spesso i cieli sono grigi e la neve (per quanto bella e suggestiva) non induce all'allegria perchè molto presente durante l'anno. Ecco che alcune architetture, abiti, suppellettili, ecc. si tingono di colori vivacissimi. In piccolo, in Trentino-Alto Adige, quando inizia la primavera c'è un tripudio di balconi strapieni di fiori coloratissimi. L'inno al colore e alla vivacità, dopo un inverno ghiacciato. :o)

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