martedì 15 luglio 2014

Novara - Piemonte




Città di circa 105.000 abitanti, fu fondata intorno all'89 a.C. come colonia di diritto latino in concessione della cittadinanza latina alle tribù celtiche della Gallia Transpadana. Municipio in età imperiale, la sua pianta a strade perpendicolari risale al tempo dei Romani. Distrutta nel 386 da Magno Massimo, fu ricostruita da Teodosio I. Saccheggiata da Radagaiso nel 405 e da Attila nel 452, fu ducato longobardo. Distrutta di nuovo nel 1167, fece parte della Lega Lombarda. Tra il XII e il XIII secolo controllò gran parte del Novarese, alla fine del XIII secolo accettò la protezione di Milano, divenne così dominio dei Visconti e poi degli Sforza. Nel 1706 fu occupata dalle truppe dei Savoia, poi passò all'Impero asburgico e nel 1755 tornò ai Savoia. Dopo Napoleone ritornò nuovamente ai Savoia nel 1814. Nel 1849 l'esercito piemontese fu sconfitto dagli Austriaci del maresciallo Radetzky, questo portò all'abdicazione di Carlo Alberto di Savoia e all'occupazione austriaca.


L'antico nucleo della città è quasi pentagonale, conserva l'impianto medievale nonostante le pesanti manomissioni moderne e molte architetture neoclassiche.
Il monumento più celebre è la Basilica di San Gaudenzio (fine '500-inizio '600), caratterizzata dall'imponente cupola neoclassica a pinnacolo (alta 121 mt) progettata da Alessandro Antonelli, aggiunta nella secnda metà del XIX secolo, considerata da molti la più alta del mondo in mattoni. Il complesso architettonico è composto da tre elementi principali realizzati in diverse fasi costruttive: la chiesa (di Pellegrino Tibaldi), il campanile (di Benedetto Alfieri) e la cupola. Nel sottotetto dell'abside della chiesa si trova la Sala del Compasso, dove è conservato l'antico compasso lungo 11 mt usato dall'Antonelli per disegnare in scala 1:1 le volte che sorreggono la cupola. Il campanile (92 mt) fu completato nel 1786, 33 anni dopo l'apertura del cantiere. All'interno della chiesa di trova un bellissimo polittico di Gaudenzio Ferrari.

Basilica di San Gaudenzio

Il Duomo (Cattedrale di Santa Maria Assunta) è in stile neoclassico, progettato da Alessandro Antonelli e costruito nel XIX secolo su una cattedrale romanica della quale rimangono la parte inferiore del campanile, il Chiostro della Canonica e l'Oratorio di San Siro.
Il Battistero è il più antico edificio della città e una delle più antiche architetture paleocristiane del Piemonte (IV-XI secolo). All'interno, affreschi romanici dell'XI secolo, tardo gotici e del Seicento.


Il Broletto è un complesso architettonico medievale costituito da quattro edifici di diverse epoche, con stili differenti e non coerenti fra loro disposti attorno a un cortile (arengo). Fu sede delle carceri e delle corporazioni artigiane. Oggi ospita una Galleria d'arte moderna, esposizioni temporanee e il cinema estivo all'aperto. Il Palazzo del Comune (Palazzo dell'Arengo) è il più antico del complesso (XII secolo), ha un porticato e un salone al piano superiore. La scala coperta è una ricostruzione del XX secolo. Il Palazzo dei Paratici (corporazioni artigiane) risale al XII-XIII secolo, ampliato nel XVIII, ha un portico con loggia. Il Palazzo del Podestà (XIV-XV secolo) ha un porticato ad archi ogivali con decorazioni in cotto e affreschi del XV secolo. Contemporaneo è il Palazzo dei Referendari, con decorazioni in cotto e un porticato sul cortile.
Piazza Cesare Battisti (Piazza delle Erbe) è molto caratteristica e il centro perfetto della città.
Il Castello Visconteo Sforzesco (iniziato nel XIII secolo) è in restauro, visibile solo esternamente. E' stato modificato diverse volte. Mantenne sempre la sua funzione militare-amministrativa. Di questo castello oggi rimane solo la Rocchetta e i bastioni furono trasformati in luoghi di passeggio pubblico. Nel periodo napoleonico divenne carcere snaturando le strutture medievali, nell'Ottocento fu abbattuta parte della cinta di bastioni e realizzati eleganti giardini pubblici. Nel 1973 perse la destinazione carceraria e rimase abbandonato.
L'Abbazia di San Nazzaro della Costa (1441-70), con l'annesso convento, fu rimaneggiata nel XV secolo. Sorge su un colle. Gli affreschi della chiesa sono di tipo lombardo del '400. A fianco il Museo Storico Novarese Aldo Rossini che conserva la memoria dei combattenti della città e della provincia. Sul colle si trova anche il complesso del Parco delle Rimembranze, un'area monumentale sulle vicende belliche novaresi dal 1848 al 1945.
Da visitare in città la chiesa di Ognissanti (XII secolo, l'unica chiesa romanica di Novara); la chiesa di Santa Maria delle Grazie (XV secolo); quella di San Pietro al Rosario (1599-1618); la chiesa di San Marco (XVII secolo, con importanti opere); quella di Santa Maria della Salute (XVII secolo, barocca); la chiesa-oratorio di San Giovanni Decollato (1737-57); quella di Sant'Eufemia (1666-98) e la chiesa del Carmine (XVIII-XIX secolo, col più antico campanile romanico della provincia).
Per le architetture civili, la Casa della Porta e Casa Rognoni (XV secolo, gotiche); Palazzo Natta-Isola (XVI secolo, molto rimaneggiato nel XIX secolo, che ospita l'Amministrazione Provinciale e la Prefettura, con il grande Salone d'Onore, affreschi, il cortile interno e la torre civica di origine medievale); Palazzo Cabrino (1661-64 e secoli successivi, sede dell'Amministrazione cittadina, in stile barocco con sale affrescate); Casa Quaroni (XX secolo, in stile Liberty); Casa Fiorentini (1907-10, uno dei più interessanti esempi di architettura Liberty novarese, di notevole pregio e impatto visivo); Palazzo Renzo Piano (1985-87, fuori centro storico, oggi della Provincia di Novara, ospita il Polo Scientifico Tecnologico novarese).
Tra i musei, i Musei della canonica del Duomo (Museo Lapidario e il Museo del Tesoro del Duomo) e i Musei Civici (al Broletto).

Paniscia

Il riso è l'elemento più importante della cucina novarese, utilizzato dai primi ai dolci. La ricetta più classica è la paniscia (risotto condito con lardo, salame della duja, cipolle, verze e fagioli). Tra i prodotti da forno, il pane di riso e il pane di mais. Il principale formaggio è il Gorgonzola Dop, dolce o piccante. Tra i salumi, il salame d'la doja (insaccato di carne di maiale conservato in un recipiente (duja) riempito di strutto, che conserva morbido il prodotto), il Marzapane (sanguinaccio a base di pane e sangue di maiale), la Fidighina o mortadella di fegato cruda (a base di carne e fegato di maiale) e il salame d'oca (a base di carne d'oca e di maiale).
Il dolce tipico è il Biscottino di Novara (un biscotto rettangolare molto leggero e senza grassi divenuto famoso grazie a una sua rivisitazione commerciale, il Pavesino, che risale al 1500, preparato dalle monache dei monasteri femminili). Altro dolce tipico è il Pane di San Gaudenzio (all'esterno è in pasta frolla, il ripieno è composto da farina, zucchero, uva sultanina, burro, uova e limone. La superficie può essere cosparsa da granella di pinoli o di nocciole e zucchero a velo). Di antichissime origini l'Antico Dolce della Cattedrale, prodotto già nel 1200, composto da farina, burro, uova, lievito vanigliato, buccia di limone, grappa di Nebbiolo, latte e frutta (albicocche o prugne).
Novara è la patria dell'aperitivo Campari, messo a punto da Gaspare Campari nel 1860.

4 commenti:

  1. Piacevole citta' dalla posizione strategica nella direttrice Torino-Milano. Con oggi abbiamo gia' visto quattro capoluoghi di provincia del Piemonte ... ed io sono sempre piu' meravigliata quando leggo il numero degli abitanti ... pochini eh :o( Mi immaginavo che ci fosse tantissima gente e fossero tutte caotiche! Eheheh e invece per loro fortuna vivono sereni ;o) Quoto il gorgonzola :oD

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  2. questa volta sorvolo sulle attrazioni artistiche della città in oggetto e mi butto subito a capofitto sul culinario...
    Novara è la città meno piemontese della regione, almeno è così per me. risente già dalla vicinanza milanese tanto che il cibo è molto simile a quello consumato in Lombardia a Milano, Como. Uno dei miei piatti preferiti è il risotto che mi ritengo abbastanza brava a cucinarlo. non amo i piatti complicati e pasticciati ma semplici quindi prediligo il risotto alla milanese quello allo zafferano tanto per intenderci, ai funghi porcini e al vino rosso. Il riso deve essere di ottima qualità quindi Carnaroli o Baldo tanto buoni che io li mangio anche senza nulla, bollito e basta. Ormai è risaputo che non sono molto carnivora anzi il fegato mi fa veramente schifo quindi questa ricetta non mi piace per nulla. Il gorgo non ha bisogno di presentazioni.I biscotti sono buonissimi ma il Campari lasciatemelo dire, è il mio ricostituente preferito. il Campari Orange è una delle mie godurie personali, Campari, prosecco o champagne è un pizzico di succo d'arancia....Lo bevo raramente per ovvie ragioni, ma viva Novara e quasi quasi ci vado a vivere...ah ah ah

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  3. @ ZeN: Sappiamo il tuo amore per il Gorgonzola ... :o)
    Infatti, chi non conosce il Nord crede che quasi tutte le province siano molto popolose, invece non è così. Apposta dico sempre che gli Italiani vivono soprattutto fuori dalle grandi città. ;o)

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  4. @ Laraz: Conosco la ricetta del risotto alla milanese, non è però granchè dietetico perchè contiene il midollo...io lo adoro ma mi guardo bene dal cucinarmelo. Con l'età certe cose non posso più permettermele (o quasi). Il Campari era il mio aperitivo-digestivo preferito. Lo bevevo spesso a tutte le ore e non mi mancava mai in casa. Non essendo un distillato però adesso può farmi qualche "scherzo" (tipo segarmi le gambe), cosa che prima non succedeva mai. Per questo ho dovuto spostarmi sui distillati, sui vini o sui passiti o moscati. In genere non amo le mescolanze (nemmeno il ghiaccio nel whisky) e preferisco bere in purezza. Se è vino, che sia vino, se è birra che sia birra, se è ruhm che sia ruhm ... :o)

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