Movimento pittorico nato in Francia attorno al 1884 col nome di neoimpressionismo. Sviluppa su basi scientifiche i processi ottico-visuali già perseguiti dall'impressionismo, connessi all'invenzione della fotografia. Partendo dall'interazione dei colori adiacenti, i divisionisti elaborano una pittura basata sull'uso di colori puri e complementari, mai mescolati fra loro, ma apposti in pennellate minute, talora puntiformi, in modo da affidare all'occhio dello spettatore il compito di fonderli. Tale tecnica conferisce all'immagine effetti di grande luminosità e brillantezza cromatica ma annulla nello stesso tempo l'immediatezza visiva. La tematica divisionista si concreta in immagini innaturali e fuori dal tempo.
P. Signac fu un teorico divisionista, il massimo esponente del gruppo fu G. Seurat. Tra i seguaci, C. Angrand, M. Luce, A. Dubois-Pillet, Th. van Rijsselberghe.
Dalla Francia il movimento si diffuse in Olanda, Inghilterra, Belgio e Italia. A Milano fu ripreso da G. Segantini, G. Previati, G. Pelizza da Volpedo, A. Morbelli, V. Grubicy e molti altri, che lo ridussero a vuota formula tecnica, con una tematica simbolista, storico-allegorica o politico-sociale.
La tecnica di per se' e' molto interessante, ma non basta solo lei per essere artisti! Non tutto mi piace ma qualche quadro proprio molto bello :o)
RispondiElimina@ ZeN: Pure a me non tutto piace, ma adoro questa tecnica! :o)
RispondiElimina