Centro a 83 km da Palermo con 1985 abitanti. Il paese (con Piana degli Albanesi e Santa Cristina Gela) fa parte delle tre comunità albereshe di Sicilia, dove l'antica lingua albanese è ancora parlata.
I suoi abitanti sono italo-albanesi, il comune nacque intorno al 1450 quando un gruppo di esuli albanesi costruì l'abitato. La sua nascita ufficiale è del 1520, anno in cui iniziò la riedificazione e il popolamento degli albanesi provenienti dall'Albania meridionale. Questi albanesi, di elevata posizione sociale, non si sottomisero ai Turchi nè rinnegarono la loro religione cristiano-bizantina, fuggirono e sbarcarono sulle coste italiane, acquisirono i feudi di Contessa e Serradamo e li trasformarono in vigneti, uliveti e frutteti coltivandoli a grano. Altri esuli arrivarono nel 1521. Ultimamente la sua popolazione si è dimezzata e la lingua antica è poco parlata, perdendo così la propria identità etnica e linguistica.
I monumenti principali sono le chiese di rito bizantino, con le loro preziose icone: l'abbazia di Santa Maria del Bosco (XIII secolo), il castello di Calatamauro (sito archeologico medievale) ed Entella, sito archeologico di origine elima. Fra gli edifici monumentali, chiese di rito bizantino, di modello architettonico orientale, con icone, iconostasi (parte divisoria decorata con icone che separa la navata dal santuario), mosaici e paramenti sacri ortodossi. Fra le chiese, la Chiesa Madre, costruita nel 1520 dai primi esuli; Anime Sante; Maria dell'Itria; San Rocco; Sant'Antonio Abate. Santa Maria delle Grazie e l'abbazia di Santa Maria del Bosco (XII secolo) sono passate al rito latino.
Sul territorio ricadono la Riserva naturale integrale "Grotta di Entella" e la Riserva naturale Orientata "Santa Maria del Bosco" e "Monte Genuardo".
L'antica lingua albanese di Contessa Entellina è quella dell'Albania meridionale arricchita di termini greci arcaici e, ultimamente, del siciliano. Rischia di scomparire nonostante sia obbligatorio il suo insegnamento nelle scuole elementari e medie.
SS. Annunziata San Nicolò
(Rito ortodosso)
SS. Annunziata San Nicolò
(Rito ortodosso)
Ti dovessi di' ... guardando il video ho avuto la sensazione che questa comunita' e' integratissima, anzi, secondo me si fatica a distinguere questo luogo da altri prettamente italiani :o) Trovo disdicevole quando alle minoranze viene vietato di mantenere i propri usi e costumi ... pero' se vogliono integrarsi spontaneamente non ci trovo alcun male :o)))
RispondiElimina@ ZeN: E' che il paese ha avuto un calo di abitanti, probabilmente per questioni lavorative. Comunque sono poche le comunità greche e albanesi in Italia, un peccato che sparisca la loro lingua... O.o
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