L'atollo corallino di Barbuda è molto esteso, in questa isola, meno moderna e sviluppata di Antigua, vivono poche persone dedite prevalentemente alla pesca, l'agricoltura e la caccia. Barbuda ha spiagge strepitose di sabbia bianco-rosa, a Codrington Lagoon nidificano gli uccelli fregata.
Gli alberghi di lusso sono carissimi, l'unico centro abitato è Codrington il cui nome è dovuto a Christopher Codrington, generale e governatore delle Isole Sottovento nel Seicento che prese in affitto l'intera isola dalla Corona Britannica nel 1691 che fino al 1872 fu della famiglia. Non potendo coltivare la canna da zucchero per le poche precipitazioni, Codrington introdusse cervi, cinghiali e galline faraone per incentivare la caccia, allevò bestiame e mise a coltura terreni per rifornire le sue 5 proprietà di Antigua.
Un tratto magnifico dell'isola inizia da Cocoa Point, fino a Palmetto Point. Alla Nature Reserve of the Frigate Bird, al Codrington Lagoon, si svolge la più grande nidificazione al mondo di uccelli fregata, oltre altre 400 specie di uccelli.
Anguilla ha 33 spiagge strepitose con sabbia fine e morbida. Vanta alberghi di lusso con ristoranti di ottimo livello e locali romantici sulla spiaggia, sei parchi marini e sette siti per immersioni su relitti. The Valley è la capitale, si trova al centro dell'isola, non ha un vero e proprio centro ma ci sono alcune case tradizionali di vivaci colori. L'Anguilla National Museum accoglie mostre temporanee su temi locali, dalla flora alla fauna alla storia e alla cultura, ospita il Fondo Nazionale per Anguilla, che organizza escursioni nella macchia, birdwatching, visite ai siti amerindiani e gite per vedere le tartarughe embricate. L'Heritage Collection è un affascinante museo privato con un'esposizione dedicata alla rivoluzione (quando negli anni '60 l'isola si rivoltò per l'indipendenza dall'Inghilterra), poi ci sono vasi amerindi decorati con teste di pellicani e antichi utensili da cucina in corallo.
St. Kitts forma una nazione insieme a Nevis, è l'isola più grande delle due, con tre diverse catene montuose coperte da vegetazione e colline aride e frastagliate a sud-est dove si trovano le spiagge migliori e alberghi.
Coltivata a canna da zucchero a nord, lungo la strada che fa il giro della costa si incontrano tranquilli villaggi rurali.
Cristoforo Colombo sbarcò qui nel 1493, poco più di un secolo dopo sbarcarono i coloni britannici e cominciarono a coltivare tabacco. Dopo aver sconfitto la popolazione dei caribi nel 1626, cacciarono i coloni francesi dal meridione dell'isola e la adottarono come base per colonizzare le Isole Sottovento e Tortola, nelle Isole Vergini. St. Kitts, come l'isola di Nevis, era un importante produttore di zucchero, per questo passò di mano in mano. Alla fine l'Inghilterra s'impossessò definitivamente delle isole nel 1783. Quando crollò l'industria dello zucchero, 50 anni dopo, i grandi proprietari di piantagioni abbandonarono le isole che condivisero lo stesso triste destino delle altre isole caraibiche, lasciate a loro stesse.
Dopo la creazione del nuovo Stato, la rivalità fra Nevis e St. Kitts si è esacerbata perchè l'economia di Nevis, rilanciata da una legislazione fiscale offshore, ha superato quella dell'isola principale. Si parla di secessione e c'è la possibilità che Nevis si costituisca in una forma di governo autonomo.
Quasi 2/3 degli abitanti vive a Basseterre, la capitale, e nei dintorni. Non c'è solo il turismo, si produce ancora la canna da zucchero.
Sono possibili visite alle piantagioni abbandonate con le loro ville e i mulini a vento.
Basseterre in origine era un insediamento francese, gli Inglesi vi si trasferirono nel 1727, ma molti dei graziosi edifici "skirt-and-blouse" (gonna e camicetta, per il pianterreno in pietra e i piani alti in legno) sono stati ricostruiti dopo l'incendio del 1867.
Basseterre
Il colossale Brimstone Hill Fort, costruito dagli Inglesi nel 1690, occupa 15 ettari e domina la costa nella parte nord dell'isola. In pietra vulcanica, la "Gibilterra delle Indie Occidentali" era considerata inespugnabile fin quando fu assediata da 8000 francesi nel 1782. Dopo un mese di assedio la guarnigione dei difensori si arrese, ma gli Inglesi nel 1794 tornarono e ricostruirono le fortificazioni, coronate dalla Fort George Citadel che oggi ospita manufatti amerindi e ricordi militari.
Frigate Bay è la spiaggia più animata, con alberghi, un campo da golf e spiagge.
L'Isola di Nevis si eleva in un cono vulcanico imponente, quasi sempre con la cima avvolta nelle nuvole.
Nel 1627 i coloni Inglesi vi stabilirono un punto d'appoggio, a metà del Settecento le piantagioni dell'isola erano molto prospere e famose, con magnifiche ville, feste e le terme nel Charlestown's Bath Hotel. Nevis subì le razzie francesi che distrussero edifici e coltivazioni, catturarono i suoi schiavi e li mandarono a lavorare in Guadalupa e Martinica.
Dopo l'abolizione della schiavitù l'isola ottenne l'indipendenza dall'Inghilterra. Nevis è un'isola tranquilla che conserva vestigia del ricco passato coloniale: belle ville nelle piantagioni trasformate in alberghi e gli edifici in pietra della capitale Charlestown.
I suoi abitanti sono tra i più cordiali dei Caraibi, il ritmo lento e l'innegabile fascino del posto fanno di questa meta un ottimo antidoto allo stress. Il turismo è relativamente d'élite, non ci sono casinò nè centri commerciali nè luoghi storici di particolare interesse.
Charlestown è il luogo più animato dell'isola, fondata intorno al 1660 e dedicata a Carlo II, ha edifici coloniali in pietra e legno a due piani con decorazioni gingerbread. Il Nelson Museum è dedicato alla vita dell'eroe della Marina inglese e al suo periodo storico. Nel 1787 Nelson sposò una ragazza del luogo. La mostra include alcuni fra i moltissimi memorabilia e oggetti in porcellana di Wedgwood e in Staffordshire commissionati per commemorare la sua morte.
A nord dell'isola si trova la Chiesa anglicana di St. Thomas costruita nel 1643. Nella proprietà di Montpelier è stato creato uno splendido giardino botanico.
Plymouth dopo l'eruzione del vulcano e oggi
Montserrat offriva una grande varietà di spiagge e alberghi, oggi il futuro dell'isola è incerto, la vita idilliaca che vi si conduceva è stata sconvolta dalla devastante eruzione del vulcano La Soufrière del 1995.
L'isola fu occupata nel Seicento dai cattolici irlandesi che sfuggivano alla persecuzione protestante. Ancor oggi gli abitanti festeggiano il giorno di San Patrizio e il compleanno della Regina (l'isola è una colonia della Corona Britannica).
Nel 1995 la capitale Plymouth venne sommersa da una fitta pioggia di cenere, sul cratere si formò una cupola di lava e la città venne evacuata. Alcuni isolani si trasferirono in Inghilterra o ad Antigua, ma molti restarono. Nel 1997 la cupola del cratere collassò causando un flusso piroclastico che distrusse 8 villaggi e uccise 20 persone. Oggi la parte meridionale dell'isola rimane inabitabile, ci sono poche strutture turistiche ed è raggiungibile solo con traghetto o in elicottero da Antigua.
St. Kitts forma una nazione insieme a Nevis, è l'isola più grande delle due, con tre diverse catene montuose coperte da vegetazione e colline aride e frastagliate a sud-est dove si trovano le spiagge migliori e alberghi.
Coltivata a canna da zucchero a nord, lungo la strada che fa il giro della costa si incontrano tranquilli villaggi rurali.
Cristoforo Colombo sbarcò qui nel 1493, poco più di un secolo dopo sbarcarono i coloni britannici e cominciarono a coltivare tabacco. Dopo aver sconfitto la popolazione dei caribi nel 1626, cacciarono i coloni francesi dal meridione dell'isola e la adottarono come base per colonizzare le Isole Sottovento e Tortola, nelle Isole Vergini. St. Kitts, come l'isola di Nevis, era un importante produttore di zucchero, per questo passò di mano in mano. Alla fine l'Inghilterra s'impossessò definitivamente delle isole nel 1783. Quando crollò l'industria dello zucchero, 50 anni dopo, i grandi proprietari di piantagioni abbandonarono le isole che condivisero lo stesso triste destino delle altre isole caraibiche, lasciate a loro stesse.
Dopo la creazione del nuovo Stato, la rivalità fra Nevis e St. Kitts si è esacerbata perchè l'economia di Nevis, rilanciata da una legislazione fiscale offshore, ha superato quella dell'isola principale. Si parla di secessione e c'è la possibilità che Nevis si costituisca in una forma di governo autonomo.
Quasi 2/3 degli abitanti vive a Basseterre, la capitale, e nei dintorni. Non c'è solo il turismo, si produce ancora la canna da zucchero.
Sono possibili visite alle piantagioni abbandonate con le loro ville e i mulini a vento.
Basseterre in origine era un insediamento francese, gli Inglesi vi si trasferirono nel 1727, ma molti dei graziosi edifici "skirt-and-blouse" (gonna e camicetta, per il pianterreno in pietra e i piani alti in legno) sono stati ricostruiti dopo l'incendio del 1867.
Il colossale Brimstone Hill Fort, costruito dagli Inglesi nel 1690, occupa 15 ettari e domina la costa nella parte nord dell'isola. In pietra vulcanica, la "Gibilterra delle Indie Occidentali" era considerata inespugnabile fin quando fu assediata da 8000 francesi nel 1782. Dopo un mese di assedio la guarnigione dei difensori si arrese, ma gli Inglesi nel 1794 tornarono e ricostruirono le fortificazioni, coronate dalla Fort George Citadel che oggi ospita manufatti amerindi e ricordi militari.
Frigate Bay è la spiaggia più animata, con alberghi, un campo da golf e spiagge.
L'Isola di Nevis si eleva in un cono vulcanico imponente, quasi sempre con la cima avvolta nelle nuvole.
Nel 1627 i coloni Inglesi vi stabilirono un punto d'appoggio, a metà del Settecento le piantagioni dell'isola erano molto prospere e famose, con magnifiche ville, feste e le terme nel Charlestown's Bath Hotel. Nevis subì le razzie francesi che distrussero edifici e coltivazioni, catturarono i suoi schiavi e li mandarono a lavorare in Guadalupa e Martinica.
Dopo l'abolizione della schiavitù l'isola ottenne l'indipendenza dall'Inghilterra. Nevis è un'isola tranquilla che conserva vestigia del ricco passato coloniale: belle ville nelle piantagioni trasformate in alberghi e gli edifici in pietra della capitale Charlestown.
I suoi abitanti sono tra i più cordiali dei Caraibi, il ritmo lento e l'innegabile fascino del posto fanno di questa meta un ottimo antidoto allo stress. Il turismo è relativamente d'élite, non ci sono casinò nè centri commerciali nè luoghi storici di particolare interesse.
Charlestown è il luogo più animato dell'isola, fondata intorno al 1660 e dedicata a Carlo II, ha edifici coloniali in pietra e legno a due piani con decorazioni gingerbread. Il Nelson Museum è dedicato alla vita dell'eroe della Marina inglese e al suo periodo storico. Nel 1787 Nelson sposò una ragazza del luogo. La mostra include alcuni fra i moltissimi memorabilia e oggetti in porcellana di Wedgwood e in Staffordshire commissionati per commemorare la sua morte.
A nord dell'isola si trova la Chiesa anglicana di St. Thomas costruita nel 1643. Nella proprietà di Montpelier è stato creato uno splendido giardino botanico.
Montserrat offriva una grande varietà di spiagge e alberghi, oggi il futuro dell'isola è incerto, la vita idilliaca che vi si conduceva è stata sconvolta dalla devastante eruzione del vulcano La Soufrière del 1995.
L'isola fu occupata nel Seicento dai cattolici irlandesi che sfuggivano alla persecuzione protestante. Ancor oggi gli abitanti festeggiano il giorno di San Patrizio e il compleanno della Regina (l'isola è una colonia della Corona Britannica).
Nel 1995 la capitale Plymouth venne sommersa da una fitta pioggia di cenere, sul cratere si formò una cupola di lava e la città venne evacuata. Alcuni isolani si trasferirono in Inghilterra o ad Antigua, ma molti restarono. Nel 1997 la cupola del cratere collassò causando un flusso piroclastico che distrusse 8 villaggi e uccise 20 persone. Oggi la parte meridionale dell'isola rimane inabitabile, ci sono poche strutture turistiche ed è raggiungibile solo con traghetto o in elicottero da Antigua.
... diciamo che si capisce proprio bene che questa parte di mondo e' adibita, quasi in maniera esclusiva a chi ha il borsello multipiano; questo pero' non la rende piu' gradevole di altri posti ... anzi. Le costruzioni piu' antiche sono senza dubbio le piu' belle! Due son le cose che non capisco:
RispondiElimina1° perche' costruire roba nuova quasi sul bagnasciuga quando basterebbe farlo 100 metri piu' arretrati lasciando cosi' respirare il panorama.
2° visto che non c'e' edilizia iacp (povera e disgrassia') a cui 'vagamente' si puo' tollerare il dover sistemare piu' gente possibile badando poco all'estetica ... perche' visto i tanti soldi che hai e nessuno vuole sapere come li hai fatti ... perche' ti fai costruire un cubo-villa fratello di un dado da brodo e discendente di un bunker da guerra?
Purtroppo signori si nasce e non lo si diventa arricchendosi :o( E gia' che siamo in argomento ... vedi di insegnare ai tuoi figli educazione e rispetto per i luoghi ... e soprattutto a non camminare sopra i monumenti antichi! Cafoni!!!
Eheheh si' m'e' piaciuto il forte e tutte le costruzioni piu' vecchie :o) Mi dispiace per gli abitanti di Plymouth dell'accaduto :o(
@ ZeN: Se essere signori fosse un patrimonio distribuito a tutti molte cose cambierebbero. Tutto il mondo cambierebbe e non solo i paesaggi... ;o)
RispondiEliminaMontserrat è un vulcano che esce dall'acqua, non è un'isola corallina. Quando popoli un vulcano devi accettarne i rischi. Puoi ignorarlo e far finta che sia una montagna, ma questo non cambia le cose. Mi spiace per gli abitanti dell'isola, ma non credo sia una meta turistica granchè sicura...non dimentichiamo che anche noi abbiamo vulcani che escono dal mare. Isole turistiche molto quotate... O.o