Il villaggio di Malula (uno dei rari centri in cui si parla l'aramaico) - Siria
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L'aramaico è la lingua degli Aramei, popolazione semitica in origine nomade organizzata in tribù. Alla fine del XII secolo gli Aramei si stanziarono in Siria e in Mesopotamia. Con il cammello potevano spostarsi anche in zone desertiche, fondarono Stati cittadini e si fusero coi Cananei e i Neoittiti imponendo la loro lingua che divenne comune in buona parte del Vicino Oriente. Gli Stati aramaici meridionali lottarono contro Israele, quelli più settentrionali furono sommersi dagli Assiri tra il 740 e il 720 a.C.
Nella bassa Mesopotamia le tribù aramaiche mantennero la loro individualità tribale e nomade.
I primi documenti della letteratura aramaica risalgono al IX secolo a.C. e sono iscrizioni su stele e epigrafi su mattoni cotti. Nel VIII secolo la lingua prende il posto di quella accadica per la maggior praticità della sua scrittura. Lingua della diplomazia, dell'amministrazione statale e dell'uso popolare, rimane esclusa dall'ambito religioso, dove prevale la scrittura monumentale accadica. Mancano quindi le opere letterarie religiose ma l'opera degli scribi aramei ha un notevole influsso sulla cultura, essi erano interpreti e facevano da tramite fra il mondo persiano e quello di lingua greca. L'aramaico diventa un elemento unificante, un veicolo di scambi commerciali, politici e culturali. La conquista di Alessandro Magno segnò la fine di questa lingua in tutto l'impero, ma continuò nei rami occidentale e orientale. La prima opera in aramaico di notevole mole è la Midhrash, un'interpretazione della Bibbia fatta dai rabbini dal II al X secolo d.C., che divenne una lettura popolare.
La città aramaica era cinta da due cerchie murarie con porte urbane; il palazzo aveva l'accesso tramite una scalinata e un ingresso porticato con colonne; scarsa la scultura a tutto tondo e predominante il rilievo che ornava le porte urbane e le fronti di alcuni palazzi. L'assenza di uno stile unico e omogeneo è dovuta alle svariate botteghe artigianali e al frazionamento regionale e politico.
La bellezza di questo popolo e' stata quella di averci tramandato un sacco di scritti :o). Trovare e capire un'iscrizione antica e' 'oro' perche' ci documenta in maniera diretta i fatti.
RispondiElimina@ ZeN: E' verissimo. Facendo la tara sulle fantasia dei traduttori... ;o)
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