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Lingua usata dagli Ebrei ashkenazim che si basa su un dialetto alto-tedesco ed è scritta in alfabeto ebraico, parlata in Germania fino al XVIII secolo, quando fu sostituita dal tedesco. Ebbe una grande diffusione fuori dalla Germania ed è ancor oggi parlata in molti Paesi. Ha avuto quattro fasi: arcaica (fino al 1250), antica (1250-1500), media (1500-1700) e moderna (dal 1700 in poi).
Ci sono due dialetti principali: il più importante è quello orientale (Bielorussia, Lituania, Lettonia, Polonia, Ucraina e Romania; quello occidentale è limitato alle comunità ebraiche dell'Alsazia. Con la migrazione degli Ebrei la varietà orientale si è diffusa anche fuori dall'Europa e soprattutto negli Stati Uniti. Lo yiddish americano è stato definito "ameridish". Le fondamenta della lingua sono tipiche tedesche, ma ci sono influssi ebraici e di altre lingue, in maggior misura slave (polacco, russo, bielorusso e ucraino) e in minor misura neolatine (soprattutto romeno). In yiddish si pubblicano giornali e riviste, esiste un Istituto scientifico per lo studio di questa lingua fondato nel 1925 a Vilna e trasferito a New York nel 1940.
In yiddish esiste un'ampia letteratura e un teatro collegato alla festa di Purim e ad altri repertori.
Certo che la storia a volte e' assai buffa :o)
RispondiEliminaBasti pensare che questa importante lingua nasce nello luogo dove, secoli dopo, sorgera' uno dei piu' grandi movimenti antisemiti di tutti i tempi ...
@ ZeN: E' vero! :o/
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