domenica 5 agosto 2012

Il cane, la sua storia 4




Il numero delle razze canine, specie quelle da caccia, cresce. Nel XVII secolo la regina dei cani da caccia è la Francia. Molti furono gli scambi fra i vari Stati d'Europa, le vendite e le gare. Nel mondo aumenta il rispetto per questo animale nobile e modesto, non paragonabile ad altri per fedeltà. 
Per alcuni secoli la pittura li raffigura e ci offre una visione di quali erano le razze preferite dell'epoca. Tutta la pittura del Rinascimento è ricca di bellissimi cani, ritratti da Durer, Botticelli, Piero della Francesca, Mantegna, Tiziano, Bosch, Bruegel il Vecchio, Rubens, Canaletto, Velasquez e Goya. 
E molti altri!
Anche la poesia e il teatro li coinvolge, tra gli altri ne parlarono Lorenzo de' Medici e Shakespeare.
Nell'Ottocento, con un'Inghilterra più democratica e la Rivoluzione francese, cambiò la vita degli uomini e quella dei cani. Sparirono le immense mute della nobiltà e il cacciatore borghese usa uno o due cani scattanti e dal buon fiuto. Il Bracco è tenuto in alta considerazione e i selezionatori inglesi creano il Pointer, destinato ad essere famoso.
Con le nuove regole il cane, oltre a essere un bravo cacciatore, doveva essere attraente. La prima mostra canina fu organizzata nel 1859 in Gran Bretagna a Newcastle-on-Tyne, era riservata ai soli cani da caccia. Ancora lo standard e la genealogia non avevano molta importanza, la cinofilia era considerata solo un passatempo. 
Nel 1873 a Londra venne fondato il Kennel Club Inglese e iniziò la stesura del Libro delle Origini con i dati dei soggetti appartenenti a una determinata razza. Altri Paesi seguirono l'Inghilterra: del 1884 è l'American Kennel Club e il Kennel Club Italiano è del 1898. Nelle moderne esposizioni importanti possono venire presentati anche settemila cani.
Nel 1898 in Gran Bretagna fu abolito il taglio delle orecchie dei cani. In passato, nei combattimenti, il padiglione auricolare era facile preda del nemico, per questo le tagliavano. Nessun cane mutilato , neppure per ragioni estetiche, fu più ammesso alle esposizioni. In questi anni il movimento zoologico inglese iniziò a controllare anche le crudeltà praticate nei circhi dagli istruttori dei cani.
Nel primo Novecento le immagini dei cani appaiono nei giocattoli, nelle cartoline, nei marchi dei dischi, nella pubblicità, nell'araldica, ecc., già nel Medio Evo, sugli stemmi delle grandi casate, avevano un posto d'onore Bracchi, Levrieri, Mastini e Alani.
Le guerre hanno decimato i cani: nel 1871, durante l'assedio prussiano di Parigi, scomparvero totalmente dalla città non solo i cani, ma anche i cavalli, i gatti, gli uccelli, i topi. Moltissimi cani morirono nelle due ultime guerre mondiali. 
Non solo militavano fra le file degli eserciti, il cane in guerra fu amico dei più poveri, dei soldati al fronte, dei prigionieri. Nella grande disfatta in Russia, del 1943, coi fuggiaschi c'erano dei cani che non li avevano abbandonati, grati per aver ricevuto un tozzo di pane.
  

6 commenti:

  1. In questo capitolo 4 si capisce l'aumentata sensibilita' dell'uomo per il suo miglior amico, eppure c'e' ancora molto da lavorare. Spero che le generazioni future capiscano l'importanza di queste (e non solo) creature e della natura in genere ... sperem!

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  2. @ ZeN: Questa breve storia del cane fa capire quanto il suo benessere dipenda dalle condizioni di vita dell'uomo. Non c'è posto per l'anima se infuria una guerra o c'è la miseria oppure non c'è un'educazione al rispetto. :o/
    La vanità umana è sconfinata, molte specie sono estinte o minacciate di estinzione per fare "ornamento" alla nostra specie (tartarughe, per esempio). Altre specie le costringiamo in casa (pitoni, boa, iguana, scimmiette, ecc), altre ancora soffrono nei circhi. Non parliamo dell'avidità di denaro...principale causa della distruzione degli habitat e dell'inquinamento. :o(

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  3. io non trovo che sia migliorata granché la condizione di vita del cane neanche quando può sembrare il contrario (se questo vuol dire comprare il vestitino e o trasportarlo nella borsetta, azzo) tutto o quasi è sempre contro di lui, trattato come schiavo, dal lavoro al sesso, scartato per la sua razza, ucciso per il suo pelo, usato come fantoccio per le nostre manie personali ed infine i laboratori e nonostante questo il cane rimane nel tempo (e non smetterò mai di dirlo) il nostro migliore amico, fedele e coraggioso nonostante i nostri mille abusi. se imparasse ad usare il fucile...

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  4. @ Laraz: L'uomo ha sempre abusato della flora e della fauna terrestre, perchè la considera SUA. Ancora troppo poche sono le persone che hanno imparato il rispetto. Finchè le creature viventi saranno considerate oggetti, nulla migliorerà. L'ignoranza, la mancanza di anima, l'interesse economico, la superficialità, il possesso, la vanità, la natura di per sè violenta della nostra specie sono duri a morire. Ancor di più nelle terre sconvolte dalle guerre e dalla fame. :o(

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  5. concordo pienamente con te Tama e lo sai. il rispetto è il vero amore verso tutte le creature della terra, compreso l'uomo.
    Ti prego non postare mai video cruenti, io non li guarderei eppoi penso che in giro ci siano troppi dementi che si ecciterebbero davanti a certe scene che poi vogliono emulare. basta vedere l'ultimo massacro in america... ovviamente è una mia personale opionione.
    cmq grazie per i post che metti in rete, aiutano a capire, a scegliere, a criticare ed essere più saggi e più intelligenti
    :-(((
    s

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  6. @ Laraz: Mi guardo bene dal postare cose violente! Ci sono video vedibili senza essere diseducativi. ZeN è estremamente sensibile, per questo non pubblico nemmeno quelli. ;o)
    Non ho parole per ringraziarti... :o)))

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