Lungo il Niger

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Vivono sulle rive del Niger, i Songhai o Sonrhai. Di stirpe sudanese, parlano una lingua semibantunese. La primitiva società songhai era una fusione fra gruppi di provenienza diversa, suddivisa in tre grandi gruppi: i pescatori (Sorko), i cacciatori (Gow) e gli agricoltori (Gabibi). I pescatori erano la maggioranza ed era il gruppo dominante. Commerciavano e pescavano sul fiume Niger e, all'occorrenza, trasformavano le loro barche in flotta da guerra. Nel mito avevano l'aspetto di pesce-drago, ippopotamo o coccodrillo, animale adorato come mitico antenato della stirpe shongai. Con l'influsso berbero si sono organizzati in clan patriarcali, ma hanno conservato tracce delle antiche strutture matrilineari nella libertà delle loro donne. Hanno dato un notevole impulso economico alla regione con la loro agricoltura, l'artigianato e il commercio. 

L'origine dell'impero negro-africano si suppone sia tra il VII e il IX secolo. Nel 1464-92 il regno shongai era un vasto impero, ma la sua massima espansione avvenne tra il 1498 e il 1520, grazie alla loro potenza militare, all'efficiente organizzazione economico-sociale e il notevole sviluppo culturale. Il Shongai fu successivamente attaccato dall'esercito del Marocco che comprendeva anche un contingente di mercenari spagnoli muniti di armi da fuoco, questo mise gli Shongai in crisi in quanto nulla potevano le tradizionali armi bianche. Nel 1591 furono disfatti a Tondibi. L'impero crollò e finì di esistere a causa delle vessazioni marocchine, che durarono fino alla metà del XVII secolo.