Sfruttare

Trarre tutto il bene possibile da un bene materiale, utilizzare con profitto ciò che si ha a disposizione

Ricavare il maggior utile o vantaggio possibile da una situazione, da una condizione particolare

Servirsi senza scrupoli di qualcuno o di qualcosa

Trarre il maggior vantaggio possibile dal lavoro altrui senza ricompensarlo adeguatamente

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Tralasciando (perchè l'elenco sarebbe lunghissimo, e questo è un post e non la Divina Commedia) considerazioni a tal proposito riguardanti la politica, mi limito a commentare questo comportamento inurbano.
Dall'alba dei tempi esistono sfruttatori e sfruttati, ad iniziare dagli animali. La stessa composizione sociale delle tribù in origine, e poi dei villaggi, delle città, delle regioni, degli Stati e dei Continenti ha perpetrato questo atteggiamento con grande naturalezza, come se chi vive abbia il diritto sacrosanto di sfruttare al massimo qualcosa o qualcuno pur di emergere dalla folla. Ci sono sempre state persone utili a questi scopi: i poveri, gli ignoranti, i poco furbi, chi non ha grande stima di sè e delle proprie possibilità e anche chi, per i nefasti casi della vita, si trova in situazioni psicologiche ed emozionali particolari. C'è quasi sempre il "furbo" che ne trae vantaggi. E' tutta una questione di istinto: appena vedono la preda, se ne impossessano con velate promesse di benessere e appagamento dei bisogni primari. La parola "sfruttamento" è molto soggettiva, ci sono persone che si sentono sfruttate solamente perchè "costrette" ad alzarsi presto la mattina, e altre che manco se ne accorgono della loro situazione. Per me, sfruttare vuol dire approfittarsi degli altri oltre il lecito. In tutti i sensi: lavorativo, affettivo, pecuniario. Comunque la si giri sono dei gran vigliacchi, a cui auguro di trovare chi è più str..zo di loro.