In Italia, ogni tre giorni una donna viene uccisa dal proprio compagno o dal proprio ex.
Nel 69% dei casi gli episodi di violenza sono preceduti da molestie, minacce, pedinamenti, chiamate ripetute, invio ossessivo di messaggi o di regali, atti vandalici. Lo stalking, dall'inglese "to stalk", fare la posta.
Dall'aprile 2009, per combattere questi comportamenti ossessivi, c'è una legge che ha prodotto già i primi effetti: 7000 denunce e 1216 arresti in poco più di un anno. Nonostante la legge, non c'è stata diminuzione, però, dei casi di violenze. Il segnale positivo è l'aumento delle denunce da parte soprattutto delle donne, che sono il 75% delle vittime. Non bisogna subire, prima si chiede aiuto e si racconta quello che sta accadendo, meno rischi si corrono. Oltre alla denuncia la nuova legge prevede l'ammonimento, una diffida dal proseguire con le molestie.
Venti italiani su cento subiscono stalking almeno una volta nella vita. Le molestie in media durano un anno e mezzo e nel 60% dei casi seguono la fine di una relazione.
Nello stalking non si può parlare d'amore, ma di possesso, del desiderio di controllare la vita dell'altro. E' un legame di attaccamento e dipendenza, non di vere e proprie relazioni. L'altro è un oggetto di cui riappropriarsi a ogni costo, anche uccidendolo.
Quando si capisce che la relazione con l'ex mette ansia e paura, non bisogna mai rispondere a nessuna comunicazione (telefonate, email, sms) e cercare di evitare il più possibile gli incontri. Importante è non accettare mai l'ultimo appuntamento, che spesso si rivela fatale. Gli stalker non sono pazzi, spesso sono ottimi manipolatori e agiscono sulla pietà e i sensi di colpa per raggiungere i loro obiettivi. Quando la situazione degenera bisogna rivolgersi immediatamente alle forze dell'ordine (112 e 113) raccontando senza vergogna il proprio dramma. In caso di emergenza chiamare il numero verde 1522 attivo 24 ore su 24. Tenete gli sms, le mail, le lettere, i regali, registrate le telefonate. Raccogliete le testimonianze di conoscenti, tutto quello che può essere una prova della molestia. Utile un'agenda nella quale si può scrivere tutto quello che accade.
Oggi chi è riconosciuto colpevole di stalking rischia fino a 4 anni di reclusione, e la pena aumenta di un terzo quando il reato è stato commesso dall'ex coniuge o l'ex fidanzato o l'ex convivente.
A CHI RIVOLGERSI
- Osservatorio nazionale stalking: www.stalking.it, 06.44246573, nel fine settimana 327.4660907
- Telefono Rosa: www.telefonorosa.it, 06.37518261
- Centro Astra: www.sara-cesvis.org, 06.6535499
martedì 21 settembre 2010
Persone o oggetti?
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
....da quello che leggo...: oggetti . In ogni caso le donne non sono mai tutelate o tutelate abbastanza. Se e' vero che quando accadono casistiche di stalking si puo' sporgere denuncia e' altrettanto vero che nel frattempo che la macchina della giustizia si mette in moto, per le donne non c'e' nessuna protezione....esattamente come accade per i maltrattamenti in famiglia . Tutto cio' fa' aumentare ancor di piu' nella vittima la paura di subire ancora piu' pesanti ritorsioni.......molte preferiscono sopportare nella speranza che il tempo risolva il problema
RispondiElimina@ ZENITeNADIR: Dipende dal problema...Ci sono "problemini" irrisolvibili. Meglio, in caso di minacce pesanti o percosse, rivolgersi immediatamente alle associazioni specializzate che possono collocare la donna in luoghi protetti e aiutarla a rifarsi una vita. Noi abbiamo un valore. Ricordiamocelo.
RispondiElimina