L'antica cittadina di Càttaro (Kotor, 22.000 abitanti), nella cinta muraria è Patrimonio Unesco. Della Repubblica di Venezia dal 1420 al 1797, conserva un'architettura d'influenza veneta, l'antica città marittima è ben conservata, rilevante la presenza di una comunità di dalmati italiani (autoctoni della Dalmazia). La città si specchia nelle Bocche di Cattaro (serie di insenature della costa dalmata) che costituiscono il più grande porto naturale del Mar Adriatico. Cattaro fu fondata in periodo romano menzionata per la prima volta nel 168 a.C., ceduta alla Serbia nel 1003, si sottomise solo nel 1184 preservando le sue istituzioni repubblicane, nel Duecento vennero fondati monasteri domenicani e francescani. Dominio veneziano, venne costruita una poderosa fortificazione, il governo della città, di tipo aristocratico che si ispirava al modello veneziano, lasciò una profonda impronta nella città e nei suoi costumi, l'italiano fu la linfa usata in tutti gli atti pubblici e nell'insegnamento, il dialetto locale attuale invece ha influenze sia venete che slave e termini romanzi (neolatini). La città passò varie volte di mano (Austria, Regno d'Italia napoleonico, Impero Francese) ma Cattaro voleva essere italiana. Nel 1909 la lingua italiana fu vietata e gli Italiani furono estromessi dalle amministrazioni comunali, queste ingerenze favorirono il gruppo etnico slavo ed esasperarono la situazione alimentando correnti estremiste e rivoluzionarie. Dopo il 1918 Cattaro assieme al Montenegro fu inglobata nel Regno di Jugoslavia, nel 1941 divenne una provincia italiana, nel 1943 fu occupata dai Tedeschi e poi passò alla Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia. Con la disgregazione della Jugoslavia è parte della repubblica indipendente del Montenegro con un calo drastico dei Croati e una maggioranza di Montenegrini. Il suo centro storico è medievale, le sue fortificazioni (mura, torri, cittadelle, porte, bastioni, forti, cisterne, il castello con gli edifici accessori, Patrimonio Unesco) hanno secoli di architettura militare, dal XIII al XVI secolo.
I Veneziani mi fanno venire in mente i Romani, poiche' entrambi erano amanti dell'acqua. In qualsiasi parte del mondo si vadi, anche nel bel mezzo del deserto, i Romani riuscivano a trovare una sorgiva per le terme ... in qualsiasi parte del Mediterraneo (ma anche un po' piu' in la') si vadi, se una porzione di costa era trasformabile in porticciolo, si vedono sbucare muraglioni veneziani :oD I Veneziani non ambivano a conquistare il mondo, loro erano commercianti e gradivano solo fare buoni affari e riportare i tanti lilleri guadagnati a casa. Spingendosi sempre piu' lontano, ebbero bisogni di approdi sicuri e di adeguati depositi merci. Immagino che Cattero divento' loro gradita proprio perche' in fondo ad una stretta e riparata baia, e tutto sommato comoda, poiche' non lontanissima da 'casa'. La munirono di adeguate mura che, dal mare salivano in cima alla montagna, ove il Castello di San Giovanni, fungeva da vedetta. Passeggiare per Cattero e' come camminare in un antico borgo veneto, con le sue molteplici piazzette, le viuzze strette e le chiesette che si vedono all'improvviso. Non mancano i palazzetti signorili un po' piu' preziosi e in stile, tra il comune abitato, pregevole l'antico lastricato ancora presente in molti spazi. Nel video si dice che le mura, munite di un completo giro di ronda, purtroppo sono state un po' tralasciate e oggi su molti tratti non e' possibile passare. Sapere questo mi ha fatto dispiacere poiche' loro sono una delle bellezze cardini della citta'. Graziosi gli isolotti occupati entrambi da edifici religiosi, piccolo ma prezioso il Santuario della Madonna dello Scalpello. Se si viaggia in Montenegro, Cattero merita di esser visitata!
RispondiElimina@ ZeN: Sull'onda della presenza veneziana in vari luoghi italiani e non, ecco un altro insediamento della Serenissima in terra estera, immancabili le mura e le rocche che scrutavano i movimenti dabbasso, immancabili i segni gentili sulle loro architetture cosmopolite molto influenzate dall'Oriente, terre della "conquista" commerciale veneziana. Caffaro sta dove loro dovevano passare per i lunghissimi viaggi di andata e ritorno per arrivare a quelle mitiche terre, servivano punti lungo il tragitto per proteggere i tesori imbarcati diretti a Venezia ed ecco le possenti architetture militari, le porte d'accesso strettine e il Castello , le isole di San Giorgio e della Madonna dello Scalpello e l'antico centro abitato molto sobrio e grazioso, una piacevole meta da visitare. :o)
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