Rotondella (2.300 abitanti, 576 mt sul mare) è nota come "Il balcone dello Jonio", da dove si ammira la costa del Golfo di Taranto. Citata nel 1261, l'attuale agglomerato urbano risale al Cinquecento sotto il dominio di Ferrante Sanseverino principe di Salerno che fece costruire il palazzo baronale e il castello di cui oggi rimane la Torre del Carcere. Dopo l'invasione ottomana nel Seicento vi fu un aumento demografico dovuto alle popolazioni vicine che fuggivano dalla malaria. Nell'Ottocento Rotondella subì la piaga del brigantaggio tanto da essere messa a ferro e fuoco dal brigante Nicola Abalsamo detto Pagnotta. Nè la feudalità nè la restaurazione borbonica ebbero effetti positivi sul Comune che era anche vessato dalla tassa sul macinato, anche l'Unità d'Italia deluse, questo generò un forte malcontento popolare che generò il brigantaggio postunitario, in seguito i cittadini emigrarono. Oggi Rotondella soffre di un'irreversibile spopolamento. I palazzi baronali presenti risalgono al Cinque-Settecento e Novecento, la Torre di Sanseverino è del Cinquecento.
Rotondella occupa la cima di un paio di colline, alle spalle ha le montagne e di fronte, in lontananza, lo Jonio. Guardandola in panoramica effettivamente ricorda un qualcosa di rotondo, soprattutto se si osserva l'abitato che e' a cerchi concentrici, pero', quasi sicuramente, venne denominata cosi' per ben altri motivi. Leggendo la sua storia, risulta evidente che per trovare un periodo florido bisogna tornare indietro sino al Cinquecento quando entro' a far parte dei possedimenti del Pincipe di Salerno, Ferrante Sanseverino, a cui si deve anche la costruzione di alcuni monumenti. Dopo quel periodo 'di gloria', i secoli a venire furono piuttosto bui, poiche' tra invasioni, ondate di brigantaggio e la mancanza di aiuto e di sostegno, sia da parte dei Borboni che della neonata Italia, diedero vita a quell'inarrestabile processo dell'abbandono. E' un fatto provato che quando la gente e' vessata e impaurita, all'inizio cerca di resistere poi, anche se a malincuore, abbandona i propri luoghi. Vedendo Rotondella in volo, non sembra essere comunque tralasciata o in degrado, e questo vuol dire che chi comunque e' ancora rimasto, la ama profondamente. Non sono pratica della Provincia, ma in questi ultimi anni, Matera e' stata riscoperta e pubblicizzata tantissimo. Spero che questo ritrovato interesse, soprattutto turistico, possa espandersi in tutta la zona, dando cosi' una possibilita' in piu' a chi non desidera andarsene. Rotondella mi e' piaciuta, si'!
RispondiElimina@ ZeN: Matera è diventata una meta internazionale da anni, questa notorietà potrebbe portare al "risveglio" di molti borghi del suo territorio come è successo per la Puglia oggi, anche eccessivamente al centro politico-vacanziero-immobiliare. Troppa notorietà "stroppia" ma ingrassa. :o/
RispondiEliminaLa cittadina di Rotondella è affascinante innanzitutto per il nome grazioso, per il panorama e per la vicinanza al mare, non essendo una meta popolare ha conservato la sua dignità, e si vede, speriamo risorga con equilibrio e rispetto. :o)