giovedì 11 febbraio 2021

United States of America n. 5

 

foto da wikipedia.org


Boston (694.000 abitanti circa) è la capitale del Massachusetts, una delle città più antiche degli Stati Uniti, fondata sulla penisola di Shawmut nel 1630 da un gruppo di coloni puritani provenienti dall'Inghilterra.


Cathedral of the Holy Cross (1866-75) 
neogotica


Importante porto, ha uno dei costi della vita più alti del Paese ed è una delle città più vivibili. Boston si affaccia sulla costa atlantica e sorge su una serie di penisole collegate da ponti e tunnel sottomarini essendo situata alla confluenza dei fiumi Charles e Mystic.

 

Harvard University


E' una città piovosa e calda in estate, in inverno la temperatura arriva anche sotto ai -3° e in estate ai 22-23°. Centro culturale importante, vi fu fondata nel 1636 l'Harvard University.


L'inondazione di melassa


Nel XIX secolo, con la grande carestia irlandese, arrivarono migliaia di immigrati irlandesi di religione cattolica ben presto raggiunti da altri immigrati dell'Italia e del Portogallo. Attualmente gli immigrati provengono per lo più dall'America Latina e dal Sud-Est asiatico (Vietnam e Cambogia).

Nel 1919 si verificò l' "inondazione di melassa" in seguito alla rottura di un serbatoio di melassa che inondò numerose strade e provocò la morte di 21 persone e il ferimento di 150.

 

Charleston


Gli Italiani si concentrano sul colle (quartiere popolare) di Orient Heights dove arrivarono i primi immigrati italiani (abruzzesi e avellinesi) e nella zona di North End che è una "Piccola Italia", oggi rimangono pochi emigrati italiani e la maggior parte degli italo-americani è già assimilata.


Chinatown


La zona storica di Boston è Charlestown, luogo della Rivoluzione americana per l'indipendenza e delle Tredici colonie (il gruppo di colonie inglesi che vi si insediarono nel XVII-XVIII secolo), nel suo penitenziario nel 1927 vennero uccisi sulla sedia elettrica Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti.

Nel quartiere di Chinatown il 70% degli abitanti è asiatico, vi si trovano molti ristoranti cinesi, vietnamiti, cambogiani e giapponesi.



2 commenti:

  1. Noi che viaggiamo poco, molte notizie le reperiamo tramite la TV. Anche senza vedere documentari mirati, ma gia' stando attenti alle scene e ai dialoghi nei telefilm, si intuisce molto bene che quando parlano di Boston lo fanno come se fosse una citta' d'elite. Guardandola sotto quest'ottica viene con se' che possa essere un luogo dove i costi siano relativamente piu' elevati ma, per contro, regala uno stile di vita indubbiamente meno frenetico di quello di NY. Il fatto di non avere tantissimi residenti come nelle grandi metropoli, di essere formata da un'alternaza di quartieri moderni ma anche da altri storici e in stile, sono tutti fattori che ne aumentano la gradevolezza e l'importanza. Molte scuole e uffici di rilevanza nazionale hanno sede qua ... mi immagino quindi anche una sorta di pendolarismo fatto soprattutto di persone acculturate e di dirigenti che comunque non posso permettersi di vivere stabilmente qua. Boston e' stata il primo approdo per molte persone che hanno edificato quartieri a propria immagine e che forse un tempo potevano anche essere identificati come poveri o malfamati ma che oggi invece sono diventati parte del loro patrimonio storico. Comunque, guardando sempre il numero dei residenti e calcolando il grande flusso migratorio che ha avuto, e' immediato pensare che la maggior parte dei nuovi arrivati ha vissuto Boston come un trampolino per poi andare altrove. Molto bella la Cattedrale di Holy Cross!

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  2. @ ZeN: E meno male c'è il quartiere di Charleston! :D
    Queste "casettine" piccoline e coloratine, intercalate da piazzette verdi, riportano non solo a un recente passato (almeno per noi Italiani...) ma anche a una buona qualità della vita. Boston è poco più grande di Firenze quindi una città grandina ma non immensa, se non si dilaterà troppo potrebbe mantenere il suo "comfort". Quando studiavo urbanistica avevo fatto un progetto in cui le città avevano un "limite" di abitanti fissi, tutti quelli "in più" erano accolti in un'altra città a debita distanza, e così via. Anche le industrie dovevano stare a debita distanza dalla zona residenziale che, non potendo espandersi, rimaneva sempre salva dai loro fumi e dal rumore. Avevo previsto efficienti mezzi di trasporto comunali che rendevano inutili le auto private. Ecco, Boston mi ha fatto venire in mente questo mio lavoro di molti anni fa che meravigliò gli architetti-professori perchè, mi pare, era un'idea di un noto architetto di fama internazionale di cui non avevamo mai parlato. :o)

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