La prima colonia inglese che sopravvisse e si sviluppò, dopo vari tentativi falliti, fu quella di Jamestown, fondata nel 1607, impresa finanziata e organizzata dalla Compagnia della Virginia di Londra, una società che sperava di scoprire giacimenti d'oro così come avevano fatto i conquistadores spagnoli.
La nuova colonia andò vicino all'autodistruzione, poichè aveva l'obiettivo di scoprire e sfruttare giacimenti di metalli preziosi la Compagnia pensò "bene" di inviarvi gioiellieri, orafi e aristocratici, ma nemmeno un agricoltore. Seguendo il volere della Compagnia i coloni si dedicarono alla ricerca dell'oro contando di ottenere il cibo mediante il commercio con gli indiani Powhatan che abitavano la regione.
L'insediamento non fu nè redditizio nè socialmente stabile perchè i coloni non erano legati alla comunità, cercavano solo di arricchirsi, inoltre tutti i primi coloni, e quelli che giunsero in seguito, erano uomini (le prime donne arrivarono nel 1619).
Senza donne e bambini avevano ben poco da proteggere o da lavorare per la crescita dell'insediamento. A causa di una forte siccità gli indiani non volevano più cedere il loro mais e per i coloni divenne molto difficile procurarsi il cibo. Solo 1/3 di loro sopravvisse al primo inverno e sembra che alcuni si ridussero al cannibalismo. Grazie a John Smith la colonia sopravvisse, il suo motto era "niente lavoro, niente cibo" e col suo rigido atteggiamento militaresco riuscì a portare la disciplina tra i coloni.
Egli si mise al lavoro e divenne amico di Pocahontas, figlia del capo Powhatan, che fornì alla colonia una quantità di cibo aggiuntiva.
L'oro non fu mai trovato e il guadagno si spostò nella coltivazione (appresa dagli indiani, che la praticavano estesamente) ed esportazione del tabacco. In breve tempo l'economia della Virginia divenne quasi esclusivamente basata sul tabacco che continuò a essere il suo fondamento per due secoli.
Leggere questa storia mi ha fatto molto sorridere perche' e' completamente diversa dai romanzati film western in cui, il furbo uomo bianco, imbroglia i native con quattro perline colorate e un goccio di bevanda alcolica :oD La realta' dei fatti e' stata sicuramente molto diversa, soprattutto per i primi arrivati che non avevano ne' da mangiare ne' da bere e, se vi aggiungiamo delle spedizioni come quella di Jamestown, ecco che ogni vicenda assume un tono piu' greve :o( Anche il capire che i primi coloni di questa cittadina abbiano dovuto imparare a coltivare il tabacco dai native non fa' molto onore a chi si e' creduto e mostrato come padrone del mondo. Racconti come questo andrebbero rispolverati e non insabbiati, perche' solo cosi' si potrebbe avere una visione corretta della passata storia americana ;o)
RispondiEliminaP.S e' bello che sia rimasta traccia di questa storica cittadina ... per loro e' un reperto archeologico ahahah :oD
RispondiElimina@ ZeN: Questo è solo il primo post della vicenda! Questa storia da noi non è conosciuta ma ho voluto dedicarle qualche post in quanto l'invasione inglese è stata all'inizio molto diversa dalle altre. Qui i Nativi assumono un ruolo completamente nuovo, di supporto ai disgrassiè Inglesi che morivano di fame senza il loro aiuto, protesi com'erano ad arricchirsi ma dimentichi della necessità di mezzi di sostentamento, partivano con la zappetta digiuni a cercar tesori...che non hanno trovato. E appare la notissima Pocahontas che li ha aiutati, compassionevole. Ahahahaha! In Nord America sono arrivati senza esercito addestrato e armato fino ai denti, erano praticamente "abbandonati" a sè stessi, alcuni con l'intento di fondare comunità "perfettamente religiose" come esempio di alta civiltà per gli altri popoli, altri invece volevano i tesori di questa terra ma, rispetto agli Spagnoli, hanno trovato solo fame, inedia e malattie. Qui non hanno potuto usare da subito la violenza ed ecco che la vicenda prende tratti più "umani", qui i Nativi erano al di sopra delle loro possibilità e pur potendoli considerare intrusi li hanno aiutati. :o)
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