L'Eremo delle Carceri (XI-XIV secolo) fu il luogo in cui San Francesco e i suoi seguaci si ritiravano per pregare, si trova a 4 km da Assisi, sulle pendici del Monte Subasio.
foto da wikipedia.org
Nei dintorni si trovano alcune grotte naturali frequentate da eremiti già in età paleocristiana. In origine dei Benedettini che lo cedettero poi a San Francesco, l'eremo fu ampliato nel 1400 da San Bernardino da Siena con la costruzione della chiesa di Santa Maria delle Carceri e di un piccolo convento.
Bene protetto dall'Unesco con gli altri siti francescani, l'eremo è immerso in un bosco di lecci.
Grotta di Frate Silvestro
Bello bello quest'eremo qui! :o) Posizionato nella quiete assoluta del bosco, gia' mi immagino che predisponga l'animo, se non proprio alla preghiera, ad una intensa serenita' interiore. Sono angolini di mondo che immediatamente trasportano l'uomo fuori da ogni frenesia quotidiana e, se si e' particolarmente ricettivi, regalano quella forte sensazione di trovarsi in un eden in cui tempo e spazio non hanno piu' limiti. L'Eremo delle Carceri e' stato uno dei tanti punti in cui San Francesco amava ritirarsi in preghiera. Di quello che vediamo oggi, ai suoi tempi, non esisteva quasi nulla o comunque era tutto molto diverso perche' i luoghi sono stati completamente rieditati dopo quasi due secoli dalla sua morte. Chi lo ha fatto, lo ha fatto veramente bene perche', sia la chiesetta che il piccolo monastero, seguono il principio di umilta' e semplicita' tanto caro al Santo. Sono rimasta molto entusiasta e ho gradito conoscere quest'eremo :o)
RispondiElimina@ ZeN: In effetti è questa la sensazione che dà. Ma a porte chiuse. Ahahaha! Se è aperto alle visite dei turisti si trasforma in un Camel Throphy al galoppo, questo perchè le scale e i vari locali sono piccoli o stretti quindi le visite si svolgono in fila uno dietro l'altro. Naturalmente molte persone non sono interessate ad osservare ma a "passare" e basta spingendo quelli davanti a togliersi dai piedi...tu sai quanto detesti questo tipo di turismo...che poi qui manco sarebbe una visita a un monumento ma una visita in sè stessi. Figuriamoci...L'importanza di questo eremo non è nella bellezza e nell'arte, è nel significato che ha. E' comunque un bellissimo posto. Suggerisco (a parte il Covid odierno) di far entrare pochissime persone alla volta, sperando che non intendano fare una velocissima maratona. :o/
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