Gianni Agnelli (1921-2003), noto come l'Avvocato, fu, oltre che principale azionista FIAT, senatore a vita e ufficiale del Regio Esercito.
Nel 1953 a Strasburgo sposò Marella Caracciolo dei Principi di Castagneto nel Castello di Osthoffen (Francia).
Fu educato secondo il modello altoborghese con fitte frequentazioni del mondo dell'aristocrazia, nei canoni di rigido formalismo del costume dell'epoca che voleva che i figli delle famiglie di maggior rango fossero affidati alle cure di istitutrici straniere e di precettori privati.
Quando nel 1946 divenne capo della FIAT la fece dirigere dall'amministratore delegato dell'azienda Vittorio Valletta per potersi godere la giovinezza, in seguito Valletta lamenterà più volte l'eccessiva latitanza del principale azionista dall'impegno aziendale.
Gianni Agnelli viaggia in continuazione in tutto il mondo frequentando i luoghi più mondani d'Europa e le persone più famose del jet-set internazionale, principi, magnati e uomini politici come
e Andrè Meyer (banchiere) conosciuto attraverso Raffaele Mattioli ed Enrico Cuccia (banchieri italiani).
Nel 1966 Vittorio Valletta, ormai ultraottantenne e dopo 20 anni di presidenza, propone quale suo sostituto il nome di Gianni Agnelli all'Assemblea Generale degli Azionisti che approvò restituendo il timone aziendale alla famiglia Agnelli. Il nuovo assetto aziendale tenne conto dell'inesperienza di Agnelli mantenendo Valletta come delegato speciale per i programmi produttivi, i rapporti con le maestranze e le iniziative estere.
Nel 1969, con il rinnovo del contratto di lavoro dei metalmeccanici, iniziarono i primi scioperi con anche episodi di violenza, sui quali l'azienda non interviene, fomentati da forze estranee alla FIAT come Lotta Continua e una massiccia presenza di studenti universitari provenienti dalla Sapienza di Roma. La vertenza si chiude nel 1970 con un nuovo oneroso contratto per le aziende, si valuta che la perdita di produzione durante il periodo degli scioperi ammonti a oltre 130.000 vetture, inoltre arriva l'apertura dei mercati all'interno della CEE che aumenta la concorrenza straniera. Varie le acquisizioni negli anni alternate a periodi di crisi dovuti a un mercato divenuto globale e inizia il rapporto con la GM.
Gianni Agnelli e' annoverato tra i grandi industriali del nostro recente passato. Sebbene fu Ufficiale del Regio Esercito in gioventu' e senatore a vita negli ultimi anni, quando si parla dell'Avvocato lo si associa immediatamente alla Fiat e in seconda battuta alla Juve. La sua vita e' passata a cavallo delle nostre epoche piu' disparate, dal ventennio alle lotte sessantottine e, nonostante il suo iniziale disinteresse per gli affari di famiglia o il terminale allentamento delle redini di comando, e' rimasto sempre immerso nel mondo automobilistico e nel suo indotto. La sua era e' stata tra quelle in cui famosi & conosciuti non era alla portata di tutti, non bastava assolutamente essere un bravo sportivo o aver cantato una canzone di successo, perche' alle spalle dovevi avere il 'rango e il patrimonio' ... e lui aveva entrambi. In ogni nazione pochi detenevano tali presupposti ma, chi li aveva, era tra le sue frequentazioni. Il suo saper vivere e il possedere tanti contatti non si e' solo limitato ad un qualcosa di personale perche' con lui ha portato nel mondo il volto dell'Italia che lavora e che produce buoni prodotti ... e non quella scanzonata della pizza e mandolino ;o) Nella sua vita ha avuto la fortuna di essere affiancato da ottimi collaboratori, gente come Valletta che ha lavorato con impegno e dedizione come se fosse il proprietario della fabbrica. La moglie Marella, di sangue nobile, lo ha sempre sostenuto senza mai intromettersi nei suoi affari. Ognuno di loro ha fatto il proprio percorso e ha avuto i propri interessi ... insomma hanno camminato fianco a fianco senza mai pestarsi i piedi :o)
RispondiElimina... La sua era e' stata tra quelle in cui DIVENTARE 'famosi & conosciuti' non era alla portata ...
RispondiElimina@ ZeN: Un encomio a Valletta! Grazie al suo lavoro indefesso ha permesso al "giovane" Agnelli di rimanere spensierato oltre i 40 anni. Sicuramente Gianni Agnelli ha usato le sue conoscenze a favore della Fiat mentre disertava gli impegni in fabbrica ma quando Valletta non ha più potuto reggere l'Impero ha dovuto rientrare "a casa", sempre aiutato dalla sua competenza ed esperienza, in quanto oggettivamente non certo in grado di sostituirlo tout-court. Su questo "apprendistato" ha fondato il suo lavoro in Azienda. La moglie Marella, di una finissima bellezza ed eleganza, ha diviso con lui viaggi e interessi ma credo non si siano mai "prevaricati". :o)
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