domenica 20 dicembre 2020

Salta, Argentina

 





Salta è la capitale dell'omonima provincia, ha circa 464.000 abitanti e si trova ai piedi della Cordigliera delle Ande. E' famosa per la tipica architettura coloniale spagnola ed è una delle più belle città argentine, soprannominata "Salta la linda" (Salta la bella). Sorge a 1152 mt sul mare.


Cattedrale 
foto da wikipedia.org


Fu fondata nel 1582 dal conquistador spagnolo Hernando de Lerma come avamposto fra Lima e Buenos Aires. Gli Spagnoli furono sconfitti nel 1812, fu poi governata dall'autorità militare locale e poi cadde nel caos, fino al XIX secolo.

Intorno al XX secolo arrivarono immigrati italiani, spagnoli e arabi (soprattutto Siriani e Libanesi) che dettero linfa al commercio e all'agricoltura e uno spirito multiculturale alla città.
 

San Francesco


Fra le architetture la Cattedrale di Nostro Signore e della Vergine del Miracolo (1858-82, barocca e neobarocca) e la chiesa e convento di San Francesco (1625-1872, in stile Barocco italianeggiante), dai colori terracotta e avorio.

 

2 commenti:

  1. La citta' di Salta ha un centro storico di tutto rispetto con monumenti coloniali di pregio. L'unico neo, e a me disturba tantissimo, e' vedere ancora i grovigli di cavi aerei che incombono sulle teste e sui panorami. Queste ragnatele accompagnate dai relativi pali in legno, purtroppo presenti in molti centri storici del Sudametica e non solo, oltre che essere brutte da vedere sono altamente pericolose. Di questa citta' e' interessante notare che sono ancora presenti, oltre agli edifici religiosi e al cabildo, numerosi palazzi storici in stile prettamente coloniale che, senza possedere un nome specifico, fanno bella mostra di se' intervallandosi tra le antichita' piu' blasonate. Tutto questo lo trovo piacevolissimo perche' i quartieri cosi' formati sono gli unici a ricreare le atmosfere del passato. Eheheh questa mia affermazione nasce spontanea dopo aver visto alcune citta' in cui hanno lasciato all'impiedi solo i monumenti e raso al suolo tutto il resto ... insomma non e' piacevole vedere, per esempio. una bellissima chiesa antica a cui gira attorno una superstrada! Anche a Salta c'e' l'immancabile monastero fortificato, presente specialmente in America Latina, posto quasi a baluardo e indicante l'avvenuto possesso terriero da parte degli europei. La monocromatica Cattedrale e' bellissima, ma non sono da meno lo sono anche le altre due chiese maggiori che spiccano per i loro toni sgargianti interrotti da tinte piu' chiare e per lo stile di edificazione non puramente spagnolo. E' bene ricordare che l'Argentina, insieme al Venezuela, sono state le mete piu' gettonate dei nostri migranti del novecento. Per molti di loro fu una scelta ben precisa, per altri invece obbligata ... quando gli Stati Uniti diventarono di piu' difficile insediamento e il Sudamerica rimase uno dei pochi posti che offriva la speranza di uscire dall'atavica miseria.

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  2. @ ZeN: Trovo Salta una delle più belle città coloniali dello Stato, notevole la chiesa di San Francesco, unica con questi colori e dall'architettura sapientemente calibrata nei vari stili. Quando la miseria fece emigrare a forza parte degli Italiani in America avevano due alternative: o quella del Sud o quella del Nord (più evoluta ma anche più impegnativa a livello sociale, ricordiamoci episodi di razzismo verso gli Italiani...). Direi che gli eroi che scelsero il Sudamerica si "buttarono" in un'impresa epica e faticosa. Costruirono cittadine dove non c'era nulla portandosi dietro uno stuolo di maestranze e anche di tecnici per fondare nuove realtà. D'altro canto in queste terre credo trovarono un clima meno "pericoloso" e competitivo, sapevano avrebbero dovuto "costruirsi una vita" ex novo ma senza dover sottostare alla bolgia degli immigrati vomitati nel Nord America da mezzo mondo, sottoposti a una serie infinita di passaggi anche poco dignitosi pur di poterci entrare...il Sudamerica lo vedo come una "terra promessa" dove poter creare qualcosa di positivo col sudore della fronte, ma non dando il cuxo a beneficio altrui...guardando le architetture coloniali immagino gli emigranti riconoscere un pò di sè stessi e sentirsi un pò più "a casa" quindi ce li vedo bene gli Italiani in queste terre, quelli che avevano già le maniche rimboccate fin da sopra la nave e tanta voglia di lavorare e crearsi una vita più soddisfacente. Salta, come molte altre città argentine, è un connubio di popoli che vivono (spero) serenamente pur nella loro diversità. Bellissima città, in tutti i sensi. :o)

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