Il ritratto Romano fu uno dei più importanti vertici dell'arte romana raggiungendo traguardi di grande intensità, ci sono giunti moltissimi esemplari, anche originali, con radici sia etrusche che greco-ellenistiche.
Augusto di Prima Porta o Augusto Loricato
Nell'arte romana va distinto il ritratto onorario pubblico da quello privato legato al culto degli antenati. Il primo esaltava pubblicamente il merito e affondava le sue radici nel ritratto greco, il secondo aveva origini italiche.
Togato Barberini
Statua di personaggo romano (II secolo a.C.)
importante opera, tra i prototipi delle statue "achillee", dove un ritratto realistico di un personaggio era posto su un corpo nudo in atteggiamento eroico
Rispetto ai Greci, che concepivano il corpo come qualcosa di inscindibile dalla testa, i Romani raffigurarono anche i soli busti o sole teste perchè pensavano che la personalità di una figura si concentrasse nella testa e che questa fosse sufficiente per rappresentare l'individualità.
Ritratto di Ignoto da Osimo (I secolo a.C.)
Ritrato di donna anziana, Palombara Sabina
ritratto romano repubblicano
Nell'arte romana si svilupperà l'erma (le erme sono piccole colonne sormontate da una testa) e il busto. Le statue nude erano una concessione al gusto greco, nel mondo romano la statua onoraria prevedeva il cittadino togato o con la corazza.
ritratto romano repubblicano
Ritratto di ignoto
Ritratto virile
ritratto romano repubblicano
Ritratto di Pompeo
ritratto romano repubblicano
Bellissimo questo ampio esempio di sculture romane! :o) Sinceramente non ho capito la differenza tra sculture di radice greca e etrusca, ovvero se si tratti di una differenza di vestiario, di posa, di tecnica o di un piccolo mix di queste caratterestiche. A parte cio', a pensarci bene, e' effettivamente vero che il gusto romano preferiva il personaggio vestito anziche' nudo. Presumo che questo dipenda da una visione della vita molto realistica, difatti un bel corpo con muscoli a vista puo' esser piu' adatto per un atleta, un gladiatore se non addirittura uno schiavo. Il condottiero o comunque un qualsiasi patrizio, nel quotidiano, normalmente si mostravano in pubblico con vesti o armature molto curate ... cosi' erano 'dal vivo' e cosi' li ritraevano ;o) Molto interessante anche la questione che 'la testa' rappresentasse tutta la persona! Questo fattore penso che abbia profondamente inciso sulla qualita' delle loro opere dato che, usando solo il capo, dovevano la' riassumere l'aspetto, il ruolo e il carattere del personaggio riprodotto. Calcolando che poi non si e' eternamente giovani e aitanti e che non tutti sono esenti da imperfezioni o malattie fisiche, tale modo permetteva di omettere, o di non falsificare, cio' che non sarebbe stato 'onorevole' da mostrare ;o) Quindi invece di riprodurre un anziano patrizio con la gobba o dargli un corpo da Apollo, usare solo la testa era sicuramente la soluzione mgliore ;o)
RispondiElimina@ ZeN: Allora, i ritratti veri erano usati nella "intimità" della casa, derivavano da quelli etruschi e italici e, a mio parere, erano i più belli. I ritratti "propagandistici" con tanto di toga o armatura erano destinati al "pubblico" ma non erano certamente le "foto" dei personaggi che in questo caso erano idealizzati per rappresentare la potenza e il censo. L'arte ritrattistica romana ha ampiamente attinto a quella greca ma, a parer mio, "gli stava stretta", non rappresentava la cultura romana, difatti pensarono di appiccicare pseudo ritratti di grandi personaggi su nudi di tipo greco (statue achillee) con risultati paradossali...la vera arte di Roma fu quella repubblicana e privata in cui erano rappresentati i veri volti dei defunti e dei personaggi come veramente erano, con risultati eccellenti. All'epoca furoreggiava il "modello greco" che era disinteressato all'anima dei personaggi ma esaltava solo la bellezza delle proporzioni e i Romani ci si sono adeguati, tanto da creare molte copie delle statue greche che ci hanno permesso di conoscerle anche se oggi non esistono più gli originali. Quindi quello che è di matrice romana, italica ed etrusca riprende il vero, quello che è di matrice greca idealizza il soggetto privandolo della sua vera identità fisica. :o)
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