giovedì 31 dicembre 2020

Il Trionfo da tavola

 

Rovine di Pompei (1780-90)


Francia distribuisce le corone della gloria (2,92x1,05x1,00 mt - 1852-58)


Il trionfo da tavola è una vera scultura ornamentale usata un tempo per abbellire la tavola del convitto, può essere realizzata in diversi materiali come la ceramica, la porcellana, il cristallo, il marmo, il legno, le pietre dure, i metalli pregiati, o modellata con materiali effimeri come la gelatina, il burro, la cera o lo zucchero.


Residenza dell'ambasciatore della Gran Bretagna (Francia)


 

Giardini (1754-55)

 

Erano spesso creazioni complesse che costituivano veri e propri apparati scenici di carattere storico o mitologico.

Il Trionfo adornò la tavola delle corti aristocratiche del Rinascimento, nel Settecento veneziano ebbero grande notorietà i trionfi da tavola in cristallo e adornavano la tavola dei dogi durante i festeggiamenti. Erano realizzati da artigiani specchieri come Giuseppe Briati le cui fornaci produssero grandi trionfi detti "deseri" composti da centinaia di pezzi che potevano raggiungere la lunghezza di 8 metri.

Il trionfo di zucchero delle corti aristocratiche del Rinascimento è testimoniato da alcuni disegni, le prime notizie risalgono al Quattrocento con il matrimonio di Eleonora d'Aragona con Ercole I d'Este celebrato a Napoli nel 1473 ma la scenografia zuccherina più famosa fu all'Arsenale di Venezia durante il banchetto in occasione della visita di Enrico III di Francia nel 1574 dove ogni oggetto era di zucchero, dai piatti alle forchette, dalla frutta alle tovaglie, dalle salviette al pane.


Trionfo di zucchero (1693)

di Giacomo Maria Giovannini e Giovanni Battista Zaccarini, 
per il senatore Francesco Ratta, Bologna


 

Centrotavola inglese (1800)


Il Seicento fu l'apice dei trionfi, che comparvero su tutte le tavole principesche italiane dal XVIII secolo, ma con la fondazione della fabbrica di Meissen lo zucchero fu sostituito con la porcellana.

L'allestimento dei trionfi era responsabilità del credenziere, che si occupava anche dell'arredo tessile della mensa. 

Queste opere d'arte spettacolari avevano lo scopo di abbagliare e di sorprendere gli ospiti, l'obiettivo era anche di imitare la creazione artistica locale. I trionfi sono di due categorie: una creazione singola (fiori, papi, figure allegoriche, putti, ecc) o creazioni complesse (carro trionfale, castelli con uccelli vivi, scene mitologiche, scene marine, palazzo reale, ecc).


Galeone


 

Centrotavola inglese (1890)



2 commenti:

  1. La moda del trionfo da tavola vero e proprio, inteso come importante oggetto o composizione, e' tipica di un certo periodo storico ma il gusto di voler arredare la tavola e' sopravvissuto sino ai giorni nostri. Gli oggetti di quel tempo, delle vere e proprie opere d'arte a prescindere dal materiale usato, dovevano impressionare l'ospite sottolineando il benessere del padrone di casa. Era insomma quel tocco finale, un tocco molto vistoso diciamo, che andava scenicamente a completare cio' che gia' si offriva all'invitato: ovvero del buon cibo in servizi da tavola e da portata pregiati, su di una tavola corredata da tovaglie e tovaglioli di altissima fattura. L'arcaica abitudine umana del 'banchettare insieme' non sempre e' associata alla 'voglia dello stare insieme' e quindi da sempre, pranzi e cene, servono anche per concludere affari, mostrare il proprio rango, per chiedere qualcosa o per ringraziare se si e' ottenuto un beneficio ... ma anche semplicemente per mantenere i contatti con la gente che 'conta' ;o) Le tavole del tempo, proprio a livello di mobilio, me le immagino enormi, predisposte per contenere tanta gente e trionfi fuori misura ahahah :oD Volendo ridere un po' ... basta pensare a 'esagerati trofei' che non permettono di vedere chi si ha di fronte, o scene composte da innumerevoli e fastidiosi bamboccini sparsi sulla tovaglia. Certo il 'tutto in zucchero' dell'Arsenale di Venezia doveva essere spettacolare si si si ... ma non so' se con l'uso il bello si trasformasse in appiccicoso :oD Anche a noi piace mettere qualcosa in tavola ma ci si limita a piccoli oggetti, candele o qualche fiore e lo si fa' per decorare e non per mostrare chissa' che cosa. Interessante, anche se molto massiccio, il trionfo francese con cavalli e buoi pero' per eleganza quoto il centrotavola dell'ultima foto, inglese e con due fiorellini ;o)

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  2. @ ZeN: I due fiorellini inglesi sono i miei preferiti. :o)
    Sappiamo che nelle grandi case nobili spesso si svolgevano banchetti, non tutti sanno che quelle ingombrantissime e artistiche decorazioni centrali della tavola si chiamano "trionfi". E' proprio il nome che m'incuriosisce, "trionfo" vuol dire vittoria schiacciante oppure era usato per incensare un determinato personaggio (arco di trionfo, per esempio), sulla tavola mi vien pa pensare "Trionfo di chi?". Sicuramente dell'artista che l'ha realizzato che aveva l'occasione di esporre a molti nobili le sue capacità, come un biglietto da visita a mò di p.r. e la ricchezza del padrone di casa, ma gli argomenti scelti per l'opera non erano sempre "trionfali" di qualcosa. In compenso ce n'erano di tutti i tipi. Rimane la grande fantasia dei creatori e il sicuro stupore degli invitati, che casomai non vedevano il dirimpettaio, ma forse era una fortuna. :D

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