Potosì è un comune della provincia di Tomàs Frias con 173.000 abitanti circa (nel 2012) famoso per le miniere d'argento.
Sorge a 4.090 mt di altitudine ed è una delle più alte città del mondo, Patrimonio Unesco per la straordinaria quantità di monumenti industriali come gli acquedotti e i laghi artificiali che fornivano acqua alle miniere d'argento, e per l'architettura come la Casa de la Moneda, la chiesa di San Lorenzo e il centro storico in stile coloniale.
Fu fondata nel 1545 come città mineraria, era la seconda città dello Stato per la sua ricchezza, da qui proveniva la maggior parte dell'argento spagnolo estratto con il lavoro degli indios, sfruttati brutalmente da Francisco de Toledo.
Nel Settecento, con i nuovi giacimenti scoperti in Messico, più sfruttabili ed economici, calò la sua ricchezza e nell'Ottocento gli abitanti si erano ridotti a 21.000.
Le miniere d'argento si esaurirono e il principale prodotto estratto divenne lo stagno.
A causa delle precarie condizioni lavorative i minatori hanno una bassissima aspettativa di vita, mediamente di 40 anni, per la silicosi e i numerosi crolli.
Il clima non permette lo sviluppo dell'agricoltura e dell'allevamento, si producono tuberi, patate, fave, quinoa e si allevano lama, alpaca, vigogna e guanaco, ma in quantità molto limitata.
Leggendo la descrizione di Potosi'. la prima cosa che salta all'occhio e' la sua altitudine e di conseguenza come dovrebbe essere addirittura difficile respirare per chi non c'e' abituato. C'avranno du' mantici cosi' a posto dei polmoni e lavorare in tali condizioni non mi sembra proprio ottimale. Il centro storico e' pieno di costruzioni coloniali di pregio, cosi' come lo sono le chiese e i palazzetti signorili. Appena ci si sposta un pochino, e nel video sono poco riprese, si notano antiche casettine, molto sottotono, presumibilmente dimora degli indios che lavoravano nelle miniere. E' difficile non pensare che, al tempo, Potosi' viaggiasse un po' a doppia velocita' con: il centro 'bello', abitato e frequentato dagli spagnoli e i quartierni piu' disgrassia', abitati dai minatori o comunque dalla gente locale. Oggi come oggi, tutta la citta' appare ben conservata, ancor meglio tenuta e soprattutto molto viva :o) E' molto bella e architettonicamente preziosa, si'! :oD
RispondiElimina@ ZeN: Potosì, come moltissime città del mondo, conserva un centro con costruzioni di pregio e lascia lontani i quartieri più poveri. Il suo pregio è essersi conservata nel tempo con le strutture spagnole che la fanno da padrone (anche di fatto), simboli di ricchezza e potenza. Se ci pensiamo, le bellissime città coloniali non hanno nulla a che vedere con la Storia antica dei popoli autoctoni ma sono "importate" da una civiltà occidentale già molto ben strutturata. Oggi, a parte i siti archeologici, nel Sudamerica le architettura parlano di Spagna coloniale che, dopo l'indipendenza dei vari Stati, è diventata loro patrimonio mischiandosi con la cultura del posto. Il risultato è sorprendente. :o)
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