lunedì 16 novembre 2020

Le chiese di Firenze n.7

 



Da citare la Cappella Peruzzi (1318-22) con un ciclo di pitture su parete di Giotto, e la Cappella Bardi, sempre affrescata da Giotto.
La Cappella Baroncelli (1328-38) fu affrescata da Taddeo Gaddi come la Cappella Castellani.
La Sacrestia è ricca di affreschi di scuola giottesca.
La basilica custodisce innumerevoli tombe, solo sul pavimento ce ne sono 276, e molti monumenti funebri sono sulle sue pareti, ma solo nell'Ottocento divenne un vero e proprio Pantheon di personaggi celebri legati all'arte, alla musica e alla letteratura come Ugo Foscolo, Michelangelo, Machiavelli, Galileo, Gioachino Rossini, Leon Battista Alberti, Vittorio Alfieri, ecc.
Vi si trova anche la tomba vuota di Dante Alighieri (cenotafio). Tutte tombe eseguite dai massimi artisti dell'epoca.
Nel refettorio (oggi museo) si trovano importanti esempi di arte sacra tra cui il famosissimo Crocifisso di Cimabue e una grande serie di affreschi di Taddeo Gaddi. 
 
 

Sagrestia


2 commenti:

  1. La Basilica di Santa Croce cela moltissime sorprese! :o) La cosa che ho trovato piu' sorprendente di tutte e' come veniva intesa la parola 'popolo' in quell'epoca a Firenze. Ignorantemente si tende a pensare che fu edificata, per volere, e con i proventi dei lavoratori piu' umili ... il famoso 'popolo' da cui sempre le classi un po' piu' agiate tendono a dissociarsi per autoclassificarsi in 'borghesia' o 'ceto medio'. E invece no!, in questa citta' assumeva il tono piu' democratico possibile al fine di comprendere 'tutti' ad eccezion fatta per i religiosi e forse qualche altissimo blasonato. Ed ecco quindi che in questa Chiesa troviamo i voleri del Peruzzi, ricco banchiere, a fianco a quelli di scrittori, musicisti, artisti ... o comunque di chi voleva e un po' poteva ;o) A proposito dei Peruzzi, ho sorriso nel vedere le pere sullo stemma :o) E' particolare anche la loro disposizione ... e un po' strizzano l'occhiolino alle palle dei Medici :oD La Cappella di questa famiglia in Santa Croce e' molto bella e, se vogliamo, blasonata dato che e' stata decorata da Giotto. Assolutamente non e' il primo caso in cui, una bella mano di bianco, crea danni irriparabili; fortunatamente pero' qualcosa si e' salvato ed e' stato anche ben restaurato. Interessantissima la Sagrestia, ottimamente affrescata e ben corredata con panche in legno. Ho letto che in questa Basilica sono presenti molte opere di Taddeo Gaddi, che sinceramente non conosco :o( (beata gnuranz) Alla fin fine e' spettacolare capire come Santa Croce fosse amata e curata un po' da tutti e da molti scelta come ultima dimora ;o)

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  2. @ ZeN: Ecco i gioielli "nascosti" in una basilica all'apparenza "spoglia". I proventi dei ricchi che commissionavano le loro cappelle permettevano questo apparente contrasto con la sobrietà degli interni della chiesa ma anche, credo, portavano denaro alla fabbrica! Diciamo che sto "fasto" dei colori e delle opere affrescate sono integrati nel concetto di sobrietà e severità delle architetture. Ecco perchè dico che ogni edificio religioso ha il suo "angolo nascosto" in cui si integra ma anche si distacca dal contesto. A Firenze c'è sempre stato un integrarsi di poteri religiosi e civili, la religione non preponderava per lo più sul Granducato ma partecipava a esso. Credo sia il miglior modo per condurre una società equilibrata. Credo sia una caratteristica toscana, mi viene in mente a Siena la benedizione dei cavalli del Palio nelle chiese... ;o)

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