martedì 10 novembre 2020

Le chiese di Firenze n.6

 




La Basilica di Santa Croce (1294-1385) è gotica, rinascimentale e neogotica, è una delle più grandi chiese francescane e una delle massime realizzazioni del gotico in Italia.
Fu luogo di incontro dei più grandi artisti, dei teologi, religiosi, letterati, umanisti e politici che determinarono l'identità della città tardo-medievale e rinascimentale, fu anche luogo d'accoglienza per pontefici come Sisto IV, Eugenio IV, Leone X e Clemente XIV.
In origine era un oratorio fondato in una zona inospitale da San Francesco d'Assisi che fu poi ingrandito e nel 1294 la chiesa fu ricostruita ex novo, probabilmente su progetto di Arnolfo di Cambio.
Edificata a spese della popolazione della Repubblica Fiorentina, furono aggiunte la sagrestia, il dormitorio, l'infermeria, la foresteria, il refettorio e la biblioteca.
La basilica fu modificata più volte nei 7 secoli dalla sua fondazione.
Gravemente danneggiata dall'alluvione del 1966, la facciata risale al 1853-63, dell'architetto Niccolò Matas che si ispirò al Duomo di Siena e a quello di Orvieto, finanziata in larga parte dal facoltoso protestante inglese Sir Francis Joseph Sloane.
Sul suo fianco sinistro esterno è addossato il porticato trecentesco delle Pinzochere, ingrandito nell'Ottocento, un portico analogo si trova anche sul lato destro.
Il campanile è del 1842-45.
L'interno è apparentemente semplice e molto monumentale insieme, ha una forma a croce egizia, a "T", tipica delle grandi chiese conventuali, richiama le basiliche paleocristiane di Roma e fu voluta e disegnata spoglia.
Ha 11 cappelle, più altre 5 all'estremità del transetto destinate alle sepolture dei donatori.


2 commenti:

  1. La Basilica di Santa Croce mi e' piaciuta molto perche' e' un luogo che ha unito la devozione alla necessita' di avere un grande spazio per incontrarsi e discutere. La Firenze di un tempo era abilissima ad integrare il sacro con il profano e, se vogliano, era anche un po' furba poiche' e' molto piu' piacevole e intimo discutere in un luogo protetto dal caldo e dal freddo piuttosto che all'aperto in piazza :o) A quanto pare ne' il Papato ne' i grandi casati hanno messo un soldino per la sua costruzione e quindi questa Basilica rappresenta in tutto e per tutto la volonta' del popolo ... e i suoi sudori. Ho apprezzato molto il fatto che sia stata voluta 'spoglia', che poi in fondo non lo e', perche' solo cosi' avrebbero potutto rappresentare degnamente San Francesco, notorio baluardo di umilta' e semplicita'. Lo hanno voluto celebrare fino al midollo ... gia' solo pensando che addirittura la pianta segue la 'T' a lui tanto cara. Non ho mai visitato Santa Croce ma dal video appare come una struttura molto lineare i cui interni sono stati impreziositi da opere di svariati artisti e in piu' stili, quasi senza un apparente filo logico o architettonico. Tutto cio' e' praticamente meraviglioso e non fa' altro che amplificare la volonta' del popolo di donargli, quando ne avevano le possibilita' e ben diluito nel tempo, un qualcosa in piu' per migliorarne l'aspetto. A lume di naso, la parte piu' antica mi e' sembrata quella a ridosso dell'Altare Maggiore, splendidamente affrescata in maniera tipicamente medievale (credo) e corredata di finestroni e vetri artistici che fanno entrare una bella luce. La facciata e il campanile sono stupendi mentre il chiostro si mostra come luogo di servizio dato che e' privo di qualsiasi decorazione. Bella, bella si' e, mi ripeto, con una facciata da 10 e lode ;o)

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  2. @ ZeN: A parer mio la piazza di fronte Santa Croce è una delle più belle di Firenze, alla mia epoca era quasi circondata da quartieri non proprio "sicuri" dove noi non ci addentravamo. Ricordo persi il portafoglio in una cabina telefonica, dopo qualche giorno mi telefonò un tizio che l'aveva trovato e mi initava a ritirarlo fra i vicoli del quartiere. Cercai di trovare chi mi potesse accompagnare me non trovai nessuno. Glielo lasciai... :o/
    A parte le storie di vita, reputerei questa Basilica, per quanto francescana, in perfetta linea con lo "stile fiorentino" tipico: grandi architetture, pochissimo sfarzo ma grandissima arte soprattutto nelle cappelle (in genere finanziate dai titolari) e nelle sepolture blasonate che si avvalevano dei più noti artisti dell'epoca. E' come se si invitasse il visitatore a guardare al di là delle apparenze e nello stesso tempo si desiderasse non distrarlo con l'apparente semplicità delle forme per concentrarsi sulla religiosità del luogo. :o)

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