giovedì 12 novembre 2020

Costruirsi da soli

 



Non è per niente semplice costruirsi le basi su cui impostare la propria etica di vita se non hai ricevuto nessun esempio da seguire.

Da che mondo è mondo sono i genitori che insegnano l'affettività, la socialità, la civiltà, i princìpi da seguire.

Insegnano anche la fiducia in sè stessi tramite il loro apprezzamento e il loro incoraggiamento.

E' un vortice di sentimenti e di input che danno sicurezza e forza, che sono e rimangono una casa sicura in cui approdare, in cui ti rispecchi e trovi pace.

Se mancassero chi saresti?

Una bimba, una ragazza, una donna che non ha un porto sicuro in cui ripararsi e trovare ristoro per la successiva battaglia.

E' come non poter mai prendere fiato, sballottata dagli eventi e col rischio di affogare.

Nessuna mano a tirarti fuori ma solo a spingerti più in basso, fra gli scogli appuntiti che ti feriscono.

E' una lotta che inizia molto presto, quando non sai affrontare proprio nulla ma solo salvarti per istinto.

Le bambine sono creature innocenti aperte al mondo, se questo le respinge cercano di trovare un'isola serena dove potersi addormentare.

Non la troveranno mai se non in loro stesse, reagendo, facendosi forza per non affogare.

Con gli anni e con l'età è possibile creare da sole quello che vorremmo essere. Mancherà sempre un pezzo di storia che non potrà essere ricostruita e non più recuperabile e comunque non è possibile certamente essere come gli altri più fortunati.

Saranno sempre persone particolari, fuori dai canoni, fuori dalle consuetudini, casomai sopra le righe, ma vere.

Io ho scelto l'onestà a prescindere. Saranno stati i libri che ho letto o una mia indole personale, sta di fatto che come mi vedono sono. Sono quella che con buonagrazia ti dico gentilmente quello che penso e mai quello che ti aspetti che dica. So che spiazzo ma so che non potrei essere diversa. 

E già mi son fottuta gran parte delle conoscenze...ma la falsità e i gridolini scemi non fanno parte di me...sono meccanismi usatissimi per favorire la socialità...

E' che mi abbasto e non mi interessano le persone a prescindere, se non hanno nulla da dire...oppure se non hanno proprio nulla dentro di sè.

Senza volerlo son diventata così, stanca delle falsità e dell'egoismo altrui. Sarà l'esperienza che ho subìto fin da piccola, sarà che ho fatto ordine, sarà che ho preso coscienza delle cose più importanti, sarà che me sò stufata. Questi ultimi anni di vecchiaia me li dedico totalmente. Mi omaggio per tutto quello che mi hanno fatto sopportare. Potrei apparire settaria ma non è così.

Mi dedico il meritato riposo dalle persone negative e (spero) dai ricordi traumatici di una bambina che voleva solo essere presa per mano. 


2 commenti:

  1. Costruirsi da soli non e' assolutamente facile, anzi lo reputo difficilissimo! L'eta' in cui si inizia o si e' costretti a farlo e' inversamente proporzionale ai risultati e alla difficolta' che bisogna affrontare. Puo' accadere in adolescenza ma anche in primissima eta' e, per quanto i primi dovranno arrancare, saranno comunque sempre piu' avvantaggiati rispetto ai bimbi poiche' costoro non hanno mai goduto di una guida di riferimento. Parlo di guida e non in assoluto di 'famiglia' perche' ritengo che un genitore molto presente (in tutti i sensi) puo' essere sufficiente a svolgere le funzioni di entrambi. I bimbi sono 'spugne al vento' ... 'spugne' perche' assorbono tutto e 'al vento' perche' non sanno che pesci pigliare e come ripararsi in determinate situazioni avverse. L'importantissima chiave di volta e': educare con amore; indicando la strada giusta si', ma anche incoraggiando e proteggendo chi si appresta a compiere i primi passi nel cammino della vita. A questo punto e' facile capire come il costruirsi da soli sia una cosa difficilissima e come questo grande sforzo compiuto rimarra' presente nella mente dell'ex bimbo per sempre. Ho veramente grande rispetto per chi e' riuscito in questa immane impresa. T.V.B.

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  2. @ ZeN: E' già una vittoria instradarsi autonomamente in un percorso onesto e rispettoso, certo è costato molta fatica in più e su queste basi incrollabili poggia l'etica della persona che difenderà a oltranza, altrimenti la sua fatica non sarebbe servita a nulla. E' come dire che il proprio lavoro, anche doloroso, non è servito a nulla. Costruirsi da soli senza nessun input genitoriale con sani princìpi senza farsi prendere da "insani" e all'apparenza comodi atteggiamenti di trasgressione, è una precisa scelta, casomai all'inizio balenga, ma rimanere in carreggiata è un lavoro enorme. Dal crescere nel rifiuto, senza affettività e senza appoggi non apre le porte del Paradiso ma alla lotta per trovarsi da soli una strada. Molti si perdono nell'autocommiserazione, c'è chi non ce la fa, c'è chi inizia a scavarsi le fondamenta. Senza essere un ingegnere. Credo sia importante porsi la domanda su chi desideriamo essere, persone positive o contastanti su quello che ci circonda. Io l'ho presa sulla farsa pur avendo presente tutto il mondo che mi è mancato. Ho ironizzato (e ironizzo spesso) le mie vicende tramutandole in barzelletta. E' un buon modo per esorcizzare il dolore che poi torna utile, e mi ci diverto. Rimane la pesante responsabilità genitoriale completamente mancata che sarà sempre a carico delle persone che mi hanno adottata per "sport". I bambini non si fanno per diletto, per favorire una carriera. Si fanno o si adottano per AMORE. I bambini hanno diritto all'amore e all'appoggio dei loro genitori. Dicono sono "frecce da scagliare nel cielo". La mia strisciava per terra. Ahahahaha! Siamo noi che dobbiamo dargli un senso, con o senza apporti. :o)

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