Sono contenta di essere tornata di nuovo a visitare la porta alchemica di Roma. chicca rara e assai poco conosciuta. Quello di oggi lo considero un degnissimo approfondimento rivolto proprio sul monumento, con un giusto tralascio delle vicende umane e della biografia dell'antico proprietario di questa villa ;o) Immagino che l'inesperto visitatore non possa godere appieno della bellezza di questa porta perche' stavolta non e' lo stile architettonico a primeggiare ma le varie scritte e i simboli incisi nella cornice, nel gradino e nello stemma posto sopra la porta stessa. Cio' che a prima vista appare come un semplice ma fantasioso ghirigoro ornamentale, nasconde invece tanta conoscenza. Certamente dubito che qualcuno possa leggerli come il risultato di una formula alchemica ma gia' solo per trovare il bandolo della matassa bisogna essere addentrati nell'astronomia (o forse astrologia) e ben distrigarsi tra il latino e l'abraico. A tutto cio' bisogna ultermente possedere la dimestichezza con le varie effigi contenute nello stemma e che anch'esse spaziano in piu' campi, compresa l'alchimia stessa. Eheheh insomma la visita a questa porta puo' durare da qualche minuto a molto piu' tempo, a seconda della propria istruzione o della curiosita' che suscita ... un po' come avviene quando si guarda un quadro ;o) Non credo che sia visitabile gratuitamente ne' liberamente, anzi, penso proprio che venga contenuta in limitati pacchetti turistici o sia accessibile tramite visite guidate organizzate da pochissime associazioni. Post da 10 e lode, si si si!
@ ZeN: Non so se è visitabile o no, oppure per vederla bene bisogna armarsi di binocolo...sta di fatto che non è un luogo di comprensione popolare ma apprezzato solo da chi sa cosa rappresenta. Questa spiegazione è la continuazione del post precedente, il meglio che ho trovato, dimostra che per poter capire qualsiasi monumento o architettura bisogna informarsi prima. Non sono per il turismo veloce armato di telefonino che scatta a casaccio senza sapere bene cosa si sta guardando, quello serve per farlo vedere (e subìre) a parenti e amici. Altra cosa è approfittare di un viaggio per conoscere e capire. ;o)
Sono contenta di essere tornata di nuovo a visitare la porta alchemica di Roma. chicca rara e assai poco conosciuta. Quello di oggi lo considero un degnissimo approfondimento rivolto proprio sul monumento, con un giusto tralascio delle vicende umane e della biografia dell'antico proprietario di questa villa ;o) Immagino che l'inesperto visitatore non possa godere appieno della bellezza di questa porta perche' stavolta non e' lo stile architettonico a primeggiare ma le varie scritte e i simboli incisi nella cornice, nel gradino e nello stemma posto sopra la porta stessa. Cio' che a prima vista appare come un semplice ma fantasioso ghirigoro ornamentale, nasconde invece tanta conoscenza. Certamente dubito che qualcuno possa leggerli come il risultato di una formula alchemica ma gia' solo per trovare il bandolo della matassa bisogna essere addentrati nell'astronomia (o forse astrologia) e ben distrigarsi tra il latino e l'abraico. A tutto cio' bisogna ultermente possedere la dimestichezza con le varie effigi contenute nello stemma e che anch'esse spaziano in piu' campi, compresa l'alchimia stessa. Eheheh insomma la visita a questa porta puo' durare da qualche minuto a molto piu' tempo, a seconda della propria istruzione o della curiosita' che suscita ... un po' come avviene quando si guarda un quadro ;o) Non credo che sia visitabile gratuitamente ne' liberamente, anzi, penso proprio che venga contenuta in limitati pacchetti turistici o sia accessibile tramite visite guidate organizzate da pochissime associazioni. Post da 10 e lode, si si si!
RispondiElimina@ ZeN: Non so se è visitabile o no, oppure per vederla bene bisogna armarsi di binocolo...sta di fatto che non è un luogo di comprensione popolare ma apprezzato solo da chi sa cosa rappresenta.
RispondiEliminaQuesta spiegazione è la continuazione del post precedente, il meglio che ho trovato, dimostra che per poter capire qualsiasi monumento o architettura bisogna informarsi prima. Non sono per il turismo veloce armato di telefonino che scatta a casaccio senza sapere bene cosa si sta guardando, quello serve per farlo vedere (e subìre) a parenti e amici. Altra cosa è approfittare di un viaggio per conoscere e capire. ;o)