Rione Trevi, Roma
I Del Drago sono un'antica famiglia nobile originaria di Viterbo trapiantata a Roma nel Rione Trevi con Battista, di nobile stirpe, a partire dal 1475 dove ricoprì importanti incarichi d'amministrazione imparentandosi con altre nobilissime casate come i Crescenzi.
Si inserirono nell'amministrazione ecclesiastica con la nomina di Paolo (XVI secolo) a protonotario apostolico a cui seguirono diversi cardinali. Con il matrimonio nel 1671 tra Giovanno Battista Del Drago e Ortensia Biscia (unica erede della sua casata e del ricco zio, il cardinale Elio Biscia) la famiglia mutò il cognome in Del Drago Biscia e acquisì il feudo di Mazzano (Brescia)
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Stemma della famiglia Conti della Genga
foto da wikipedia.org
Nobile famiglia di antiche origini marchigiane già documentata nell'XI secolo nel Castello di Genga (Ancona).
Genga
Castello di Genga
Il cardinale Annibale, poi papa Leone XII, combattè il brigantaggio e la Carboneria, riformò le istituzioni scolastiche e tolse dall'indice le opere di Galileo Galilei.
Annibale Francesco Clemente Melchiorre Girolamo Nicola Sermattei Della Genga (1760-1829), papa Leone XII
Villa de Domo Alberini-Della Genga, Spoleto
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Stemma della famiglia Mariscotti
La famiglia Marescotti o Mariscotti fu un'antica famiglia bolognese con rami a Siena, Roma, Firenze e in Francia.
Le loro leggendarie origini discendono da Mario Scoto (militare scozzese col nome italianizzato) dell'VIII secolo ma notizie certe risalgono al 1179 con un Mariscotto console del Comune di Bologna.
Mario Scoto
Del ramo bolognese un cardinale podestà di Siena e di Faenza e un cancelliere dell'imperatore Federico II.
Il ramo senese fu documentato dal XII secolo, feudatari di Maremma, forse di origine germanica che arrivarono a Siena da Montepescali (Grosseto).
I Mariscotti appartennero ai Grandi di Siena, il loro castellare si trovava in Via di Città. Lo stemma è originato dalla Nobile Contrada dell'Aquila.
In questo periodo in cui i Papi facevano il bello e il cattivo tempo, compreso guerre, intrighi politici e rapidi arricchimenti per i propri casati ... la loro durata media era veramente breve :o) Difatti se ci soffermiamo a verificare per quanto tempo ognuno di loro e' rimasto in carica ... bhe', si', vien da ridere! Investitura molto ambita ma anche alquanto pericolosa perche' accorciava terribilmente la durata della vita ;o) In tutta questa storia chi effettivamente tirava le file era il casato di apparteneza, che una volta incuculato il proprio uomo nel posto giusto, ne aveva solo da guadagnare. Le famiglie piu' potenti riuscivano a far eleggere nel corso del tempo piu' di un Papa ... e il tutto diventava come il cane che si morde la coda: piu' erano potenti e piu' avevano papi e piu' avevano papi e piu' diventavano potenti. Ma era comunque difficilissimo entrare in questo vortice, difatti molte famiglie ebbero solo un Papa. Le piu' fortunate si arricchirono e riuscirono a crearsi un discreto patrimonio a Roma o nei luoghi d'origine ... i piu' sfigati invece non riuscirono a fare nulla, neanche a costruirsi una bella dimora. I nobili visti oggi non hanno lasciato impronte evidenti nella capitale e, a quanto pare, solo le proprieta' dei Genga, nelle Marche, sono di particolare rilievo. Il castello e la villa sono entrambi molto gradevoli e tenuti benissimo. Probabilmente oggi non sono piu' di loro proprieta', ma chi li possiede ... li coccola veramente molto! Complimenti :o)
RispondiEliminaP.S. ... purtroppo c'e' poco da dire, alcuni non c'hanno manco la fontanella ahahah :oD
@ ZeN: Eppur nobili furono... :D
RispondiEliminaDi questi solo i Della Genga hanno avuto un papa in casa, gli altri alte cariche al Vaticano, civili o possedimenti. Diciamo che fanno parte della "nobiltà sommersa" per i più. Interessante l'origine scozzese dei Mariscotti. :o)