domenica 6 gennaio 2019

Maravillosa Spagna



Tortosa (Tarragona, Catalogna) è ricca di monumenti





La Catedral de Santa Maria (1347-1597) è gotica e barocca, con torri incomipute;


Edifici religiosi di Tortosa


la Reials Col-Legis comprende due collegi e l'eglesia di San Domenec, fu fondata da Carlo V ed è la migliore collezione di architetture rinascimentali in Catalogna;





il Castell de la Suda o di Sant Joan risale al X secolo.






A Montferri (Tarragona, Catalogna) sorge l'Ermita de la Mare de Deu in stile modernista costruita dal discepolo di Gaudì Josep Maria Jujiol, chiamata la "Piccola Sagrada Familia".





Ad Aiguamurcia (Tarragona, Catalogna) si trova il Real Monasterio de Santa Maria de Santes Creus iniziato nel XII secolo, luogo di sepoltura di Pietro III di Aragona. Divenne un Panteon anche per i nobili.





Ad Altafulla (Tarragona, Catalogna), fiorente centro balneare, si trova la Vila dels Munts del I secolo, ampliata nel II secolo e abbandonata nel V.





Valencia (786.000 abitanti) è il capoluogo della Comunitat Valenciana, fu fondata dai Romani nel 138 a.C. e poi distrutta da una guerra fra Pompeo e Sertorio (politico e militare romano), nel I secolo rifiorì con l'arrivo di nuovi abitanti dalle zone vicine ma nel III secolo iniziò un lungo periodo di decadenza con la crisi dell'Impero Romano.
Nel V secolo arrivarono i Visigoti che poi furono cacciati dagli Arabi, Valencia ne assorbì gli usi, la lingua, la cultura e la religione e dopo la caduta degli Omayyadi di Cordoba (1010) divenne un regno indipendente.
Nel 1085 cadde sotto il controllo del re di Castiglia Alfonso VI, la città si ampliò, nel 1094 El Cid (condottiero e cavaliere, nobile castigliano) conquistò la città che poi ritornò di nuovo sotto il controllo musulmano con l'arrivo dei Berberi Almoravidi dal Nordafrica, fino al XII secolo. Dopo una breve parentesi sotto gli Almohadi (Berberi musulmani) cadde definitivamente nelle mani del re aragonese Giacomo I d'Aragona (1238), divenne Regno di Valencia e gli abitanti musulmani furono espulsi.
Nel XIV secolo arrivò la peste nera e varie epidemie che ne dimezzarono la popolazione e nel 1391 gli Ebrei furono cacciati o costretti a convertirsi al cristianesimo.
Il secolo d'oro valenciano fu il XV grazie al suo porto e a una banca municipale che finanziava le attività mercantili, l'arte e la cultura. Con la scoperta dell'America il commercio mondiale si spostò dal Mediterraneo all'Oceano Atlantico e Valencia rimase fuori dalle principali rotte internazionali.
Nel Settecento dovette accettare leggi e usi della Castiglia, ci fu una ripresa economica grazie alle attività manifatturiere soprattutto l'industria tessile della seta, ma il porto rimaneva in disuso. Nel 1814 re Ferdinando VII ripristinò la monarchia assoluta, seguirono forti conflitti e un decennio di restaurazione e repressione. Dal 1833 l'economia divenne fiorente e la popolazione raddoppiò, si sosteneva sull'agricoltura, la metallurgia e l'industria della lavorazione del legno.
Valencia soffrì per oltre due anni il blocco e l'assedio delle forze di Francisco Franco (1939) che le tolse anche la libertà linguistica. Con lo straripamento del fiume Turia molti valenciani morirono, in seguito il fiume venne deviato lontano dalla città e sul vecchio letto asciutto venne costruito un parco, il Jardin de Turia.
Tra il XX e il XXI secolo sono stati realizzati numerosi progetti architettonici e urbanistici, il più imponente è la Città delle Arti e delle Scienze, un nuovo quartiere progettato dall'architetto valenciano Santiago Calatrava e Felix Candela.

   

2 commenti:

  1. Tortosa mi e' piaciuta molto e in molti suoi aspetti. Innanzi tutto per ubicazione mi ricorda Roma, in entroterra ma a due passi dal mare e attraversata da un fiume. Posizione molto strategica poiche' a riparo dalle incursioni dirette marine ma con un fiume, che se navigale, diventa un'ottima via di comunicazione. Interessante e' il suo patrimonio artistico ma lo e' maggiormente sapere che gli abitanti non stanno solo li' ad aspettare il turista ma sono impegnati in lavori agricoli e industriali :o) L'incompiuta cattedrale appare edificata in piu' riprese usando il gotico e poi il barocco ... ma comunque mai ultimata, sforunatella direi ;o) Il gotico e' predominante e il barocco si insinua per arredare cappelle e altri pochi angolini. L'aspetto piu' strano e' di aver usato un ridondante barocco su uno dei piu' spogli gotici mai visti, pero' magari c'e' da pensare che fosse lo stile in auge al momento del completamento degli arredi interni. Del Castell de la Suda non rimane molto ma comunque, cio' che c'e', da' esattamente l'idea di quanto potesse essere imponente quest'antica fortezza. Visto lo zampino di Carlo V, non ho alcun dubbio nel pensare che non abbia un bel patrimonio religioso e rinascimantale ;o)
    A Montferri, nella piccola Sagrada Familia, l'architetto ha voluto ricreare una situazione assai simile a quella che si respira nell'opera del Gaudi': una chiesetta che ricorda una piccola abitazione fantastica nel regno immaginario dei boschi. Esternamente e' molto simpatica con quelle torri quasi a tumulo che mi ricordano i termitai :o) L'uso dell'arco catenario e' predominante e le decorazioni interne sono solo opera di mattoncini disposti con un disegno che ricordano la spina dorsale. Moltissimi i punti di luce creati da micro vetratine dai vari colori e a forma di cuore ... un po' stucchevoli ma con un bell'effetto luminoso. Nell'insieme, usando pochissimi artigiani e materiale povero, ha comunque un aspetto gradevole e raccolto.
    Antichissimo il Real Monasterio di Aiguamurcia! La facciata e' semplicissima, quasi anonima ... ma entrando ... il gotico diventa spettacolo! Non ho visto neanche un angoletto anonimo perche' in qualsiasi punto si posano gli occhi c'e' sempre un qualcosina di bello da sbirciare :o) Impossibile non citare il claustro, il rosone della torre e il retablo della cappella :o)
    La storia di Altafulla si perde nella memoria dei secoli e la villa romana ne e' la testimonianza. Nonostante il passar del tempo e le varie vicissitudini, se ne vede ancora una bella porzione di quest'abitazione sicuramente signorile. Mosaici, archetti, stanze con le pareti su' ... uno spettacolo si'! Anche il resto della cittadina, come dimostra il video, dovrebbe essere antico e interessante.
    Valencia e' una citta' molto conosciuta anche al di fuori della Spagna :o) La sua storia antica parla di molti popoli diversi e di periodi altalenanti tra la floridezza economica e il buio piu' assoluto. Oggi appare come una localita' in cui porto e grandi spiagge sono un buon richiamo turistico ma lo sono anche i suoi piu' datati monumenti, tra cui la cattedrale dalla bellissima facciata e tutti gli altri palazzi nobiliari. Si nota una sorta di 'riscatto storico' e di una florida situazione economica che hanno permesso l'edificazione di grandi opere contemporanee ... non sempre belle e nel posto giusto direi ... a mio avviso e' migliore una visitina al mercato storico piuttosto che stare all'ombra di questi grandi mostri ahahah :oD

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  2. @ ZeN: Tortosa è interessante, pure la cattedrale incompiuta ha il suo fascino. Non è una città fra le mie preferite, ma degna di una capatina se si è in zona. :o)
    La piccola Sagrada Familia è un gioiellino inaspettato, molto più semplice e "povera" delle opere di Gaudì, è pur sempre un'architettura fantasiosa che lo ricorda. :o)
    Molto pignoli nel decorare i Real Monasterio, sì. Ancora, col Gotico, le decorazioni si integravano con le architetture dando un senso di leggerezza.
    Eccezionale la villa romana con tanto di muri! E quando mai s'è visto? La cittadina è piacevole e antica.
    Valencia è una città molto bella con ricchi monumenti, la Città della Scienza fa parte di lei, di quello che è adesso: memoria e arte del passato proiettsto nel futuro. Sono zone distinte e separate che non si infastidiscono fra di loro. Credo comunque sia emozionante visitare le nuovissime architetture. :o)

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