Baal-Hammon
foto da wikipedia.org
Il governo di Cartagine era un'oligarchia (il potere in mano a poche persone), più tardi i giudici vennero eletti annualmente tra le famiglie più potenti. Oltre a un Senato con 300 membri c'era un'Assemblea aristocratica: il Consiglio dei Cento.
I siti fenici e poi quelli punici erano sempre affacciati sul mare data la loro vocazione marittima e commerciale e dovevano garantire la sicurezza degli abitanti contro gli attacchi dall'entroterra. In alcuni casi erano insediati su un'isola come Gades o Mozia in Sicilia (oggi San Pantaleo, Marsala), altre volte su una penisola o erano protetti da colline.
Cartagine fu costruita con un piano abbastanza pianificato in pianura e collina, le strade erano ad angolo retto con l'agorà e varie piazze da cui si dipartivano a raggera le strade verso le colline.
Dea Tanit con la testa di leone
Per la pianta della città (come gli Egizi e i Greci) fu utilizzata la pianta a scacchiera, la città era circondata da spesse mura di pietra bianca che le rendeva luminose e visibili da lontano, i quartieri residenziali erano in parte costruiti utilizzando una specie di cemento mescolato a coccio, utilizzato sia per i pavimenti che per alcuni muri. Le case avevano corridoi e scale in legno per accedere al piano superiore, l'acqua piovana era raccolta in canali e cisterne poste in un cortile centrale, non esisteva una rete fognaria ma venivano utilizzate fosse settiche (fosse biologiche).
Gli elementi principali della città erano l'agorà, il porto militare e quello commerciale, negozi e magazzini, botteghe artigiane in periferia, la piazza del mercato e varie necropoli, il tutto dominato dalla Cittadella dove si trovavano alcuni templi, i Cartaginesi costruirono anche alcune fortezze.
Casa di Kerkouane con mosaico con il segno di Tanit
(IV-III secolo a.C.)
Le case avevano l'entrata molto stretta con un lungo corridoio che immetteva su un cortile dove si trovava la cisterna attorno alla quale si sviluppava l'edificio. Le case erano a più piani (fino a 6) pare in stile orientale libico, egizio e successivamente greco, ogni casa possedeva una sala da bagno pavimentata a mosaico con vasca da bagno in pietra, uno o due sedili e il lavandino.
Le tombe erano scavate nella roccia o pozzi son il sarcofago sul fondo, a volte erano dotate di scale per accedere al fondo. Contenevano ceramiche, amuleti, gioielli, pietre, uova di struzzo dipinte e mobili di argilla in miniatura. Diverse tombe sono ornate di pitture decorative.
I mosaici erano composti da tessere agglomerate con una specie di calce rossa.
A Cartagine si veneravano molti dei, la suprema coppia divina era formata da Tanit e Baal, il luogo di culto principale era il Tofet (un santuario fenicio-punico a cielo aperto, un'area consacrata dove venivano deposti i resti incinerati dei sacrifici infantili e animali).
Le principali divinità erano di provenienza fenicia: Ba'al Hammon (il dio supremo), Tanit o Astarte (la dea della fecondità e della natura), Helqart (il signore della città, l'Eracle greco), Eshmun (protettore della città di Sidone (Libano) e figlio di Apollo), Reshef (divinità guerriera di origine siriana), ecc.
Tofet
A colpo d'occhio appare come un popolo dal tessuto sociale molto democratico :o) ... certo poi non sappiamo quanta giustizia sociale ci fosse e se le classi piu' elevate godessero di alcuni privilegi particolari ... pero' e' gia un buon inizio ;o) Si capisce anche che il sorgere di nuove citta' non era casuale ma gia' ben studiato sia per locazione che per urbanistica. Mi immagino cosi' dei nuclei cittadini sorti laddove si potevano sfruttare al meglio le difese naturali, indubbiamente nei pressi del mare e dotati di mura affinche' la protezione potesse essere maggiore :o) La secondaria forma istutizionale, non quella diretta da oligarchi ma formata da senato e dal consiglio dei cento, porta a pensare a citta'-stato grandi e con molti abitanti ... daltronde son proprio le attivita' agricole e pastorizie, qua quasi completamente assenti, che per tipo di attivita', tendono a coprire il territorio di case sparse. La bellezza cittadina di molti popoli antichi, tra cui i fenici, i greci e i romani era che seguivano schemi urbanistici gia' prestabiliti e cosi', seppur provenienti da un'altra citta', addirittura i viandanti potevano intuire dove trovare, per esempio, i luoghi di culto o il mercato :o) Sicuramente erano bravi naviganti e commercianti e le loro abitazioni comode e confortevoli, ben adatte a riposarsi dopo i rientri marittimi ... pero' il fatto dell'assenza della rete fognaria non doveva creare un'atmosfera dal profumo di rose e panze' :o( Maestri 'idraulici' furono soprattutto i romani che mai pensarono alle fosse biologiche ne' tantomeno a dedicare il centro della casa alla cisterna di acque piovane ;o) Comunque come sempre, i siuri avranno vissuto in villettine e i disgrassia' al sesto piano! Per le tumulazioni, i sacrifici umani e la religione credo proprio che mantennero usanze strettamente orientali che non subirono alcun cambiamento pur venendo a contatto con molti popoli mediterranei.
RispondiElimina@ ZeN: Oddio, giustizia soliale mi pare un tantino eccessivo...diciamo che la "democrazia" era ancora lontanina...ma che il potere era "spalmato" su più individui non certo poco abbienti. ;o)
RispondiEliminaCon una "standardizzazione" urbanistica in effetti era più facile trovare i luoghi nella città, io son più casareccia: mi piace l'urbanistica raffazzonata e spontanea, quella che ti trovi un muro in fondo alla strada. Ahahaha! Troppo ordineeee!
A Siena avevo anch'io la fossa biologica. La casa non risaliva a Cartagine difatti erano gli anni 2000...a tutt'oggi moltissime frazioni collinari e montane non godono di rete fognaria ma, considerando che la fossa è solo per una casa, il problema degli odori non esiste (se funziona). ;o)
Non vorrei sbagliare, ma anche i Romani avevano una vasca nell'atrio...nonchè varie cisterne dove non potevano arrivare coi loro famosissimi acquedotti...