venerdì 16 novembre 2018

Gli Etruschi e i loro miti

Tifone, tomba etrusca di Tarquinia
foto da wikipedia.org


Le divinità etrusche originarie erano semplici entità dalla forma vaga e imprecisa, a partire dall'VIII secolo a.C. (con il contatto con i coloni Greci) si assiste alla nascita di un pantheon etrusco costituito per lo più da divinità prese dalla mitologia greca ma affiancate da qualche divinità indigena come quella di Volumna.


 Charum (corrispondente di Caronte)
IV-III secolo a.C.

Quando gli Etruschi furono sottomessi a Roma questa ne assorbì anche la mitologia. La trinità principale è composta da Tinia, Uni e Menrva.


 Laran
bronzetto (Museo Archeologico di Firenze)


Fra gli dei etruschi, Aita (dio dell'oltretomba che corrisponde ad Ade e Plutone, ha un mantello di pelle di lupo, è umano e barbuto); Alpan (dea dell'amore e dell'oltretomba detta anche Apanu, spesso ritratta nuda o seminuda con le ali); Aplu o Apulu (dio del tuono e del fulmine paragonabile ad Apollo, patrono della divinazione e del sole, con caratteristiche infere);


 Vanth
Divinità degli Inferi che teneva in mano il rotolo del destino,
tomba etrusca di Tarquinia


Artume (dea della notte e della luna identificabile con Artemide e con Diana, considerata la fondatrice di Arezzo); Cautha (divinità solare dell'alba e degli inizi sorella del Sole); Feronia (dea protettrice dei boschi e delle messi); Losna (divinità della Luna); Mania (dea della morte e della follia simile alle Erinni); Manlus o Manth (con sua moglie Mania, erano dei dell'Oltretomba); Nethus (inizialmente divinità dei pozzi, in seguito dio delle acque e del mare assimilabile a Poseidone e a Nettuno); Semia (dea della terra); Tages o Tagete (semidio ragazzo che insegnò agli Etruschi l'arte divinatoria dell'esame delle viscere di animali sacrificati per trarne  segni divini e norme di condotta, chiamato Aruspicina); Thaina (dea del parto); Tinia o Tin (la più grande divinità etrusca, corrisponde a Zeus e a Giove); Uni (la suprema dea del pantheon etrusco patrona di Perugia, corrisponde a Era e Giunone); Veive (dio della vendetta) e Voltumna o Veltuna o Veitha (dio supremo della terra e patrono del popolo etrusco).


Ipogeo dei Volumni
Loc. Ponte San Giovanni, Perugia

L'Ipogeo dei Volumni è la tomba della famiglia di Arunte Volumnio, antica famiglia patrizia. Fa parte della vasta area archeologica della necropoli del Palazzone. Nel 1840 venne costruito un edificio a difesa dell'ingresso con funzione di piccolo museo, negli anni Settanta l'edificio fu consolidato con cemento armato per la costruzione del viadotto autostradale Perugia-Bettolle. Preceduta da un corridoio a gradini (dromos) si trova la porta d'ingresso che accede a un'ampio vestibolo da cui si accede a 4 piccole camere laterali e a 3 centrali. La tomba più maestosa tra le 8 camere dell'ipogeo è l'urna di Arnth Velimna in travertino stuccato, sormontata da un triclinio sul quale il defunto è raffigurato disteso. Le iscrizioni sono sia in etrusco che in latino.


Necropoli delle Scalette, Tuscania

A Tuscania (Viterbo) si trovano numerose necropoli etrusche con sepolcri principalmente di tipo rupestre dell'VIII-II secolo a.C.

Labirinto di Porsenna, Chiusi


Il Labirinto di Porsenna si trova sotto piazza del Duomo a Chiusi con accesso dal Museo della Cattedrale. Secondo Plinio il Vecchio è il leggendario sepolcro del sovrano etrusco protetto da un labirinto, più probabilmente è un sistema di approvigionamento idrico scavato nell'arenaria dagli Etruschi in epoca arcaica, fino a una profondità massima di 25 mt. circa.

Necropoli etrusca, Sovana

Necropoli di Poggio Stanziale, Sovana

Area Archeologica, Sovana

Via Cave Etrusche

Tomba Ildebranda

Via Cava di San Rocco, Sorano

Nel Comune di Sorano (Grosseto) si trova il Parco Archeologico "Città del Tufo" che comprende Sovana e Pitigliano. Varie le aree di notevole interesse archeologico fra cui le necropoli sovanesi di Poggio Felceto, Poggio Prisca, Poggio Stanziale e Sopraripa, le Vie Cave di Sovana e gli insediamenti rupestri di San Rocco e di Vitozza.
La necropoli di Sovana è divisa in molti settori intorno al centro abitato, il primo è attraversato dalla Via Cava del Cavone, percorso scavato nel tufo di periodo etrusco, comprende la Tomba Pola, la Tomba dei Demoni Alati, la Tomba Ildebranda (imponente tempio colonnato di tipo etrusco-italico del III secolo a.C. con alto podio e camera funeraria a pianta cruciforme, e un'altra camera con soffitto a cassettoni) e la Tomba del Tifone. Del secondo settore la Via Cava di San Sebastiano con la necropoli di Sopraripa e la monumentale Tomba della Sirena o della Fontana (III secolo a.C., con una nicchia dove è ospitato il letto conviviale e sulla trabeazione è raffigurata Scilla, mostro marino, che avvolge due amorini).
L'insediamento rupestre di San Rocco si trova nei pressi di Sorano su una terrazza panoramica, comprende la Via Cava di San Rocco, di probabile origine etrusca, scavata nel tufo con nicchie che contengono gli scacciadiavoli (immagini sacre che allontanavano gli spiriti maligni, proteggevano i viandanti e i sistemi di canalizzazione delle acque piovane). Varie le tombe etrusche.
L'insediamento rupestre di Vitozza è a nord di San Quirico, è uno dei principali insediamenti rupestri d'Italia per estensione, documentato fin dall'XI secolo.


2 commenti:

  1. Questa mattina gli ho dato un'occhiatina ma poi ho sospeso perche' avevo deciso di gustarmelo tutto insieme ... cosa che poi ho fatto. Quando si parla di etruschi ... eheheh mi esalto, purtroppo di loro conosco veramente poco, e cosi', quando ne ho occasione, 'appizzo' le orecchie e acuisco la vista per poter assorbire piu' notizie possibili :o) La religione etrusca e' stata molto influenzata da quella greca pur mantenendo alcune divinita' proprie. I romani invece, prima hanno assorbito la rielaborazione etrusca della religione greca e in un secondo momento, essendoci entrati in diretto contatto (con i greci) l'hanno ulteriormente approfondita :o) Le altre volte abbiamo visionato le meraviglie del cuore della civilta' etrusca, oggi invece ci siamo calati in quella che potremmo definire 'periferia' dei loro territori, sicuramente molto interessante e non priva di bellezze da vedere. Per comprendere maggiormente, dobbiamo tenere presente che oggi ci troviamo geograficamente all'interno, quindi in una zona lontana dai loro tipici commerci e scambi marittimi. Mi immagino quindi una zona 'povera' anche all'epoca, in cui il signore locale poteva permettersi un bel tombone ma per il resto della popolazione, sicuramente contadini e agricoltori, la vita non doveva essere cosi' tutta rosa e fiori ;o) Bellissimo l'ipogeo dei Volumni, peccato che le iscrizioni in latino ed etrusco non siano servite da 'stele di rosetta'. Interessanti anche la necropoli di Tuscania e il labirinto di Chiusi. Per il resto delle cose viste oggi, e per l'esattezza quelle in provincia di Grosseto, ne ho visitate parecchie ;o) La bellissima Tomba Ildebranda e' il sito piu' facile da visitare perche' si trova a due passi dalla strada provinciale, per visionare invece la maggior parte delle altre tombe e le vie cave c'e' bisogno di tempo, di voglia di cammimare e di un buon paio di scarpe da trekking perche' i percorsi possono essere non agevoli. I miei ricordi risalgono a circa un secolo fa'. Al tempo, alla maggior parte delle gente, non importava un bel nulla di tutto questo ben di Dio. C'era forse un misero cartello per indicarti un percorso e poi dovevi andare quasi alla ventura. Era facile trovare massi e alberi caduti, molti percorsi erano scivolosi e senza parapetti ... se accadeva qualcosa (non esistevano i cellulari) dovevi pregare Iddio affinche' un'anima buona passasse di la' ;o) Che dire? Era sicuramente l'incoscienza della gioventu' o il nostro modo per essere 'ribelli'. Comunque la sensazione di questo silenzio avvolgente e di trovarsi nei luoghi gia' vissuti da altre genti, regalavano stati d'animo quieti e tanta serenita' ;o)

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  2. @ ZeN: Lo sapevoooooo! Ahahaha! Questo post è "pennellato" sui tuoi ricordi, apposta è lungo. Non potevo spezzarlo! Che dire? Hai detto tutto tu. Io non ho mai visto di persona questi luoghi e credo non li vedrò mai (visto il trekking necessario) ma anche in video ono bellissimi! :D

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