Colonie spagnole e portoghesi
foto da wikipedia.org
Il colonialismo è l'espansione di una nazione su territori e popoli all'esterno dei suoi confini spesso per facilitare il dominio economico sulle risorse, il lavoro e il commercio di questi ultimi. Questo termine indica anche il dominio coloniale di diversi Stati europei su territori extraeuropei e indica anche il periodo storico iniziato nel XVI secolo, contemporaneo alle esplorazioni geografiche europee, assumendo nel XIX secolo il termine di "imperialismo" conclusosi nel XX secolo.
La sua origine non è certa, il colonialismo fu usato già dalla Grecia antica per accrescere il suo potere. L'Impero cartaginese sottomise con la forza gran parte delle popolazioni del Nord Africa e della Penisola Iberica usando modalità non dissimili da quelle dei conquistadores spagnoli nelle Americhe.
I Romani usarono il famoso motto "divide ed impera" (il miglior espediente per la tirannide o un'autorità qualsiasi per controllare e governare un popolo è dividerlo provocando rivalità) sfruttando le rivalità tra le tribù locali a proprio vantaggio così frammentando una potenziale difesa contro l'invasore.
Il colonialismo spagnolo inizia nel 1493 con la colonizzazione di Hispaniola (isola delle Antille) e finisce nel 1808. Interessò tutta l'area mesoamericana, vaste zone dell'America settentrionale, la Florida e tutto il Sudamerica a eccezione del Brasile e di parte della Guyana.
Il colonialismo portoghese inizia nel 1415 con l'occupazione di Ceuta (Nordafrica) e finisce nel 1975 con l'indipendenza dell'Angola e del Mozambico. Interessò il Brasile, le coste africane del Golfo di Guinea, l'Angola, l'India occidentale, Timor (isola indonesiana delle Piccole Isole della Sonda), Macao (Cina) e le isole dell'Oceano Atlantico.
Il colonialismo francese inizia nel 1608 con la colonizzazione della Nuova Francia (Nord America) e finisce nel 1815.
Interessò il Quebec, la regione dei Grandi Laghi, le pianure del Mississippi, la Louisiana, Saint-Domingue (Caraibi), la Guiana Francese, alcune isolette caraibiche e l'India occidentale.
Il secondo colonialismo francese inizia nel 1830 con la conquista dell'Algeria e finisce nel 1859 con l'annessione di Saigon (Ho Chi Minh, Vietnam), interessò l'Algeria, il Vietnam, la Guiana orientale, il Senegal, il Gabon e le isole di Tahiti e La Reunion.
Il terzo colonialismo francese inizia nel 1860, interessò il Marocco, tutta l'Africa occidentale sahariana, la Mauritania, la Costa d'Avorio, il Congo Belga, il Madagascar, il Laos, la Cambogia e la Nuova Caledonia (Australia).
Il colonialismo olandese inizia nel 1619 con la fondazione di Batavia o Giacarta (Indonesia, isola di Giava) e finisce nel 1949 con l'indipendenza dell'Indonesia.
Interessò anche alcune isole delle Piccole Antille e un insediamento nell'isola di Manhattan (New York) chiamato New Amsterdam.
Il primo colonialismo inglese inizia nel 1607 in America (a Jamestown, Virginia) e finisce nel 1783 quando riconobbe l'indipendenza degli Stati Uniti.
Interessò il Nordamerica orientale, la Nuova Scozia (Canada), Terranova (isola del Canada), la Terra di Rupert (Canada), le Bahamas, la Giamaica, il Belize (America centrale) e gran parte delle isole delle Piccole Antille.
Il secondo colonialismo inglese inizia nel 1753 con l'infiltrazione inglese in India. Interessò anche il Sudafrica, il Canada, Ceylon, la Malesia, l'Australia, la Nuova Zelanda, Malta, Gibilterra, la Guiana occidentale e le isole atlantiche.
Il terzo colonialismo inglese inizia nel 1870 e finisce nel 1956, interessò il Botswana, la Rhodesia (Zambia), l'Uganda, il Kenya, la Somalia settentrionale, l'Egitto, il Sudan, la Nigeria, la Costa d'Avorio, la Sierra Leone, il Gambia, lo Yemen, il Kuwait, la Birmania, la Papua, il Brunei e molti arcipelaghi polinesiani.
Il primo colonialismo italiano inizia nel 1869 con l'acquisto della Baia di Assab (Eritrea) da parte della società Rubattino e finì nel 1905.
Interessò il Corno d'Africa (Eritrea) e la Somalia.
Il secondo colonialismo italiano iniziò nel 1911 e finì nel 1912 (guerra italo-turca), interessò i possedimenti turchi della Tripolitania (Libia) e della Cirenaica (Libia) oltre alle isole del Dodecaneso (Grecia).
Il terzo colonialismo italiano (1935-43) interessò soprattutto l'Abissinia (Etiopia), finì con le sconfitte della II guerra mondiale.
Il colonialismo tedesco iniziò nel 1870 con l'espansione in Africa centrale e meridionale, interessò il Camerun, la Namibia, il Togo, la Tanzania, alcune isole dell'Oceano Pacifico (zone settentrionali della Papua Nuova Guinea e arcipelago di Bismarck) e la costa Nord della Cina.
Conquista della Siberia di Vasilij Surikov
Il colonialismo russo inizia nel 1581 e finisce nel 1918, interessò la Siberia, l'Alaska, l'Asia centrale e il Caucaso.
Il colonialismo tedesco iniziò nel 1870 con l'espansione in Africa centrale e meridionale, interessò il Camerun, la Namibia, il Togo, la Tanzania, alcune isole dell'Oceano Pacifico (zone settentrionali della Papua Nuova Guinea e arcipelago di Bismarck) e la costa Nord della Cina.
Conquista della Siberia di Vasilij Surikov
Il colonialismo russo inizia nel 1581 e finisce nel 1918, interessò la Siberia, l'Alaska, l'Asia centrale e il Caucaso.
Ecco :o( Guardando bene le date, ed escludendo le popolazioni storiche e antiche, il balletto e' iniziato col Portogallo che e' stata appunto la prima nazione a colonizzare territori extra-europei. Quando si parla di colonialismo non si puo' parlare di guerre vere e proprie perche' a monte non c'e' stato il classico 'litigio' per motivi economici o etnici, ne' ci sono state 'dichiarazioni di guerra' con lo schieramento dei vari eserciti. Parliamo di un contronto tra popolazioni con culture e gradi di sviluppo talmente diversi che alcuni di loro addirittura ignoravano l'esistenza dell'altro. Mi immagino quindi lo shock, per esempio, delle popolazioni andine, che ancora non conoscevano l'uso della ruota, trovarsi di fronte i primi spagnoli abbigliati con corrazza e elmetto che usavano armi da fuoco ... :o( Qualcuno avra' pensato addirittura che fossero dei Dei scesi in terra! A questo punto il concetto e' chiaro: colonizzare significa aggredire, controllare i territori dell'altro e sfruttarne le ricchezze economiche e le risorse umane ... per farla breve, colonizzare significa utilizzare a proprio piacemicento una terra e tutto cio' che vi dimora. Siamo lontanissimi dal concetto 'romano' in cui ogni terra conquistata e ogni suo abitante in qualche modo diventava 'romano' e i nuovi territori entravano a pieni titoli a far parte di quella 'roma allargata' in cui veniva visto tutto l'impero. Con la colonizzazione non ci fu' integrazione ne' tra gli uomini ne' tra le terre ma rimase sempre viva una sorta di netta differenziazione in cui tutto il conquistato era completamente sotto il servizio del conquistatore. Gli inglesi, per esempio, parlavano di Indie come di un'entita' completamente diversa dalla loro Inghilterra. Volendo calare un velo pietoso sulle varie pulizie etniche e sugli sfruttamenti vari, il colonialismo fini' lasciando scenari completamente diversi. Alcune nazioni presero una vera e propria identita' nazionale e a tutt'oggi camminano spedite in un progresso economico molto avanzato, ricordiamo l'America, Il Canada, il Brasile. l'Australia. Altri invece sono stati talmente sfruttati che tutt'oggi rappresentano i luoghi piu' poveri del mondo ... Africa in testa :o(
RispondiElimina@ ZeN: I Romani sfruttavano le colonie ma erano abili giocolieri, accettavano la religione altrui e cercavano (quando possibile) di lasciare a capo di alcuni territori conquistati un abitante del luogo (a loro asservito) per non dare troppo nell'occhio...ahahaha!
RispondiEliminaTutti questi popoli che hanno ritenuto doveroso e lecito invadere sia con la forza bellica che con quella economica territori anche molto lontani, questa "gentilezza" non l'hanno mai avuta, convinti com'erano (e come sono) che la loro civiltà sia ampiamente superiore. Per non parlare dell'evangelizzazione...insieme ai primi conquistatori non è mai mancato un manipolo di sacerdoti, pronti a "rivestire gli ignudi" e a "scolarizzare" gli 'gnoranti. Credo che mettere le mutande agli indigeni sia stato il primo passo verso l'occidentalizzazione.
Questo post fa vedere chiaramente i territori occupati dai vari Paesi europei, Inghilterra e Francia in testa. Tutt'oggi in Nord Africa si parla anche francese (come parte del Canada), in Brasile il portoghese, in Sudafrica, Australia e Nuova Zelanda l'inglese, ecc. L'Italia s'era fatta prendere dall'enfasi ma siccome avevamo già le pezze al culo, per fortuna siamo stati solo meteore. Tutta un'altra storia... ;o)