mercoledì 18 luglio 2018

Il miti di Efesto, Ermes, Rea e Selene

Efesto costruisce le armi per Achille
Peter Paul Rubens
foto da wikipedia.org


Efesto (Hephaistos), dio del Fuoco, delle fucine, dell'ingegneria, della scultura e della metallurgia, era adorato in tutte le città della Grecia in cui si trovassero attività artigianali, ma specialmente ad Atene. Omero lo descrive brutto e di cattivo carattere ma con una grande forza nelle braccia e nelle spalle per cui tutto quello che faceva era di un'impareggiabile perfezione. La sua grande fucina si trovava nelle viscere dell'Etna, lavorava insieme ai suoi Ciclopi, dove i colpi delle loro incudini e il loro ansimare faceva brontolare i vulcani della zona e il fuoco della fucina arrossava la cima dell'Etna.
I suoi simboli sono il martello da fabbro, l'incudine e le tenaglie. Nella mitologia romana una figura simile era il dio Vulcano.
Figlio di Era solo per vendetta nei confronti di Zeus per tutte le sue amanti, appena la dea lo vide lo gettò dall'Olimpo facendolo cadere giù. Efesto era brutto, zoppo e deforme dalla nascita, camminava solo grazie all'aiuto di un bastone. Lui stesso (nell'Iliade) racconta come continuò a cadere per molti giorni e molte notti per poi finire nell'oceano dove fu allevato dalle Nereidi, soprattutto da Teti ed Eurinome, che gli dettero una grotta come fucina. Efesto si vendicò con la madre costruendo e donandole un magico trono d'oro, non appena lei si sedette ne fu imprigionata. Gli altri dei lo pregarono di tornare sull'Olimpo per liberarla ma egli rifiutò, allora Dioniso lo fece ubriacare e lo riportò indietro a dorso di mulo finchè Efesto accettò di liberare sua madre ma solo se lo avessero riconosciuto come un dio.
Sposò Afrodite con un matrimonio combinato ma alla dea della bellezza l'idea di essere sposata il bruttissimo Efesto non piaceva affatto quindi, segretamente innamorata di Ares dio della guerra, più volte tradì il marito che, stanco di essere deriso da lei, se ne tornò sulla Terra nelle viscere dell'Etna e lasciò l'Olimpo per sempre.
Efesto realizzò la maggior parte dei magnifici oggetti di cui si servivano gli dei nonchè quasi tutte le splendide armi dotate di poteri magici che nei miti compaiono in mano agli eroi, tra le sue realizzazioni: la sua intera fucina, i suoi automi (aiutanti) in metallo, i magnifici gioielli di Teti ed Eurinome, gli edifici costruiti sull'Olimpo, l'arco e le frecce d'oro di Apollo e di sua sorella Artemide, l'elmo e i sandali alati di Ermes, l'armatura, lo scudo e le armi di Achille, il carro di Helios, la corazza e l'elmo di Enea, l'arco e le frecce di Eros e il gigante di bronzo guardiano di Creta Talo.

Ermes (Mercurio)
Peter Paul Rubens

Hermes o Ermete era il messaggero degli dei, figlio di Zeus e della pleiade Maya, è uno dei 12 Olimpi.
I suoi simboli sono il gallo e la tartaruga, è riconoscibile per il suo borsellino, i sandali e il cappello alati e il bastone da messaggero, il caduceo. Nella mitologia romana il suo corrispondente è Mercurio, anche se di derivazione etrusca possiede molte caratteristiche simili all'Hermes greco essendo il dio dei commerci.
In tutta la Grecia erano diffusi templi a lui dedicati ma il centro più importante era Feneo, in Arcadia. Il dio accompagnava le anime dei morti nell'oltretomba ed era uno dei pochi che aveva il permesso di frequentare gli Inferi.
Per gli antichi Greci si incarnava principalmente nello spirito del passaggio e dell'attraversamento da un luogo e da uno stato all'altro. Ermes è un'interprete, ha l'arte di interpretare i significati nascosti, inventore del fuoco, della siringa (flauto do Pan) e della lira oltre che di molti tipi di competizioni sportive e la pratica del pugilato. Protettore degli atleti, è anche il dio degli oratori, della letteratura, delle invenzioni, dell'atletica e del commercio.
Nacque in una grotta del Monte Cillene (Peloponneso, Grecia) dove la madre Maya si univa con Zeus. Fu un bambino molto precode, nel suo primo giorno di vita inventò la lira uccidendo una tartaruga che diventò il suo animale sacro e la notte stessa rubò la mandria di bovini di Apollo (suo fratello), da questo episodio divenne anche il protettore dei ladri. Apollo si infuriò ma Ermes si mise a suonare la lira, il suono piacque così tanto ad Apollo che, in cambio di essa, lasciò la mandria a Ermes.
Successivamente Ermes costruì il flauto di Pan e fece cambio con Apollo ricevendo il suo bastone da pastore. Costruì anche la fisarmonica a bocca, divenne il protettore dei musicisti e il pastore di tutti i pascoli e di tutte le mandrie. Pan fu considerato figlio di Ermes e della ninfa Driope, che si spaventò del suo aspetto e fuggì spaventata.
Nelle epoche più antiche Ermes era immaginato come un dio anziano barbuto e dotato di un fallo di notevoli dimensioni, nel VI secolo a.C. fu un giovane di bell'aspetto atletico con un cappello alato, in epoca classica indossava un cappello da viaggiatore o il caratteristico cappello alato, calzava sandali alati e portava il bastone da messaggero o il caduceo (bastone alato con due serpenti attorcigliati), gli abiti erano semplici, da viaggiatore, lavoratore o pastore, spesso era rappresentato con una borsa, il gallo o la tartaruga.



(Rhea, Rea) era figlia di Urano (il Cielo) e Gea (la Terra) sposa di Crono, ebbe da lui Estia, Demetra, Hera, Ade, Poseidone e Zeus che salvò dal marito che divorava tutti i suoi figli per paura di essere detronizzato. Per i Romani era Opi (personificazione della Terra e dispensatrice dell'abbondanza agraria).
E' spesso raffigurata su un carro tirato da due leoni, ha una forte associazione con Cibele (antica divinità anatolica venerata come Grande Madre Idea, dal monte Ida vicino Troia). Dea della natura, degli animali e dei luoghi selvatici, simboleggiava la forza creatrice e distruttrice della natura.

 Musei Capitolini, Roma
Copia

Selene la Risplendente è dea della Luna figlia di Iperione e Teia, sorella di Helios (il Sole) ed Eos (l'Aurora), personifica la luna piena e la luna crescente, come Artemide (Ecate personifica la luna calante e Perseide la luna nuova).
Nella religione romana è associata a Luna, a Roma, sull'Aventino, si trovava il suo tempio.
Selene è descritta come una bella donna col viso pallido che indossa vesti lunghe bianche o argentate fluide che reca sulla testa una luna crescente e in mano una torcia. Molte raffigurazioni la vedono su un carro trainato da buoi o su una biga tirata da cavalli che insegue la luce solare.
Ebbe diversi amanti fra cui Zeus da cui ebbe Pandia (la luna piena), Pan (che per averla si travestì con un vello di pecora bianca affinchè la dea vi si sedesse sopra) e il mortale Endimione, il bellissimo giovane re dell'Elide (Peloponneso, Grecia) di cui si innamorò. Endimione fu condannato da Zeus a dormire per 30 anni in una grotta del monte Latmo (Asia Minore) ma la sua innamorata lo andava a trovare ogni notte.
Secondo i Romani Selene si innamorò perdutamente di Endimione quando lo vide addormentato in una grotta, da questo amore nacquero 50 figli ma Selene non voleva che il suo amato potesse morire quindi lo fece sprofondare in un sonno eterno per poi andarlo a trovare ogni notte.

 

2 commenti:

  1. Efesto lo potremmo tranquillamente definire il 'brutto anatroccolo' di tutti gli dei, solo che a differenza della favola non si trasformera' mai in cigno :o) Oltre ad avere un brutto aspetto e molti handicap fisici, caratteristica poco tollerata sia nell'antica grecia sia in quella romana, era ben corredato di un bruttissimo carattere, molto gnurant direi, che probabilmente lo aiutava a farsi accettare e rispettare dagli altri dei. Per contro, la sua sgraziata apparenza, era stata ben compensata da un'abilita' artigiana di livello eccelso :o) Con i suoi attrezzi da fabbro creava pezzi unici, belli da vedere e resistenti, talvolta magici! Lo vedo come l'eccellenza dell'essenza artigiana, quella che oltre alla piu' stretta produzione manuale unisce il genio della progettazione! Un artigiano con du' incudini cosi'! Quello al quale lanci un'idea e lui riesce a produrti il manufatto che desideri. Bhe, lo ammetto, m'e' simpatico :o)
    La figura di Ermes e' piena di sfaccettature, visto il suo 'mettere le mani in pasta' in moltissime attivita', talvolta anche dissonanti tra loro. Messaggero, accompagnatore di morti nell'aldila', protettore dei commerci, dei pastori, degli atleti. dei musicisti, dei ladri ... e chi piu' ne ha piu' ne metta! :oD Indubbiamente c'aveva un gran da fare e sicuramente anche una folta schera di uomini che chiedevano la sua protezione :o) A mio avviso, appare talvolta 'serio' e talvolta quasi ciarlatano ... dotato di una personalita' complicata, ecco!
    Rea, sorella e sposa di Crono, madre di Zeus e di altri dei dell'olimpo e' la personificazione della Terra sia nell'aspetto piu' agricolo possibile, ovvero protrettrice dei raccolti, sia nella rappresentazione delle forze della natura creatrici e distruttrici. Dea della natura e degli animali selvatici ... a volte ho l'impressione che i suoi ruoli si sovrappongano a quelli di Diana, ma sicuramente si differenzieranno per qualche sfaccettatura conosciuta a fondo solo dai greci e dai romani. A lume di naso, mi viene da pensare che Rea, vista come divinita' 'superiore' potesse lasciare campo libero su tantissime cose a Diana, limitando i suoi interventi solo sulle grandi cose. :o)
    Selene rappresenta la Luna e in modo particolare la sua fase piena. Tralasciando anedoti e racconti vari sulla sua persona, e' indubbiamente un elemento naturale importantissimo nell'antichita', degno di grande venerazione, perche' fornisce quel briciolo di luce che permette all'uomo di vedere durante l'oscurita' della notte. Da come ho capito non proteggeva nulla in particolare ma il suo esistere gia' era (ed e') una benedizione. Chissa' quanti viandanti, guerrieri, pastori o gente comune che si sia trovata ad affrontare viaggi e spostamenti durante la notte, abbia invocato il suo aiuto! ... praticamente tutti perche' oltre a torce e lumini, scomodissimi da usare se in movimente, null'altro poteva essere di aiuto se non lei :o)
    Post sulla mitologia sempre graditissimo si si si. grazie :o)

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  2. @ ZeN: Molti dei hanno un sacco di incarichi, verrebbe da pensare che quando il titolare di una protezione sia indaffarato, lo sostituiscono. :D
    Efesto ha una storia grama, porello, rifiutato da tutti ma utilizzato ampiamente per ogni desiderio divino...per non parlare delle corna che gli ha messo Afrodite. Vabbè che gliel'hanno imposto, ma per lui era l'ennesima delusione. Apposta s'è chiuso nel suo laboratorio senza quasi mai uscirci, se non chiamato... O.o'
    Ermes mi sembra un gran furbone, con le mani in molte paste. Pure viziatello. Si divertiva a fregare le cose altrui e se la cavava con dù sviolinate. Ahahaha!
    Intrigante Selene, distaccata da tutti, lassù a brillare. :o)

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