martedì 24 gennaio 2017

Sant'Agata de' Goti





In provincia di Benevento, Sant'Agata conta 2000 abitanti nel borgo, dista 23 km da Caserta, 42 da Benevento e 38 da Napoli.

Città sannitica conquistata dai Romani e distrutta da Silla, fu dei Goti, sconfitti dai Bizantini. Alleata di questi ultimi, nel 1066 divenne normanna. Nel 1270-1411 fu dominio della famiglia Artus, originaria della Francia, nel 1528 divenne feudo degli Acquaviva e quindi dei Ram e dei Cosso dal 1572 al 1636. I conti Carafa l'ebbero nel 1696-1806.

Il centro storico ha origini sannitiche, è un libro di storia romana, longobarda, gotica, normanna, dei vescovi diventati papi o santi e dei briganti. Il suo ricco patrimonio architettonico passa in rassegna tutte le ere e gli stili, dal romanico al gotico e al Settecento, concentrandosi sul Quattrocento stupendamente rappresentato dalla chiesa dell'Annunziata. La città sorge su un costone tufaceo a picco fra due forre naturali.

La chiesa dell'Annunziata fu fondata nel 1239, rifatta nel Quattrocento, e nel suo insieme è gotica. Ammirevoli il portale di marmo della facciata (1563) e il suo portone di legno (1565); affrescata, conserva la splendida pala d'altare dell'Annunciazione (1483) del pittore napoletano Angiolillo Arcuccio. Le vetrate sono del 1976. I resti del castello longobardo, ampliato dai Normanni, sono vicini alla chiesa romanica di San Menna, consacrata nel 1110 il cui tesoro più grande è il mosaico cosmatesco eseguito da maestranze di origini laziali a figure geometriche del pavimento (del 1110 circa), forse il più antico dell'Italia meridionale. La chiesa di Sant'Angelo in Munculanis sorge su preesistenze romane; quella settecentesca di Santa Maria di Costantinopoli ha attiguo il monastero del Redentoriste; la chiesa del Carmine ospita il Museo Diocesano. La chiesa di San Francesco fu consacrata nel 1282, è del Settecento, come il pavimento in maiolica. Notevole il soffitto a cassettoni dorati, il ciclo di affreschi di Tommaso Giaquinto e il monumento funebre di Ludovico d'Artus, conte di Sant'Agata, morto nel 1370. Il municipio è parte integrante del complesso conventuale francescano, insieme alla chiesa, fu fondato nel XIII secolo. Nel palazzo Vescovile sono conservati tutti gli oggetti di Sant'Alfonso Maria de' Liguori e la sua modesta stanzetta. Si può visitare il cunicolo di Sant'Alfonso, con affreschi del 1614. Il duomo, dedicato all'Assunta, fu fondato nel 970, rifatto nel XII secolo e restaurato nel Settecento. All'interno è ricco di stucchi barocchi, altari marmorei e opere d'arte, soprattutto del Settecento. Della chiesa romanica rimane la cripta (XII secolo).

Tra i prodotti tipici, il vino Falanghina Dop, la mela Annurca, l'olio extravergine di oliva e il vino Aglianico. Fra i piatti, le mappatelle all'annurca, una pasta ripiena di mela annurca e altri ingredienti locali.

Sant'Agata è compresa nel Parco regionale del Taburno-Camposauro.

Il Museo Diocesano ha 3 sezioni: le tele di autori del Settecento, i paramenti sacri e gli oggetti sacri.


2 commenti:

  1. :oD Bellissimo il video :oD Meno male che ci sono gli argentini che ci aiutano a fare bei video sul nostro patrimonio :oD Me piase proprio come gli speakers di lingua spagnola riescono a presentare i luoghi, son bravissimi ... noi al massimo facciamo gne gne gne :o( Sono rimasta colpita da questa bella localita' cosi' piena di storia ma anche cosi' viva e ricca di attrattive :oD Me piase si'!

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  2. @ ZeN: E ce volevano loro! Non solo descrivono egregiamente i loro gioielli architettonici, ma pure i nostri!!! Video eseguito benissimo, con tutte le informazioni necessarie! Un applauso... :o)

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