Roselle

Centro etrusco a circa 9 km da Grosseto di cui rimane la cinta di mura in parte databile al VI secolo a.C..

Nell'area urbana si trovano resti di edifici etruschi in mattoni crudi e ruderi di santuari con terrecotte architettoniche a rilievo e dipinte. Della città romana restano avanzi del foro, una grande basilica, l'anfiteatro, mosaici e statue di età imperiale.

La frazione di Roselle ha circa 3000 abitanti; il sito è di origine villanoviana (prima del IV millennio a.C.-XII secolo a.C.). Fondata nel VII secolo a.C., era una fiorente città che governava un vasto territorio, dal mare al Monte Amiata. Fu conquistata dai Romani nel 294 a.C., ne divenne municipio e poi colonia, conoscendo un periodo di grande splendore. La sua decadenza iniziò nel VI secolo, invasa dai barbari e flagellata dalla malaria che spopolò tutta la Maremma. Distrutta dai Saraceni nel 935, non fu mai ricostruita. Roselle rimase abbandonata per secoli e l'antica città finì sepolta e dimenticata. Tra il XVIII e il XIX secolo, con le bonifiche sotto Leopoldo II di Lorena, l'area tornò a essere abitata formando un villaggio a valle del sito antico, dove si trovava una sorgente termale (Terme leopoldine). L'antica città è stata scavata tra gli anni Cinquanta e Sessanta e oggi è un parco archeologico.

Il sito conserva una sovrapposizione di edifici e mura della civiltà villanoviana, etrusca e poi romana. I vasi attici rinvenuti testimoniano i contatti commerciali con la Grecia e le colonie greche dell'Italia meridionale. La cinta muraria fu costruita dagli Etruschi tra il VII e il VI secolo a.C.; l'anfiteatro risale al I secolo a.C.; la Domus dei mosaici (90-80 a.C.) ha subìto vari ampliamenti e cambi di destinazione (da abitazione a bottega di un fabbro), ha pavimentazioni a intarsio e mosaico; le terme sono di età romana (I secolo a.C.); la basilica paleocristiana è dell'Alto Medioevo, inoltre vi si trova una necropoli.