Cappella Sansevero e Cristo velato
Scultore napoletano, iniziò come figurinaio collaborando ad alcuni grandi presepi, riallacciandosi al filone della tradizione veristica napoletana.
Nelle opere marmoree rivela uno stile di radice berniniana.
San Francesco in estasi
Museo della certosa di San Martino
foto di wikipedia.org
Scarse le notizie biografiche, il suo decollo avvenne attorno al cantiere della cappella Sansevero dove gli fu commissionata "una statua di marmo scolpita a grandezza naturale rappresentante Nostro Signore Gesù Cristo morto, coperto da un sudario trasparente relizzato dallo stesso blocco di statua".
Considerato il maggior esponente della scultura napoletana del Settecento,
Ricompensa
Cappella dell'Assunta
Certosa di San Martino
la sua eccezionale abilità tecnica spesso concede troppo al virtuosismo spettacolare,
Verginità
Cappella dell'Assunta
Certosa di San Martino
privando le sue statue, tutte di grande finezza compositiva,
Carità
Cappella dell'Assunta
Certosa di San Martino
di una genuina interiorità. Realizzò il Cristo velato da un tessuto finissimo che sembra reale e la magistrale trasparenza del velo lasciò stupiti i più abili osservatori. Sammartino ebbe una lunga e feconda carriera.
Fortezza
Cappella dell'Assunta
Certosa di San Martino
Fra le opere, il Cristo velato (Napoli, Cappella Sansevero), San Francesco e Allegorie (chiesa della certosa di San Martino), monumento funebre di A. Falcone (Napoli, San Domenico Soriano), Santi Pietro e Paolo e Mosè e Aronne (sulla facciata della chiesa dei Girolamini), gli stucchi dell'androne del palazzo di Sangro, le figure allegoriche in stucco sui pilastri dell'Annunziata e il gruppo di Tobia e l'Angelo nella cappella del Tesoro di San Gennaro.
Figura del presepe
San Francesco in estasi
Museo della certosa di San Martino
foto di wikipedia.org
Scarse le notizie biografiche, il suo decollo avvenne attorno al cantiere della cappella Sansevero dove gli fu commissionata "una statua di marmo scolpita a grandezza naturale rappresentante Nostro Signore Gesù Cristo morto, coperto da un sudario trasparente relizzato dallo stesso blocco di statua".
Considerato il maggior esponente della scultura napoletana del Settecento,
Ricompensa
Cappella dell'Assunta
Certosa di San Martino
la sua eccezionale abilità tecnica spesso concede troppo al virtuosismo spettacolare,
Verginità
Cappella dell'Assunta
Certosa di San Martino
privando le sue statue, tutte di grande finezza compositiva,
Carità
Cappella dell'Assunta
Certosa di San Martino
di una genuina interiorità. Realizzò il Cristo velato da un tessuto finissimo che sembra reale e la magistrale trasparenza del velo lasciò stupiti i più abili osservatori. Sammartino ebbe una lunga e feconda carriera.
Fortezza
Cappella dell'Assunta
Certosa di San Martino
Fra le opere, il Cristo velato (Napoli, Cappella Sansevero), San Francesco e Allegorie (chiesa della certosa di San Martino), monumento funebre di A. Falcone (Napoli, San Domenico Soriano), Santi Pietro e Paolo e Mosè e Aronne (sulla facciata della chiesa dei Girolamini), gli stucchi dell'androne del palazzo di Sangro, le figure allegoriche in stucco sui pilastri dell'Annunziata e il gruppo di Tobia e l'Angelo nella cappella del Tesoro di San Gennaro.
Figura del presepe
Scultore eccellente direi :oD Oltre al Cristo Velato, rimango sempre incantata nel guardare la statua con la rete da pesca per mantello! Riesce a modellare il marmo come pochi. Me piase tantissimo si' :oD
RispondiElimina@ ZeN: Aveva una tecnica magistrale, sì. In effetti, come dice il testo, il suo unico neo è l'assenza di "interiorità". Per il resto, a mio parere, supera altri rinomati artisti del marmo. :o)
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