giovedì 12 gennaio 2017

Atrani





In provincia di Salerno, Atrani è Patrimonio dell'Umanità UNESCO, conta 1100 abitanti e dista 1 km da Amalfi, 25 da Salerno e 69 da Napoli.

Del 940 è la chiesa di San Salvatore de Birecto, che poi divenne cappella palatina della Repubblica d'Amalfi, dove venivano eletti e sepolti i Dogi. Le porte di bronzo delle chiese furono fuse a Costantinopoli nel 1087. Devastata dai Pisani nel 1135, nel 1274 il borgo rinacque per volere del re svevo Manfredi e smisero le incursioni saracene.

La bellezza di Atrani sta nella sua coreografia della spiaggia che le si disegna intorno e dell'intrico di abitazioni che la fa sembrare un presepe, soprattutto la sera, con le luci accese. Atrani è il borgo costiero che meglio ha conservato la struttura originaria risalente al Medioevo, con vicoletti, archi, cortili, piazzette e le "scalinatelle". Al tempo delle repubbliche marinare era abitata dalle famiglie più nobili di Amalfi. Da vedere la chiesa di San Salvatore de Birecto, rimaneggiata in stile neoclassico. La porta di bronzo fu fusa a Costantinopoli nel 1087, ha 24 formelle con le 4 centrali ricche di intarsi in argento, rame e smalti, eseguiti con tecnica persiano-siriaca. La collegiata di Santa Maria Maddalena si trova sulle pendici del monte, sorta nel XIII secolo, fu eretta come ringraziamento alla Madonna per aver liberato il borgo dai Saraceni. La sua cupola maiolicata e la torre campanaria sono diventate il simbolo di Atrani. La grotta di Masaniello è sopra la casa del celebre capopopolo napoletano, si trova in cima a 500 gradini. La grotta dei Santi forse è una parte dell'antico monastero benedettino dei SS. Quirico e Giulietta, ha le pareti decorate da affreschi in stile bizantino del XII secolo.

La cucina riprende quella napoletana, usa pesce e frutti di mare e ricette antiche. Altri ingredienti principali sono i formaggi freschi (mozzarelle, fior di latte, provole), i pomodorini freschi "a piennolo" (riuniti in grappoli) e la pasta fatta a mano (come gli scialatelli e le lagane). Deliziosi i dolci come "o' bocconotto", "o' pasticciotto" (che ne è una versione in grande), la cassata, quelli fatti col limone (il più pregiato del Mediterraneo). Tra i liquori ricavati da antiche ricette contadine, il limoncello, il nocino e il fragolino, il mortello, il concerto, il finocchietto, il lauro. I "passolini" è un'uva appassita al sole, conservata in un cartoccio di foglie di limone; i "fichi a crocetta" sono riposti in caratteristici cestini di vimini e insaporiti con spezie.
Fra i piatti del borgo, "o' sarchiapone", una zucca verde da accompagnare col vino Furore o un Tramonti.



    

2 commenti:

  1. Ohhhh che stupendevolezza! :oD Me piase assasi assai! Non sono mai stata in zona ma devo dire che Atrani e' veramente una chicchina :o) Sembra proprio 'inventato' per fare scena e raccogliere in se' la bellezza del mare e delle architetture. Ho letto che la cucina e' molto bbbuona ... ma anche se si mangiasse pane e cipolla ... sarebbe tutto bello uguale! :oD Sono rimasta incantata si si si!

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  2. @ ZeN: L'Amalfitana è un luogo magico. Molto "scomoda" per guidare e camminare, ma estremamente piacevole. Quando ci metti piede sei proiettata in un'altra dimensione, quasi da sogno. Tutto è profumato e bello da vedere, i dolci sono fa-vo-lo-si e la cucina è fenomenale. Hanno un'antichissima "cultura dell'accoglienza", a livello internazionale. Qui alcuni esercizi accettano i cagnolini (se educati), e non è poco in alta stagione. Insomma ti ci puoi perdere... :o)

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